Conferenza Unificata


Parere sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (A.C. 3513). (ECONOMIA E FINANZE)
Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.


Parere sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (A.C. 3513)

Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281

Repertorio atti n.  24/CU dell’11 febbraio 2016

 

 

LA CONFERENZA UNIFICATA

 

Nella odierna seduta dell’11 febbraio 2016:

 

VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza, anche su richiesta delle autonomie regionali e locali, ogni altro oggetto di preminente interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità montane;

 

VISTA la nota n. 0000140 P - dell’11 gennaio 2016 con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha trasmesso lo schema di disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 23 dicembre 2015, ai fini dell’acquisizione del parere di questa Conferenza;

 

CONSIDERATO che detto decreto-legge provvede a prorogare i termini stabiliti da alcune disposizioni legislative al fine di garantire la funzionalità in diversi ambiti prorogando la scadenza prevista oltre il 31 dicembre 2015;

 

CONSIDERATO che, per l’esame del provvedimento, è stata convocata una riunione, a livello tecnico, il 27 gennaio 2016, nel corso della quale:

- i rappresentanti delle Regioni hanno consegnato un documento contenente una serie di proposte emendative senza oneri a carico della finanza pubblica e riguardanti la proroga per lo stesso importo del finanziamento del Fondo Nazionale Trasporti; armonizzazione dei sistemi contabili di tutti gli Organismi pagatori a livello nazionale; esclusione degli investimenti dal pareggio di bilancio per Regioni che hanno rispettato i tempi di pagamento verso fonditori; razionalizzazione dei saldi da rispettare in materia di patto di stabilità; armonizzazione delle procedure di acquisizione dei pareri delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti attraverso l’accentramento presso la Sezione delle autonomie, prevedendo la partecipazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell’iter procedurale; rimodulazione della finestra temporale per accedere alle anticipazioni di liquidità previste dalla normativa vigente; inoltre, hanno espresso un parere negativo in merito al nuovo termine di proroga previsto dall’articolo 4, comma 4, del provvedimento in esame, in tema di gestione associata obbligata;

- i rappresentanti dell’ANCI hanno consegnato due documenti contenenti una serie di emendamenti riguardanti, tra gli altri, la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati dalle città metropolitane e delle province, la proroga delle termine delle delibere delle aliquote e tariffe dei tributi locali, la proroga dei bandi di gara gas, la proroga per la messa a norma degli edifici scolastici e degli asilo nido, la proroga dei termini di imposta di soggiorno;

 

 

inoltre, hanno evidenziato la necessità che vengano presi in considerazione emendamenti in materia di trattamento economico accessorio del personale, di proroga dei termini di validità delle delibere assunte da alcuni Comuni in materia tributaria e di funzionamento degli uffici giudiziari;

- i rappresentanti dell’UPI hanno consegnato un documento contenente una serie di proposte emendative al testo, riguardanti, in particolare, tra l’altro, le sanzioni in tema di patto di stabilità per l’anno 2015, la rinegoziazione dei mutui accesi con la Cassa Depositi e Prestiti, il rinnovo degli incarichi dirigenziali infungibili delle città metropolitane e delle province;

 

CONSIDERATO che i rappresentanti delle Amministrazioni statali presenti si sono riservate una valutazione nel merito degli emendamenti presentati;  

 

CONSIDERATO che i documenti presentati dalle Regioni, dall’ANCI e dall’UPI sono stati inviati, il 28 gennaio 2016, alle Amministrazioni statali interessate per le valutazioni di competenza;

 

CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza:

- le Regioni hanno espresso un parere favorevole condizionato all’accoglimento di alcune proposte emendative contenute in un documento che è stato consegnato (All.A);

-  l’ANCI ha espresso parere favorevole;

- l’UPI ha preso atto del mancato accoglimento di alcune proposte emendative già presentate,  con riferimento a due questioni di particolare rilevanza: la prima riguarda la richiesta di  non applicare alle Province e alle Città metropolitane le sanzioni derivanti dal mancato rispetto del patto di stabilità per l’anno 2015 e anni precedenti, tenuto conto che è in atto il completamento del riordino istituzionale previsto dalla legge n. 56 del 2014 e della situazione economico finanziaria degli enti di area vasta che sono stati oggetto di normativa speciale nell’anno 2015; la seconda è il differimento dei termini di elezione delle province che dovranno tenersi a seguito dello svolgimento delle imminenti elezioni di numerosi Comuni e che potrebbero ricadere in pieno periodo estivo; al riguardo, è stato anche richiesto un tavolo di confronto e di verifica sull’attuazione in generale della legge n. 56 del 2014;

 

CONSIDERATO che il Governo ha ricordato che, sul tema del rispetto dei vincoli del patto di stabilità per le Province, è già previsto un confronto da realizzare nei prossimi mesi, mentre, sulla questione dei termini delle elezioni delle province, ha riconosciuto l’esigenza di una complessiva verifica dei meccanismi previsti dalla legge n. 56 del 2014 al fine di prevedere eventuali opportune modifiche anche alla luce del nuovo assetto costituzionale in corso di definitiva approvazione da parte del Parlamento e che sarà oggetto di referendum popolare;

 

 

                                     ESPRIME PARERE

 

ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, trasmesso, con nota DAGL 0000140 P - dell’11 gennaio 2016 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei termini di cui in premessa e dell’allegato documento che costituisce parte integrante del presente atto.