Conferenza Unificata


Intesa sullo schema di decreto legislativo recante attuazione dell’articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modificazioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali. (ECONOMIA E FINANZE - RIFORME FEDERALISMO- SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA - RAPPORTI REGIONI E COESIONE TERRITORIALE - SVILUPPO ECONOMICO)
Intesa ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42.


Repertorio atti n

Repertorio atti n. 10/CU   del 20 gennaio 2011

        

                   LA CONFERENZA UNIFICATA

 

Nella odierna seduta del 20 gennaio 2011:

 

VISTO l’articolo 2, comma 1, della legge 5 maggio 2009, n. 42 il quale ha attribuito al Governo la delega ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge medesima, uno o più decreti legislativi aventi ad oggetto l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione, al fine di assicurare, attraverso la definizione dei principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario e la definizione della perequazione, l’autonomia finanziaria di comuni, province, città metropolitane e regioni nonché al fine di armonizzare i sistemi contabili e gli schemi di bilancio dei medesimi enti e i relativi termini di presentazione e approvazione, in funzione delle esigenze di programmazione, gestione e rendicontazione della finanza pubblica;

 

VISTO il successivo comma 3 il quale ha disposto che i decreti legislativi di cui al precedente comma 1 sono adottati su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, del Ministro per le riforme per il federalismo, del Ministro per la semplificazione normativa, del Ministro per i rapporti con le regioni e del Ministro per le politiche europee, di concerto con il Ministro dell’interno, con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e con gli altri Ministri volta a volta competenti nelle materie oggetto di tali decreti. Gli schemi di decreto legislativo, previa intesa da sancire in sede di Conferenza unificata ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono trasmessi alle Camere, ciascuno corredato di relazione tecnica che evidenzi gli effetti delle disposizioni recate dal medesimo schema di decreto sul saldo netto da finanziare, sull’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e sul fabbisogno del settore pubblico, perché su di essi sia espresso il parere della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale e delle Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere finanziario, entro sessanta giorni dalla trasmissione. In mancanza di intesa nel termine di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il Consiglio dei ministri delibera, approvando una relazione che è trasmessa alle Camere. Nella relazione sono indicate le specifiche motivazioni per cui l’intesa non è stata raggiunta;

                             

VISTA la nota n. 8793 -  DAGL/51587/10.3.1 del 2 dicembre 2010 con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha trasmesso lo schema di decreto legislativo recante attuazione dell’articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modificazioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali, approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 26 novembre 2010, provvedimento che è stato inviato, il 3 dicembre 2010, alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che, per l’esame del provvedimento è stata convocata una riunione, a livello tecnico, il 7 dicembre 2010 nel corso della quale i rappresentanti delle Regioni e degli Enti Locali hanno espresso alcuni elementi di criticità; al riguardo, i rappresentanti delle Amministrazioni statali hanno evidenziato che il provvedimento in esame non intende innovare rispetto alle attuali disposizioni in materia di programmazione, ma mira alla individuazione di un sistema più efficace nella realizzazione dei programmi eliminando i ritardi registrati negli ultimi anni;

 

CONSIDERATO che, in una successiva riunione, a livello tecnico, tenutasi il 15 dicembre 2010, l’ANCI e l’UPI hanno presentato un documento contenente proposte di emendamenti allo schema di decreto legislativo volte ad introdurre un maggior coinvolgimento degli enti locali destinatari degli interventi speciali, auspicando una più compiuta attuazione dell’articolo 16 della legge n. 42/2009, mentre i rappresentanti delle Regioni hanno confermato quanto già espresso nella precedente riunione a livello tecnico in ordine ad una maggiore esplicitazione di alcuni punti dello schema di decreto legislativo che riguardano il coinvolgimento delle Regioni nei processi decisionali e chiarezza sulla gerarchia delle fonti di attuazione degli interventi speciali stante l’introduzione del nuovo strumento del contratto istituzionale di sviluppo, riservandosi di far pervenire puntuali proposte emendative una volta approvate, a livello politico, dalle competenti Commissioni della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;

 

CONSIDERATO che l’argomento è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta di questa Conferenza del 16 dicembre 2010, nel corso della quale le Regioni hanno presentato un documento contenente delle proposte di emendamento al provvedimento in esame; nella stessa seduta si è registrata la mancata intesa con decorrenza del termine di 30 giorni previsto dall’articolo 2, comma 3, della citata legge n. 42/2009;

 

CONSIDERATO che detti documenti (All.A, B e C) sono stati inviati, in data 5 gennaio 2011, alle Amministrazioni statali interessate al fine di fornire una risposta e consentire, quindi, il conseguimento dell’intesa;

 

CONSIDERATO che l’Ufficio legislativo del Ministro per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale, con nota del 19 gennaio 2011, sulla base dei citati documenti, ha fatto pervenire una versione del provvedimento in questione (All.D) con evidenziate, a mero titolo collaborativo,  le proposte emendative ritenute accoglibili  e quelle in parte riformulate, versione che è stata inviata, in pari data, alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza:

- le Regioni hanno espresso il loro avviso contrario al conseguimento dell’intesa, evidenziando il dissenso soprattutto in merito alla riformulazione dell’articolo 2, comma 1, lett. b e all’articolo 5, comma 4, del provvedimento, atteso che il sistema di governance dei Fondi strutturali proposto riduce in modo significativo il ruolo delle Regioni; inoltre, hanno ribadito che il decreto stesso non è applicabile alle Regioni a statuto speciale ed alle Province autonome;

- l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM hanno consegnato dei documenti congiunti (All. E e F ) in cui hanno espresso il loro avviso contrario al conseguimento dell’intesa: in particolare, l’ANCI ha sottolineato che i Comuni non sono messi nelle condizioni di condividere le scelte che dovranno essere operate; l’UPI ha posto l’accento sulla mancanza di una adeguata presenza delle Autonomie locali nelle procedure previste dal provvedimento in esame; l’UNCEM ha evidenziato che la mancata soluzione del problema di un Fondo nazionale per la montagna avente finalità perequative rischia di compromettere la situazione dei piccoli comuni situati nei territori montani;

 

CONSIDERATO che il Governo, nel prendere atto della mancata intesa con la quale si conclude l’iter previsto dalla legge n. 42/2009 in Conferenza Unificata, ha manifestato, comunque, la disponibilità a proseguire il confronto, a livello politico, con le Regioni e gli Enti locali prima della approvazione definitiva del provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri,

 

 

                                   PRENDE ATTO DELLA MANCATA INTESA

             

                  

nei termini di cui in premessa, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42 sullo schema di decreto legislativo recante attuazione dell’articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modificazioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali, approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 26 novembre 2010 e trasmesso con nota n. 8793 -  DAGL/51587/10.3.1 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

 

 

 

 

                       Il Segretario                                                                 Il Presidente

            Cons. Ermenegilda Siniscalchi                                      On.le Dott. Raffaele Fitto