Conferenza Stato Regioni


Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento “Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS)”. (SALUTE)


REPORT

 

 

Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento “Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS)”

 

Rep. Atti n.     180/CSR      del 26 ottobre 2017    

 

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

 

 

Nella odierna seduta del 26 ottobre 2017:

 

VISTO l’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, il quale prevede che il Governo può promuovere la stipula di intese in sede di Conferenza Stato-Regioni, dirette a favorire l’armonizzazione delle rispettive legislazioni o il raggiungimento di posizioni unitarie o il conseguimento di obiettivi comuni;

 

VISTA la legge 5 giugno 1990, n. 135, recante “ Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS”, la quale all’articolo 1, comma 1, lettera a), prevede interventi di carattere pluriennale riguardanti la prevenzione, l’informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica ed il sostegno dell’attività del volontariato, attuati con le modalità previste dall’adozione programmata del Piano sanitario nazionale riguardante la lotta all’AIDS, e nei limiti degli stanziamenti previsti a carico del bilancio del Ministero della salute;

 

VISTA l’Intesa sancita in questa Conferenza il 27 luglio 2011 concernente il “Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test HIV in Italia” (Rep. Atti n. 134/CSR);

 

VISTA l’Intesa sancita in questa Conferenza il 10 luglio 2014 concernente il nuovo Patto per la Salute 2014-2016 (Rep. Atti n. 82/CSR);

 

VISTA l’Intesa sancita in questa Conferenza il 13 novembre  2014 sulla proposta del Ministero della salute concernente il Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2014-2018 (Rep. Atti n. 156/CSR), la quale:

-      individua l’HIV tra gli ambiti di intervento ritenuti prioritari in quanto oggetto di Piani, Programmi e indicazioni già condivisi a livello nazionale sui quali concentrare le attività preventive, considerato quanto sottolineato da diverse ricerche circa la scarsa consapevolezza tra i giovani verso le MST compresa l’infezione dell’HIV/AIDS;

-      destina all’articolo 1, comma 4, per la completa attuazione del Piano Nazionale della Prevenzione 200 milioni di euro, oltre alle risorse previste dagli accordi per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 34, della legge 7 dicembre 1996, n. 662, e successive integrazioni; tali somme sono finalizzate a sostenere il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, lo sviluppo dei sistemi di sorveglianza e l’armonizzazione delle attività di prevenzione negli ambiti territoriali;

 

 

 

 

VISTA l’Intesa sancita in questa Conferenza il 7 settembre 2016, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) (Rep. Atti n. 157); 

 

VISTA la nota del 15 marzo 2017, con la quale il Ministero della salute ha trasmesso il testo del documento per sancire l’intesa, diramato dalla Segreteria di questa Conferenza in data 20 marzo 2017, con richiesta di assenso tecnico;

 

VISTA la nota del 26 settembre 2017, con la quale l’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza ha trasmesso al Ministero della salute le osservazioni pervenute in data 22 settembre 2017 dal Coordinamento della Commissione salute della Regione Piemonte;

 

VISTA la nota del 16 ottobre 2017, con la quale  la Segreteria di questa Conferenza ha trasmesso la versione definitiva dello schema di intesa, sulla base degli esiti della  riunione tecnica svoltasi il 6 ottobre 2017, pervenuta dal ministero della salute con nota del 13 ottobre 2017;

 

VISTA la nota del 20 ottobre 2017, con la quale il Coordinamento della Commissione salute, Regione Piemonte, ha trasmesso l’assenso tecnico alla suddetta versione definitiva;

 

ACQUISITO l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano;

 

 

SANCISCE INTESA

 

 

tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano nei termini di seguito riportati:

 

PREMESSO CHE:

 

-     con il Protocollo d’intesa del 2 aprile 2015, sottoscritto tra il Ministro dell’istruzione ed il Ministro della salute “Per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione” si è convenuto di rafforzare la collaborazione interistituzionale per migliorare, coordinare e agevolare le attività di rispettiva competenza garantendo l’integrazione degli interventi per la tutela e promozione della salute e del benessere psicofisico di bambini, alunni e studenti;

-     l’epidemia da HIV, rispetto agli inizi della malattia, nei primi anni’80, presenta profonde variazioni non solo in termini epidemiologici, ma anche per quanto attiene alla realtà socio-assistenziale, che alcune indagini hanno evidenziato la scarsa conoscenza dell’HIV in termini essenziali da parte della popolazione, la quale ha anche poche informazioni circa l’ambito specifico della prevenzione, e che in Italia risulta scarso il ricorso al test HIV;

-     è necessario disegnare un nuovo piano di intervento fondato sull’analisi della situazione attuale dell’epidemia e sulla valutazione basata sull’evidenza dei risultati sin qui conseguiti;

-     si vuole delineare il miglior percorso possibile per conseguire gli obiettivi indicati come prioritari dalle agenzie internazionali (ECDC, UNAIDS, OMS), rendendoli praticabili nella nostra nazione;

 

-     si vuole focalizzare l’attenzione sulla lotta contro lo stigma e sulla prevenzione altamente efficace, come suggerito dalle agenzie internazionali, basata sulle evidenze scientifiche e ancorata a principi e azioni, con conseguente ricaduta sulla riduzione delle nuove infezioni e il rispetto dei diritti delle popolazioni maggiormente esposte all’HIV;

 

 

SI CONVIENE:

 

 

1. E’ approvato il “Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS)” che, allegato al presente atto, All. sub A), ne costituisce parte integrante.

 

2. In attuazione del citato protocollo d’intesa del 2 aprile 2015, il Ministero della salute e il Ministero dell’istruzione promuovono nelle scuole e nelle università iniziative di informazione, prevenzione ed educazione alla salute e alla sessualità in favore degli studenti e dei docenti, nell’ambito dei piani dell’offerta formativa e nel rispetto dell’autonomia scolastica e universitaria.

 

3. Il Ministero della salute, in collaborazione con le Regioni, promuove iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori coinvolti nella cura e nell’assistenza nei luoghi di cura e nell’assistenza sul territorio delle persone con infezione da virus HIV e con sindrome da AIDS, nonché definisce strategie di informazione in favore della popolazione generale e delle persone con comportamenti a rischio (popolazioni chiave).

 

4. Il Ministero della salute e le Regioni si impegnano a costituire un gruppo di lavoro con il compito di predisporre un’unica scheda di segnalazione uniforme per tutte le regioni, da utilizzare sia per la prima diagnosi di HIV che per la prima diagnosi di AIDS, in attuazione di quanto previsto dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

 

5. Il Ministero della salute e le Regioni concordano sulla necessità di procedere a una revisione della citata legge n. 135/1990 e dei relativi decreti attuativi.

 

6. Stante la mutata situazione epidemiologica, il Ministero della salute e le Regioni danno attuazione al Piano di cui al punto 1, anche al fine di orientare in modo efficiente le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e a seguito di quanto previsto al punto 5, mediante la costituzione di appositi gruppi di lavoro.

 

7. Le Regioni si impegnano a:

-     delineare e realizzare progetti finalizzati alla definizione di modelli di intervento per ridurre il numero delle nuove infezioni;

-     facilitare l’accesso al test e l’emersione del sommerso;

-     garantire a tutti l’accesso alle cure;

-     favorire il mantenimento in cura dei pazienti diagnosticati e in trattamento;

-     migliorare lo stato di salute e di benessere delle persone PLWHA;

-     tutelare i diritti sociali e lavorativi delle persone PLWHA;

-     promuovere la lotta allo stigma;

 

-     promuovere l’empowerment e coinvolgimento attivo delle popolazioni chiave.

 

8. All’attuazione della presente intesa si provvede nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.