Conferenza Stato Regioni


Intesa, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 e della sentenza della Corte Costituzionale n. 261/2017, sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di Commercio e approvazione dei piani di razionalizzazione. (SVILUPPO ECONOMICO)


 

 

 

 

 

 

 

 

Intesa, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 e della sentenza della Corte Costituzionale n. 261/2017 sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e l’approvazione dei piani di razionalizzazione.

 

Rep. atti n.  7/CSR dell’11 gennaio 2018

 

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO

 

Nell’odierna Seduta dell’11 gennaio 2018

 

 

VISTO l’articolo 3 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 che disciplina la riduzione del numero delle Camere di commercio mediante accorpamento e le razionalizzazioni delle sedi e del personale e, in particolare, il comma 1, che prevede che, entro il termine di 180 giorni dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, l’Unioncamere trasmetta al Ministero dello sviluppo economico una proposta di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, per ricondurre il numero complessivo delle Camere di commercio entro il limite di 60, tenendo conto di alcuni criteri specificatamente determinati;

 

VISTO il comma 4 del citato art. 3 del d.lgs n. 219/2016, che stabilisce che il Ministro dello sviluppo economico, sentita la Conferenza Stato-Regioni e tenendo conto della proposta di Unioncamere, provvede alla rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, all’istituzione delle nuove Camere di commercio, allo soppressione delle Camere interessate dal processo di accorpamento e razionalizzazione e alle determinazioni conseguenti ai piani di razionalizzazione delle sedi e di razionalizzazione e riduzione delle aziende speciali;

 

VISTO l’atto della Conferenza Stato-Regioni rep. n. 147/CSR del 3 agosto 2017, con il quale la Conferenza non ha espresso parere sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e l’approvazione dei piani di razionalizzazione, trasmesso, da ultimo, con nota del 2 agosto 2017, prot. DAR 12325 P-4.37.2.12;

 

VISTO il decreto del Ministro dello sviluppo economico 8 agosto 2017, recante: “Rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, istituzione di nuove Camere di commercio e determinazioni in materia di razionalizzazione delle sedi e del personale”;

 

VISTA la Sentenza n. 261 dell’8 novembre 2017, con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 4 del d.lgs n. 219/2016, nella parte in cui stabilisce che il decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura sia adottato sentita la Conferenza Stato-Regioni, anziché previa intesa della Conferenza;

 

VISTO lo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio e approvazione dei piani di razionalizzazione, trasmesso dal Ministero dello sviluppo economico e diramato con nota del 18 dicembre 2017, prot. DAR 19812 P-4.37.2.12, di contenuto analogo al decreto 8 agosto 2017, per l’acquisizione dell’intesa della Conferenza, in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale sopra citata;

 

VISTI gli esiti della Seduta del 21 dicembre 2017, nel corso della quale le Regioni hanno chiesto il rinvio del punto, al fine di consentire un ulteriore approfondimento delle questioni già discusse con il Ministero dello sviluppo economico, volte soprattutto ad elevare il numero complessivo delle Camere di commercio;

 

CONSIDERATO che il Ministero dello sviluppo economico ha rilevato l’impossibilità di accordare ulteriori rinvii sul provvedimento, per la rilevanza delle questioni in esame, da risolvere urgentemente;

 

CONSIDERATO che, nel corso della citata Seduta del 21 dicembre 2017, è stato concordato di far decorrere i termini previsti dall’articolo 3, comma 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 a partire dalla data della Seduta stessa, rinviando l’esame definitivo del provvedimento alla successiva Seduta della Conferenza, al fine di consentire gli ulteriori approfondimenti richiesti dalle Regioni;

 

VISTA la nota della Regione Autonoma Valle d’Aosta, diramata in data 8 gennaio 2018, con prot. DAR 220 P-4.37.2.12 e contenente alcune richieste di emendamento allo schema in esame volte a tener conto della particolare normativa regionale sui servizi camerali;

 

VISTA la nota della Regione Siciliana, trasmessa in data 8 gennaio 2018, con prot. DAR 274 P-4.37.2.12 e contenente la richiesta di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio della Regione con l’istituzione dell’autonoma Camera di Commercio di Catania;

 

VISTI gli esiti della riunione tecnica, tenutasi in data 9 gennaio 2018 al fine di consentire l’approfondimento richiesto nella Seduta del 21 dicembre 2017, nel corso della quale le Regioni Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia e la Regione Siciliana hanno confermato le richieste di inserire negli elenchi allegati allo schema di decreto quattro ulteriori Camere di commercio, mentre la Regione Toscana e la Regione Valle d’Aosta hanno sottolineato la necessità di accogliere le richieste già esposte in precedenza;

 

CONSIDERATO che il Ministero dello sviluppo economico, nel corso del citato incontro tecnico del 9 gennaio 2018 ha sottolineato l’impossibilità di accogliere le richieste di un ulteriore allargamento del numero complessivo di Camere, atteso quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219;

 

VISTA la nota della Regione Piemonte, trasmessa in data 10 gennaio 2018, con prot. DAR 393 P-4.37.2.12, relativa alla richiesta di accoglimento della deroga per la Camera di commercio del Verbano-Cusio-Ossola;

 

VISTA la nota della Regione Lombardia, diramata in data 10 gennaio 2018, con prot. DAR412 P-4.37.2.12, contenente la richiesta motivata di riesame dell’accorpamento, previsto dal      provvedimento in esame, tra le Camere di commercio di Pavia, Mantova e Cremona, al fine di mantenere la Camera di commercio di Pavia;

 

VISTI gli esiti dell’odierna Seduta, nel corso della quale le Regioni hanno espresso l’avviso non favorevole alla conclusione dell’intesa

 

SANCISCE MANCATA INTESA

 

ai sensi dell’articolo 3, comma 4 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 e della sentenza della Corte Costituzionale n. 261/2017 sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico concernente la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e l’approvazione dei piani di razionalizzazione.