Conferenza Stato Regioni
Parere, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e l’approvazione dei piani di razionalizzazione. (SVILUPPO ECONOMICO) |
Parere,
ai sensi dell’articolo 3, comma 4 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n.
219, sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente
la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura e l’approvazione dei piani di
razionalizzazione.
Rep. Atti n. 147/CSR del
3 agosto 2017
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI
TRENTO E DI BOLZANO
Nell’odierna
Seduta del 3 agosto 2017
VISTO
l’articolo 3 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 che disciplina la
riduzione del numero delle Camere di commercio mediante accorpamento e la e
razionalizzazioni delle sedi e del personale;
VISTO,
in particolare, il comma 1 del citato art. 3 del d.lgs. n. 219/2016 che
stabilisce che, entro 180 giorni dalla
data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, l’Unioncamere
trasmette al Ministero dello sviluppo economico una proposta di
rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, per ricondurre il numero
complessivo delle Camere di commercio entro il limite di 60, tenendo conto di
alcuni criteri specificatamente determinati;
VISTO,
in particolare, il comma 4 del citato art. 3 del d.lgs. n. 219/2016 che prevede
che il Ministro dello sviluppo economico, entro i sessanta giorni successivi al
ricevimento della proposta da parte di Unioncamere,
sentita la Conferenza Stato-Regioni, provvede, tenendo conto della proposta,
alla rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, all’istituzione delle
nuove Camere di commercio, alla soppressione delle Camere interessate dal
processo di accorpamento e razionalizzazione ed alle altre determinazioni
conseguenti ai piani di razionalizzazione delle sedi e di razionalizzazione e
riduzione delle aziende speciali;
VISTO
lo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la
rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura e l’approvazione dei piani di razionalizzazione,
diramato con nota del 25 luglio 2017, prot. DAR 11789
P-4.37.2.12;
VISTA
la nuova relazione illustrativa, contenente alcune motivazioni che non
risultavano nella versione precedente, trasmessa dal Ministero dello sviluppo
economico e diramata con nota del 26 luglio 2017, prot.
DAR 11872 P-4.37.2.12;
VISTI
gli esiti della riunione tecnica, tenutasi in data 26 luglio 2017, nel corso
della quale il Coordinamento interregionale competente in materia ha comunicato
le posizioni diversificate assunte a livello tecnico dalle diverse Regioni,
indicando in particolare le osservazioni e le richieste della Regione Sardegna,
della Regione Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano, della Regione
Friuli Venezia Giulia, della Regione Lombardia e della Regione Piemonte e ha
inoltre chiesto di modificare l’articolo 4, comma 3 dello schema di decreto in
esame, prevedendo termini meno stringenti per l’avvio delle procedure di
costituzione del Consiglio delle nuove Camere da parte dei commissari ad acta;
CONSIDERATO
che, nel corso del citato incontro tecnico del 26 luglio 2017, il Ministero
dello sviluppo economico ha ritenuto di poter accogliere, in linea generale, le
richieste della Regione Friuli – Venezia Giulia, della Regione Valle d’Aosta e
della Provincia autonoma di Bolzano, mentre ha manifestato la necessità di una
attenta verifica dei presupposti normativi che legittimerebbero l’accoglimento
delle richieste espresse dalla Regione Sardegna, dalla Regione Lombardia e
dalla Regione Piemonte e ha ritenuto inoltre accoglibile
la richiesta volta a modificare l’articolo 4, comma 3 del provvedimento,
elevando il termine ivi indicato da 90 a 120 giorni;
VISTO
il documento della Regione Sardegna e le richieste emendative della Regione Valle
d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, trasmesse con nota del 26 luglio
2017, prot. DAR 11913 P-4.37.2.12;
VISTA
la richiesta della Regione Trentino–Alto Adige, di analogo contenuto rispetto a
quelle formulate dalla Regione Valle d’Aosta e dalla Provincia autonoma di
Bolzano, trasmessa con nota del 27 luglio 2017, prot.
DAR 11978 P-4.37.2.12;
CONSIDERATO
che il punto, iscritto all’o.d.g. della Seduta del 27 luglio 2017, è stato
rinviato, su richiesta delle Regioni per consentire un ulteriore
approfondimento volto a verificare l’accoglibilità
delle proposte avanzate da alcune Regioni, con particolare riferimento alle
Regioni Piemonte e Sardegna;
VISTO
il nuovo testo trasmesso dal Ministero dello sviluppo economico e diramato con
nota prot. DAR 12325 P-4.37.2.12 del 2 agosto 2017,
modificato tenendo conto delle richieste delle Regioni ritenute accoglibili in sede tecnica e che contiene due ipotesi di Piano
di rideterminazione delle Camere di commercio, che differiscono esclusivamente
per quanto concerne le Camere presenti nell’ambito della Regione siciliana,
poiché la prima presuppone l’intesa della Conferenza sulla revoca
dell’accorpamento delle Camere di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa,
mentre la seconda presuppone la mancata intesa su tale revoca, mentre le due
ipotesi sono identiche per qanto concerne le altre
Regioni;
VISTI
gli esiti dell’odierna Seduta, nel corso della quale, anche alla luce della
mancata intesa espressa dalle Regioni sullo schema di decreto recante la revoca
dell’accorpamento delle Camere di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, il
Ministero dello sviluppo economico ha comunicato che, rispetto all’ultimo testo
trasmesso, sopra indicato, sono emerse alcuni elementi nuovi e, in particolare:
- con riferimento al Friuli, pur prendendo atto
della posizione espressa dalla Regione, è emersa la necessità di prevedere,
secondo la proposta formulata da Unioncamere, due
Camere di commercio, secondo quanto disposto dall’articolo 3, comma 1, lett.f) del decreto legislativo
n.219/2016,
fermo restando che la costituzione di una unica Camera friulana potrà essere
realizzata nella consiliatura successiva, ai sensi
dell’articolo 2, comma 5 della legge n.580/1993;
-
relativamente alle richieste formulate dalla Regione Piemonte, pur non potendo
accogliere, in ragione dei vincoli normativi, la richiesta di istituzione di
una Camera di commercio di Verbano Cusio Ossola, propone l’istituzione di una
ulteriore azienda speciale nell’ambito regionale, per un numero complessivo di
sei aziende speciali;
- di
accogliere la proposta della Regione Sardegna che prevede l’istituzione di tre
Camere di commercio e precisamente : Nuoro, Sassari (ente frontaliero) e
Cagliari ( a cui è accorpato Oristano), tenendo conto della facoltà, prevista
dalla norma contenuta nell’articolo 3, comma 1, lett.
e)
del D.Lgs. n. 219/2016, di derogare al numero minimo
di imprese in ragione delle peculiarità geo-economiche ed infrastrutturali che
caratterizzano le aree interessate;
CONSIDERATO
che le Regioni, in base alle nuove
proposte esposte dal Ministero dello sviluppo economico e preso atto della
assenza di gran parte delle regioni interessate alla Seduta della Conferenza,
ha chiesto di rinviare il punto, al fine di acquisire tutte le posizioni
regionali necessarie per formulare il parere, sia pure differenziato, su un
nuovo testo, parzialmente cambiato rispetto a quello diramato ed esaminato da
tutti i Presidenti;
CONSIDERATO
che il Ministero dello sviluppo ha rilevato l’impossibilità di accogliere la
richiesta di rinvio, per l’imminente scadenza dei termini per l’adozione del
decreto, fissati per l’8 agosto 2017 e ha chiesto alle Regioni di esprimere il
parere, sia pure negativo, sul punto, al fine di consentire al Governo di
proseguire l’iter di approvazione, rilevando peraltro che, rispetto al testo
precedente, ha prospettato una mera adesione ad alcune delle proposte che erano
state avanzate dalle Regioni in precedenza;
CONSIDERATO
che le Regioni hanno ribadito di non poter formulare alcun parere, sia negativo che positivo sul testo,
per l’assenza di molte di esse e non potendo modificare il parere reso da tutti
i Presidenti sulla precedente versione del provvedimento, invitando quindi il
Governo a procedere nell’iter di approvazione, prendendo atto che le Regioni non
intendono esprimere un parere sul provvedimento
NON ESPRIME PARERE
secondo
quanto indicato in premessa, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 del decreto
legislativo 25 novembre 2016, n. 219, sullo schema di decreto del Ministro
dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni
territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e
l’approvazione dei piani di razionalizzazione.