Conferenza Unificata
Parere sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120, recante misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione (A.C.1690). (ECONOMIA E FINANZE) Codice sito: 4.6/2013/46 (Servizio II). Parere ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. |
Parere sul disegno di legge per la
conversione in legge del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120 recante misure
urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di
immigrazione (A.C.1690).
Parere, ai sensi
dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Repertorio atti n. 119/CU del 7 novembre 2013
LA CONFERENZA UNIFICATA
Nella odierna seduta del 7 novembre 2013:
VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente
del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza, anche su
richiesta delle autonomie regionali e locali, ogni altro oggetto di preminente
interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità
montane;
VISTA la nota n. 6753
DAGL/402/PRES/2013 del 17 ottobre 2013 con la quale
la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici
e legislativi, ha
trasmesso lo schema di disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120
recante misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia
di immigrazione (A.C.1690), approvato dal Consiglio dei Ministri nella
seduta del 9 ottobre 2013, ai fini dell’acquisizione del parere di questa Conferenza;
CONSIDERATO
che detto provvedimento è stato inviato, il 23 ottobre 2013, alle Regioni ed
agli Enti locali;
CONSIDERATO
che per l’esame dello schema di disegno di legge. è stata convocata una
riunione a livello tecnico per il giorno 30 ottobre
2013 durante
la quale:
-
i rappresentanti delle Regioni hanno chiesto l’inserimento di due modifiche
normative riguardanti l’estensione a tutte le Regioni dell’eliminazione del
tetto di competenza ai fini del rispetto del patto di stabilità interno e una
revisione delle disposizioni relative alla flessibilità fiscale delle Regioni
in materia di maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale IRPEF e di riduzione
dell’aliquota dell’IRAP di cui al decreto legislativo n. 68 del 2011; inoltre,
hanno chiesto di potere avere una risposta da parte del Ministero dell’economia
e delle finanze circa l’esclusione dal
patto di stabilità delle Regioni di alcune spese già conteggiate negli
obiettivi di finanza pubblica di cui sono destinatarie, in modo esclusivo, le
Regioni medesime;
CONSIDERATO, inoltre, che i rappresentanti
della Regione Siciliana hanno evidenziato l’inadeguatezza e insufficienza dello
stanziamento di ulteriori 20 milioni di euro per il "Fondo nazionale per
l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati", istituito presso il Ministero
del lavoro e delle politiche sociali, avendo i comuni della loro Regioni, in
ordine alla sola seconda accoglienza dei minori stranieri non accompagnati
sopportato per l'anno 2013 costi superiori a tale stanziamento destinato,
invece, a livello nazionale, costatando l'assenza di una strategia condivisa a
livello nazionale in ordine all'accoglienza dei minori stranieri non
accompagnati e chiedendo un approccio di sistema rispetto a tale tematica, in
assenza del quale si assiste in termini di impatto, anche economico, ad un
carico insopportabile per la Regione medesima;
CONSIDERATO che i
rappresentanti dell’ANCI hanno messo l’accento sul tema dell’immigrazione
condividendo la posizione delle Regioni per quanto concerne le richieste di
maggiori risorse finanziarie, sottolineando la necessità di garantire che la
capienza del Fondo Nazionale per i minori stranieri non accompagnati assicuri
l’effettiva copertura delle spese che annualmente sono sostenute dai Comuni; inoltre,
hanno rappresentato l’esigenza che tale Fondo sia inserito in un percorso di
accoglienza che dia continuità al lavoro finora svolto, favorendo un’azione
sinergica e coordinata tra tutte le Istituzioni, centrali e locali,
coinvolte;
CONSIDERATO, inoltre,
che sempre i rappresentanti dell’ANCI hanno messo in evidenza che, avendo il
provvedimento in esame incrementato il medesimo Fondo di 20 milioni di euro per
l’anno 2013, stabilendo che le somme non utilizzate nell’esercizio possono
esserlo in quello successivo e prevedendo l’articolo 7, comma 4, del disegno di
legge di stabilità 2014 il rifinanziamento del citato Fondo nazionale per 20
milioni di euro, per ciascuno degli anni 2015 e 2016, rimarrebbe senza
copertura finanziaria l’anno 2014 con possibili ricadute negative sui Comuni
che hanno già affrontato i relativi costi per il 2013; infine, si sono
riservati di far pervenire proposte in merito all’articolo 2 del provvedimento
riguardante la finanza degli enti territoriali;
CONSIDERATO
che l’UPI ha comunicato di non potere essere presente al citato incontro,
facendo pervenire un documento contenente alcune proposte emendative
relativamente all’articolo 2 concernente disposizioni in tema di finanza degli
enti territoriali;
CONSIDERATO che i
rappresentanti delle Amministrazioni statali presenti hanno preso atto delle
proposte formulate, riservandosi una valutazione al riguardo;
CONSIDERATO che,
nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza:
- le Regioni hanno
espresso parere favorevole condizionato all’accoglimento degli emendamenti
contenuti nel documento che è stato consegnato (All. A) già formulati in sede
tecnica;
- l’ANCI ha espresso
parere favorevole condizionato all’accoglimento di alcune proposte emendative
contenute in un documento che è stato consegnato (All. B);
- l’UPI ha espresso
parere favorevole condizionato all’accoglimento di alcune proposte emendative
contenute in un documento che è stato consegnato (All.C),
riguardanti, in particolare, l’obbligo dell’immediata estinzione dei debiti sui
trasferimenti regionali alle Province e, quindi, la previsione di una clausola
di compatibilità con gli obiettivi del patto di stabilità interno e
l’esclusione delle Province dal riordino delle società controllate, essendo
queste ultime oggetto della più complessiva riforma delle Province contenuta in
altro più organico provvedimento all’esame del Parlamento;
CONSIDERATO che il Governo si è riservato una
valutazione in merito alle proposte formulate dalle Regioni e dagli Enti locali;
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
ai sensi
dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120 recante misure urgenti per il
riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione trasmesso, con nota n. 6753
DAGL/402/PRES/2013 del 17 ottobre 2013, dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri nei termini di
cui in premessa e degli allegati documenti che costituiscono parte integrante
del presente atto.
Il Segretario Il Presidente
Roberto
G. Marino Graziano Delrio