Conferenza Unificata
Intesa sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale, ai sensi della legge 5 maggio 2009, n. 42. (ECONOMIA E FINANZE - RIFORME FEDERALISMO – SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA - RAPPORTI REGIONI E COESIONE TERRITORIALE - POLITICHE EUROPEE)
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Repertorio atti n. 114/CU del
28 ottobre 2010
VISTO il
successivo comma 3 il quale ha disposto che i decreti
legislativi di cui al precedente comma 1 sono adottati su proposta del Ministro
dell’economia e delle finanze, del Ministro per le riforme per il federalismo,
del Ministro per la semplificazione normativa, del Ministro per i rapporti con
le regioni e del Ministro per le politiche europee, di concerto con il Ministro
dell’interno, con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e
con gli altri Ministri volta a volta competenti nelle materie oggetto di tali
decreti. Gli schemi di decreto legislativo, previa intesa da sancire in sede di
Conferenza unificata ai sensi dell’articolo 3 del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono trasmessi alle Camere,
ciascuno corredato di relazione tecnica che evidenzi gli effetti delle
disposizioni recate dal medesimo schema di decreto sul saldo netto da
finanziare, sull’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e sul
fabbisogno del settore pubblico, perché su di essi sia espresso il parere della
Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale e delle
Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere
finanziario, entro sessanta giorni dalla trasmissione. In mancanza di intesa nel termine di cui all’articolo 3 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il Consiglio dei ministri delibera,
approvando una relazione che è trasmessa alle Camere. Nella
relazione sono indicate le specifiche motivazioni per cui l’intesa non è stata
raggiunta”;
VISTA la nota n.
6244 - DAGL/50154/10.3.44 del 13 agosto 2010 con la quale
CONSIDERATO che, per l’esame del citato
provvedimento, è stata convocata una riunione, a livello tecnico, il 15
settembre 2010 nel corso della quale:
- i rappresentanti delle Regioni hanno rappresentato di non
avere avuto un mandato dai loro Presidenti per cui hanno rinviato le loro
valutazioni alla sede politica della Conferenza Unificata; peraltro, le Regioni
Sicilia e Sardegna hanno chiesto una modifica al testo per salvaguardare le
proprie prerogative previste dai rispettivi Statuti.
- i rappresentanti dell’ANCI hanno
evidenziato alcune problematiche del provvedimento che necessitano
di un approfondimento tra le quali in particolare la necessità di una
condivisione dei dati già disponibili per la quantificazione dei trasferimenti
ai Comuni con relativa garanzia per gli anni successivi delle risorse ad oggi
disponibili;
- i rappresentanti dell’UNCEM si
sono associati alle considerazioni dell’ANCI chiedendo una particolare
attenzione per i piccoli comuni specie con riferimento ai meccanismi che
dovranno essere stabiliti per il funzionamento del Fondo sperimentale di
riequilibrio;
CONSIDERATO che l’argomento, iscritto all’ordine del giorno
delle sedute del 23 settembre 2010 e del 7 ottobre
2010, è stato rinviato per approfondimenti;
CONSIDERATO che, nell’odierna seduta di questa Conferenza:
- le Regioni, nel prendere atto della avvenuta scadenza del termine di 30 giorni previsto
dalla legge n. 42/2009, hanno evidenziato di considerare indispensabile la piena integrazione e
coerenza tra i diversi provvedimenti di attuazione del federalismo fiscale, individuando
una sede di discussione unitaria tra il Governo ed i diversi soggetti
istituzionali coinvolti che consenta di risolvere alcuni nodi soprattutto in
merito alle risorse finanziarie disponibili e favorisca un percorso efficace e
costruttivo nei tempi e nel merito in sede di Commissioni parlamentare;
- l’ANCI, nel consegnare un documento (All.A) contenente osservazioni e
proposte di modifica, ha precisato che, pur riconoscendo il proficuo confronto
realizzato con il Governo, non sussistono, al momento, le condizioni per il
conseguimento dell’intesa soprattutto con riferimento all’aspetto delle risorse
finanziarie disponibili, chiedendo il rinvio dell’esame del punto ad una seduta
di questa Conferenza, da tenere subito dopo l’Assemblea nazionale dell’Associazione
programmata dal 10 al 13 novembre 2010, per consentire ulteriori
approfondimenti tali da consentire la piena condivisione del provvedimento in
esame;
- l’UPI, nel consegnare un ordine del giorno
dell’Assemblea nazionale delle Province italiane (All.B), ha sottolineato che è stata svolta con il
Governo una proficua attività di confronto sia in sede tecnica che in sede
politica, sostenendo che si possa avviare la discussione del provvedimento in
esame in sede parlamentare, avviando un tavolo unitario di confronto che
consenta di giungere a positivi risultati;
- l’UNCEM ha evidenziato la
necessità di approfondire alcuni aspetti particolari, quale
quello del sistema di perequazione, ritenendo che il provvedimento in
esame possa seguire il suo iter nelle Commissioni parlamentari ma continuando
un lavoro di confronto con il Governo volto a raggiungere la piena condivisione
di tutti i contenuti del provvedimento medesimo;
CONSIDERATO che il Governo, in considerazione
dei tempi necessari per l’esame del testo da parte delle competenti Commissioni
parlamentari e tenuto conto che talune disposizioni dovranno entrare in vigore
dal 1° gennaio
CONSIDERATO, pertanto, che il termine di 30 giorni previsto dalla legge n. 42/2009 risulta scaduto e
che non si sono create le condizioni di assenso necessarie per il
perfezionamento dell’intesa in argomento;
ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42 sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale, approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 3 agosto 2010 e trasmesso, con nota n. 6244 - DAGL/50154/10.3.44 del 13 agosto 2010, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei termini di cui in premessa e degli allegati documenti che costituiscono parte integrante del presente atto.
Il
Segretario Il Presidente
Cons. Ermenegilda Siniscalchi On.le Dott. Raffaele Fitto
- la previsione della
compartecipazione statale attribuita allo Stato che sia limitata alle imposte
sui trasferimenti e non sul possesso degli immobili;
- una valutazione articolata
dell’impatto delle disposizioni che stabiliscono un regime più favorevole per
alcuni tipi di redditi immobiliari;
- la tutela dell’autonomia
regolamentare dei Comuni;
- la previsione di anticipare
l’applicazione del decreto legislativo almeno per alcuni Enti che consentirebbe
la verifica della validità e dell’efficacia della riforma;
Si sono, quindi, riservati di far
pervenire un puntuale documento riepilogativo della posizione
dell’Associazione.
Rivolgo quindi a quest'ultimo un appello per quanto ci riguarda: preso atto che in sede tecnica siamo stati ampiamente consultati dal Governo, in questo momento fondamentale per l'avvio del federalismo - lo hanno sottolineato tutti - si potrebbe avviare l'iter della discussione parlamentare del provvedimento, in ogni caso avviando quel Tavolo, che metta tutti nelle condizioni di svolgere un buon lavoro.
dando atto al Governo Il collega Chiamparino ha già dato atto che con il Governo è stata svolta un'attività molto proficua in sede sia tecnica, sia politica di confronto. Dunque a mio avviso, fermi restando i tempi che il Governo si è dato e la necessità di arrivare ad un risultato entro il mese di dicembre, possiamo trovare un percorso che soddisfi le richieste, che mi pare siano nell'indirizzo di una massima collaborazione con il Governo. Rivolgo quindi a quest'ultimo un appello per quanto ci riguarda: preso atto che in sede tecnica siamo stati ampiamente consultati dal Governo, in questo momento fondamentale per l'avvio del federalismo - lo hanno sottolineato tutti - si potrebbe avviare l'iter della discussione parlamentare del provvedimento, in ogni caso avviando quel Tavolo, che metta tutti nelle condizioni di svolgere un buon lavoro. Mi pare che la richiesta formulata dal presidente Chiamparino non possa non avere l'accoglimento da parte nostra.