Conferenza Stato Regioni
Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente la formazione di persone che effettuano la tracheobroncoaspirazione a domicilio del paziente non ospedalizzato. (SALUTE)
|
Rep. Atti
n. 49/CSR del 29 aprile 2010
Nella odierna seduta del 29 aprile 2010:
VISTI gli articoli 2, comma 1,
lettera b) e 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 che attribuiscono
a questa Conferenza la facoltà di promuovere e sancire accordi tra il Governo, le Regioni e le Province
autonome, in attuazione del principio di leale collaborazione, al fine di
coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di
interesse comune;
VISTA la lettera in data 1 dicembre 2009 con la quale il
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche
sociali ha trasmesso la proposta di accordo in oggetto;
VISTA la lettera in data 4
dicembre 2010 con la quale la predetta proposta è stata portata a conoscenza
delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano;
VISTA la lettera in data 29 gennaio 2010 con la quale
VISTA la nota in data 23 febbraio 2010 con la quale il Ministero
dell’economia e delle finanze ha trasmesso le proprie osservazioni sulla
proposta di accordo in oggetto;
VISTA la nota in data 2 marzo 2010 con la quale il Ministero della
salute ha trasmesso la definitiva versione della proposta di accordo che
recepisce le richieste di modifica avanzate dal predetto Ministero
dell’economia e delle finanze;
VISTA la nota in data 10 marzo 2010 con la quale
ACQUISITO, nel corso dell’odierna seduta di questa
Conferenza, l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome di
Trento e Bolzano;
SANCISCE ACCORDO
tra il Governo, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano nei seguenti termini:
Premesso che:
-
i cittadini tracheostomizzati necessitano di
periodiche aspirazioni endotracheali:
-
l’aspirazione delle secrezioni tracheo-bronchiali
rappresenta una tecnica essenziale nell’assistenza ai soggetti tracheostomizzati in quanto garantisce la pervietà delle
vie aeree riducendo la stasi delle secrezioni tracheo-bronchiali;
-
per il mantenimento della pervietà delle vie respiratorie in tali pazienti,
è necessario sottoporre gli stessi a
manovre di aspirazione endotracheale in maniera frequente, non pianificabile e
in tempi molto rapidi;
-
tale tecnica impone specifiche conoscenze, al fine di riconoscere le
indicazioni a procedere (quali la presenza di secrezioni visibili nel tubo, i
gorgoglii durante il respiro, l’ aumento della pressione nelle vie aeree, la
diminuzione della saturazione di ossigeno); nonché particolari cautele in quanto
si possono determinare complicanze gravi (quali ad esempio: l’ipossiemia, il
trauma della mucosa tracheale e bronchiale, il broncospasmo, le ipotensioni, le
aritmie cardiache fino all’ arresto cardiaco e respiratorio, le emorragie
polmonari e le infezioni) e, pertanto, la procedura deve essere il meno
possibile traumatica, di rapida esecuzione oltre ad essere effettuata nell’
assoluto rispetto dell’ asepsi;
-
con parere reso nella seduta del 25 marzo 2009 il Consiglio Superiore di
Sanità prende atto della necessità, per i pazienti tracheostomizzati
non ospedalizzati, di un’assistenza
continuativa, ha rilevato che essendo le problematiche connesse alla gestione
di detti pazienti e, in particolare, all’esecuzione della aspirazione
endotracheale, sempre più cogenti, emerge la duplice esigenza di tutelare
quanto più possibile le già precarie condizioni dei malati, e di provvedere nel
contempo ad una adeguata formazione di coloro che li assistono in maniera
continuativa, al fine di consentire, dietro prescrizione medica, l’esecuzione
dell’aspirazione endotracheale anche in assenza di personale sanitario;
-
nonostante l’esecuzione di tale procedura richieda specifiche
conoscenze in campo sanitario, la oggettiva necessità di intervento in maniera
non pianificabile in via preventiva in quanto legata a circostanze e situazioni
contingenti, nonché la necessità di eseguirla più volte al giorno a seconda del
bisogno, determinano, per i pazienti non ricoveratati, l’impossibilità di
assicurare loro la costante assistenza di personale sanitario, con ciò
aumentando, a carico delle famiglie, il già pesante onere imposto
dall’attraversamento delle varie fasi della malattia;
-
si tratta, quindi, di una pratica d’urgenza necessaria al mantenimento in
vita dei soggetti che abbiano affezioni croniche invalidanti ed il cui stato
non giustifichi né richieda il ricovero presso una struttura sanitaria;
-
l’esecuzione della stessa possa avvenire, correttamente ed efficacemente,
anche ad opera di personale non sanitario, purché dietro prescrizione medica ed
esclusivamente da soggetti a ciò specificatamente addestrati e formati,
mediante una formazione ad hoc definita, certificata e periodicamente verificata ed
aggiornata;
-
lo specifico corso di
formazione per l’effettuazione di aspirazioni endotracheali dovrà avere
una durata tale da consentire l’insegnamento in una struttura che abbia in carico pazienti
tracheostomizzati e che l’organizzazione di questi
insegnamenti potrà essere affidata al responsabile della formazione
infermieristica competente, in collaborazione con l’equipe infermieristica della struttura d’accoglienza;
-
le linee di questa formazione, che ha per obiettivo di consentire
l’effettuazione di aspirazioni
endotracheali in a sicurezza, deve prevedere:
Insegnamenti teorici:
· Anatomia – Fisiologia ( le vie
respiratorie, i polmoni, gli organi annessi ).
· Nozioni sulle principali patologie
dell’apparato respiratorio
· Tecniche di assistenza respiratoria( la tracheotomia, definizione e indicazioni, le cannule
della tracheotomia).
· L’aspirazione endotracheale (definizione e
indicazioni);
· Le cure quotidiane legate alla
tracheotomia.
· I segnali d’allerta.
· Manutenzione del materiale, lavaggio e
sterilizzazione.
· Ripercussioni sociali e psicologiche
dell’insufficienza respiratoria e della tracheotomia.
Insegnamento pratico:
· Esecuzione in presenza
dell’infermiere di almeno tre aspirazioni endotracheali comprendente la
preparazione del gesto così come la manutenzione del materiale e le cure
quotidiane.
-
l’addestramento di persone deputate ad effettuare tale operazione presso
il domicilio dei pazienti potrebbe permettere:
Ø la valorizzazione dell’apporto
solidaristico di familiari ed altri soggetti che abbiano seguito lo specifico
addestramento;
Ø la riduzione del ricorso ad
ospedalizzazioni improprie e dei tempi di degenza ospedaliera
SI
CONVIENE CHE
ART. 1
1.
La
tracheobroncoaspirazione in ambito domiciliare dei
pazienti tracheostomizzati che necessitano di
assistenza continua, può essere effettuata, su prescrizione medica, da familiari o altri
soggetti che assistono in via continuativa tali pazienti, purché adeguatamente
formate.
ART. 2
1.
La
formazione dei soggetti di cui all’art. 1 è svolta dal personale del Servizio
Sanitario Nazionale operante presso la struttura che ha in carico il paziente.
ART. 3
1.
La
formazione di cui all’art. 2 dovrà prevedere i seguenti insegnamenti teorici e pratici:
·
anatomia – fisiologia ( le vie respiratorie, i polmoni, gli organi
annessi );
·
nozioni sulle principali patologie dell’apparato respiratorio;
·
tecniche di assistenza respiratoria( la tracheotomia, definizione e
indicazioni, le cannule della tracheotomia);
·
l’aspirazione endotracheale (definizione e indicazioni);
·
le cure quotidiane legate alla tracheotomia;
·
i segnali d’allerta;
·
manutenzione del materiale, lavaggio e sterilizzazione;
·
ripercussioni sociali e psicologiche dell’insufficienza respiratoria e
della tracheotomia.
2.
Durante
la formazione pratica occorre eseguire, alla presenza dell’ infermiere,
almeno tre aspirazioni endotracheali presso uno o più malati tracheostomizzati, comprendente la preparazione del gesto
così come la manutenzione del materiale e le cure quotidiane.
ART. 4
1.
Il
nominativo dei destinatari della formazione, completata la stessa, è annotato nel
fascicolo del paziente, e solo nei confronti di questi il soggetto formato
potrà svolgere la tracheobroncoaspirazione
ART. 5
1.
Alle
attività previste dal presente Accordo si provvede nei limiti delle risorse
umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e,
comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
IL
SEGRETARIO IL
PRESIDENTE
Cons.
Ermenegilda Siniscalchi On.
Dott. Raffaele Fitto