Conferenza Unificata
Parere sul disegno di legge recante delega al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla riconciliazione. (LAVORO E POLITICHE SOCIALI - ECONOMIA E FINANZE - SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE) Codice sito: 4.4/2014/5 (Servizio II) Parere ai sensi dell’articolo 2, comma 5, e articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. |
Parere sul disegno di legge recante delega al
Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il
lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di
lavoro e di sostegno alla maternità e alla riconciliazione.
Parere,
ai sensi dell’articolo 2, comma 5, e dell’articolo 9, comma 3, del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Repertorio atti n. 51/CU del 15 maggio 2014
LA CONFERENZA
UNIFICATA
Nella seduta
odierna del 15
maggio 2014:
VISTI gli articoli 2, comma 5, e 9, comma 3, del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
VISTA la nota n. DAGL
0003514 P del 4 aprile 2014 con la quale la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi, ha trasmesso il
disegno di legge recante delega al Governo in materia di riforma degli
ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive,
nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla
maternità e alla riconciliazione, approvato dal Consiglio dei Ministri, nella
seduta del 12 marzo 2014, che è stato inviato alle Regioni ed agli Enti locali
il 7 aprile 2014, ai fini dell’espressione del parere di questa Conferenza;
CONSIDERATO che, ai fini dell’esame del citato
provvedimento, è stata convocata una riunione, a livello tecnico, il 29 aprile 2014
nel corso della quale i rappresentanti delle Regioni hanno illustrato talune osservazioni
e proposte di modifica contenute in un documento; in particolare, le proposte
emendative riguardano l’articolo 1 con la richiesta
di prevedere il parere della Conferenza Stato-Regioni sui decreti
legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di
ammortizzatori; l’articolo 2, comma 1, con la richiesta di prevedere l’intesa
della Conferenza Stato-Regioni, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge
n. 131 del 2003, invece che quella prevista dal decreto legislativo n. 281 del
1997; inoltre, i rappresentanti delle Regioni, con riferimento all’articolo 2, comma
2, lett. c), non hanno ritenuto condivisibile la centralizzazione in capo ad
un’unica Agenzia nazionale per l’occupazione delle funzioni gestionali relative
ai servizi per il lavoro ed alle politiche attive, nonché all’ASpl, come organismo posto sotto la vigilanza del Ministero
del lavoro e partecipato da Stato, Regioni e Province autonome, venendo formulata
una proposta di riordino dei servizi per il lavoro basata su un modello di governance unitaria del sistema, articolato su una rete
composta da un’Agenzia nazionale e delle Agenzie regionali, responsabili della
gestione dei servizi, che implementano e organizzano gli interventi sul
territorio, in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privato;
CONSIDERATO che i rappresentanti dell’UPI e
dell’ANCI hanno presentato un documento congiunto nel quale sono formulate
talune proposte emendative; nello specifico, in merito all’articolo 1, è stata
sottolineata la necessità di specificare criteri uniformi e oggettivi volti a
stabilire la presa in carico da parte del centro per l’impiego e la successiva
condizionalità obbligatoria tra erogazione del sussidio e partecipazione a
programmi di politica attiva erogati dai
servizi competenti pubblici o privati accreditati. In merito all’articolo 2, è
stato proposto di prevedere l’intesa della Conferenza Unificata sui decreti
legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per
il lavoro e le politiche attive. Inoltre, sempre sull’articolo 2, sono stati
proposti degli emendamenti allo scopo di prevedere il ruolo dell’area vasta
metropolitana e provinciale nell’erogazione dei servizi pubblici per il lavoro
in ossequio al principio costituzionale di prossimità dei servizi e di
prevedere la necessaria funzione di coordinamento indirizzo e promozione (e non
gestionale) da parte dell’Agenzia nazionale;
CONSIDERATO che i rappresentanti del Ministero
del lavoro e delle politiche sociali, nel sottolineare l’importanza di una
riforma complessiva della materia, hanno preso atto delle proposte formulate,
assicurando la disponibilità ad una loro attenta valutazione, fermo restando che,
essendo il provvedimento già in discussione in Senato, si dovrà tenere conto
delle determinazioni che saranno assunte in sede parlamentare;
CONSIDERATO che detti documenti presentati sono
stati trasmessi, il 30 aprile 2014, alle Amministrazioni statali interessate
con la richiesta di far conoscere le valutazioni al riguardo;
CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna
seduta di questa Conferenza:
- le Regioni hanno espresso un parere
favorevole condizionato all’accoglimento degli emendamenti contenuti in un documento
che è stato consegnato (All.A), significando, nello
specifico, il proprio giudizio favorevole in merito agli articoli 1, 3 e 4,
mentre hanno ribadito che, pur condividendone gli obiettivi di riforma dei
servizi per il lavoro, l’articolo 2 così come formulato, pone dei problemi sia
per gli elementi di invasività nei confronti di competenze regionali, sia per
il modello centralista dell’Agenzia nazionale per l’occupazione; in
particolare, le Regioni hanno proposto la previsione, all’articolo 2, comma 1,
dell’intesa della Conferenza Stato-Regioni, ai sensi dell’articolo 8, comma 6,
della legge n. 131 del 2003, invece che quella prevista dal decreto legislativo
n. 281 del 1997, nonché la previsione di un sistema nazionale del lavoro
articolato su Agenzie regionali in modo da consentire una efficace funzionalità
dei servizi in relazione alle diversità esistenti tra le singole realtà
territoriali;
- l’UPI e l’ANCI, nell’esprimere parere
favorevole subordinato all’accoglimento delle osservazioni e di alcuni
emendamenti contenuti in un documento che è stato consegnato (All.B), hanno sottolineato, in particolare, il giudizio
positivo sulla previsione di una Agenzia nazionale per l’occupazione che, però,
abbia compiti di promozione, coordinamento e verifica e non gestionali, mentre
hanno evidenziato la necessità e l’utilità che, essendo attualmente i centri
per l’impiego di competenza delle Province, le relative funzioni di erogazione
dei servizi siano mantenute, sempre nel rispetto delle competenze spettanti
alle Regioni, nell’ambito degli enti di area vasta e delle città metropolitane,
così come configurate dalla legge n. 56 del 2014;
CONSIDERATO che il Governo, nell’evidenziare che
il provvedimento in argomento è già all’esame della competente Commissione del
Senato, ha chiarito che la previsione di una Agenzia nazionale per
l’occupazione non mira ad invadere competenze regionali, ma ha l’obiettivo di
realizzare una azione di indirizzo, coordinamento, promozione e verifica della
tipologia dei servizi per l’impiego, in modo che, da un lato, il sistema sia
effettivamente integrato e partecipato e, dall’altro, che l’omogeneità e la
qualità dei servizi siano equamente distribuite su tutto il territorio nazionale;
in tal senso, ha fatto presente che, in relazione al tema dell’esercizio delle
funzioni in questione, si dovrà tenere conto del nuovo quadro istituzionale
derivante dalle disposizioni della legge n. 56 del 2014; infine, con
riferimento alla richiesta delle Regioni di prevedere l’intesa della Conferenza
Stato-Regioni, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge n. 131 del 2003,
ha espresso le proprie riserve in quanto tale procedura potrebbe rendere meno
agevole la realizzazione del disegno previsto dal provvedimento;
CONSIDERATO che le Regioni, in considerazione
delle dichiarazioni del Governo, hanno ritenuto di dovere esprimere un parere
negativo sul provvedimento;
ESPRIME
PARERE
sul disegno di legge recante
delega al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei
servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino
dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla riconciliazione, trasmesso, con nota n.
DAGL 0003514 del 4 aprile 2014, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi, nei termini di cui in
premessa e con le osservazioni e le proposte emendative contenute nei
documenti, che allegati al presente atto, ne costituiscono parte integrante.