Conferenza Stato Regioni
Accordo quadro tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di politiche attive del lavoro. (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
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Accordo
quadro tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano
in materia di politiche attive del
lavoro.
Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Repertorio atti n.
141/CSR del 30 luglio 2015
LA
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI
E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nell’odierna seduta del 30
luglio 2015:
VISTO l’articolo
4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il quale prevede che il
Governo, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano, in
attuazione del principio di leale collaborazione e nel perseguimento di
obiettivi di funzionalità, economicità ed efficienza dell’azione
amministrativa, possono concludere in sede di Conferenza Stato-Regioni accordi,
al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere
attività di interesse comune;
RITENUTO
che a seguito di incontri intervenuti tra il Governo e le Regioni si è
convenuto sulla necessità di sancire un accordo quadro con il quale sono
stabilite delle regole comuni, nell’ambito delle rispettive competenze, per la
gestione della riforma del mercato del lavoro;
VISTA la nota n. 0008962 del 29 luglio 2015,
con la quale il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha trasmesso, la
proposta di accordo quadro in materia
di politiche attive del lavoro, da sottoporre all’esame di questa
Conferenza;
CONSIDERATO che proposta di accordo, in data 29
luglio 2015, è stata diramata alle Regioni ed alle Province autonome;
CONSIDERATO che, nel corso
dell’odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni hanno espresso avviso favorevole sul
testo dell’accordo in parola con la richiesta, accolta dal Governo, di proseguire
con gli approfondimenti e la collaborazione interistituzionale nella fase
transitoria che porterà a un diverso assetto delle competenze in materia di
politiche attive del lavoro;
ACQUISITO, nell’odierna
seduta di questa Conferenza, l’assenso del Governo, delle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano;
SANCISCE
ACCORDO
Tra il Governo e le Regioni e le Province
autonome di Trento e di Bolzano, nei seguenti termini:
Nel quadro dell’ampia
riforma delle regole e del mercato del lavoro in fase avanzata di
implementazione, il Governo e le Regioni italiane:
Ø
Valutata
la fondamentale importanza di un forte rilancio delle politiche attive per il
lavoro, attraverso il potenziamento della strumentazione ad esse finalizzata,
il rafforzamento del loro collegamento con gli istituti di sostegno al reddito
e con le attività di formazione per i lavoratori;
Ø
Considerate
le modifiche che la riforma costituzionale in itinere potrà portare all’assetto
attuale delle competenze istituzionali, prevedendo comunque un ruolo
significativo nella gestione delle politiche attive per le Regioni, in quanto
titolari delle competenze in materia di formazione professionale e di politiche
per lo sviluppo.
concordano sull’esigenza
che la fase di transizione dei prossimi anni venga gestita dal Governo
nazionale e dalle Regioni italiane di comune accordo e in forte spirito di
leale collaborazione:
A tal fine, il Governo
nazionale e le Regioni italiane convengono che:
Ø
Spetterà
al Governo, per iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,
previa intesa con le Regioni, la definizione dei Livelli Essenziali delle
Prestazioni (LEP) in materia di politiche attive per il lavoro, validi per
tutto il territorio nazionale;
Ø
Spetteranno
alla istituenda Agenzia Nazionale per le Politiche
Attive del Lavoro (ANPAL) le funzioni di coordinamento su scala nazionale della
rete degli enti attuatori delle politiche attive, di monitoraggio dell’efficacia delle stesse, di
surroga in caso di malfunzionamento, e di sviluppo del sistema informativo
unitario delle politiche attive.
Ø
Spetterà
alle Regioni la gestione operativa delle politiche attive e la responsabilità
delle articolazioni territoriali pubbliche (CPI) ad esse
preposte.
Governo e Regioni si
impegnano a:
Ø garantire congiuntamente, per tutta la
fase di transizione verso un diverso assetto delle competenze, la continuità di
funzionamento dei Centri per l’Impiego, considerandoli l’infrastruttura
pubblica indispensabile per lo sviluppo delle politiche attive. A tal fine
saranno individuate le modalità più opportune perché il personale in essi
impiegato possa continuare ad operare senza soluzioni di continuità,
assicurandone il miglior rapporto funzionale con le Regioni medesime. In
particolare il Governo e le Regioni si impegnano a reperire le risorse per i
costi del personale a tempo indeterminato, nella proporzione di 2/3 a carico
del governo e di 1/3 a carico delle Regioni.
Ø
definire
congiuntamente un Piano Generale di raccordo delle azioni di politiche attive
per il lavoro contenute nei Programmi Operativi Nazionale e Regionali della
programmazione UE 2014/2020, al fine di potenziarne l’efficacia e le sinergie;
Ø
definire,
in una cornice di indirizzo unitario, l’attuazione puntuale dei contenuti del
presente accordo-quadro mediante la stipula di specifiche convenzioni tra il
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e ciascuna Regione, con
l’obiettivo di individuare linee di collaborazione che consentano di valorizzare
le buone pratiche realizzate nei contesti regionali. Tali convenzioni potranno
continuare ad essere lo strumento di regolazione della collaborazione
interistituzionale anche a seguito del riassetto delle competenze in materia di
politiche attive del lavoro.
Il presente
accordo vale per le annualità 2015 e 2016 con l’impegno ad effettuare una
verifica entro il 30 giugno 2016 per quanto riferibile all’annualità 2017.