Conferenza Stato Regioni
Parere sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in materia di ammortizzatori sociali in deroga, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85. (LAVORO E POLITICHE SOCIALI - ECONOMIA E FINANZE)
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Parere sullo schema
di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con
il Ministro dell’economia e delle finanze, in materia di ammortizzatori sociali
in deroga, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013,
n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85.
Parere ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54,
convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85.
Repertorio atti n. 190/CSR del 19
dicembre 2013
LA CONFERENZA
PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO
Nella odierna seduta del 19 dicembre 2013:
VISTO
il decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla
legge 18 luglio 2013, n. 85, in materia di ammortizzatori sociali in deroga, il
quale prevede all’articolo 4, comma 2, che, con decreto del Ministro del lavoro
e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle
finanze, acquisito il parere di questa Conferenza, sono determinati, nel
rispetto degli equilibri di bilancio programmati, criteri di concessione degli
ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente, con particolare
riguardo ai termini di presentazione, a pena di decadenza, delle relative
domande, alle causali di concessione, ai limiti di durata e reiterazione delle
prestazioni anche in relazione alla continuazione rispetto ad altre prestazioni
di sostegno del reddito, alle tipologia di datori di lavoro e lavoratori
beneficiari;
VISTA la nota n. 29/005037/L del 27 novembre 2013 con la quale il Ministero del lavoro e
delle politiche sociali, Ufficio legislativo, ha trasmesso lo schema di
decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il
Ministro dell’economia e delle finanze, in materia di ammortizzatori sociali in
deroga, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013, n.
54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85, provvedimento che, il 28 novembre 2013, è
stato diramato, alle Regioni e alle Province autonome;
CONSIDERATO che, nella riunione, a livello tecnico, tenutasi il 12
dicembre 2013, i rappresentanti delle Regioni hanno espresso una prima serie di
osservazioni e criticità sul testo del decreto, condivise da tutte le Regioni
presenti, ad eccezione della Regione Campania, riservandosi di presentare delle
puntuali proposte emendative dopo l’esame della competente IX Commissione degli
Assessori regionali, prevista per il giorno 18 dicembre 2013;
CONSIDERATO che, nel
corso della suindicata riunione tecnica, i rappresentanti delle Regioni hanno
comunque esposto alcune questioni ritenute fondamentali e sulle quali è stata
posta particolare preoccupazione: necessità della integrale copertura del
fabbisogno per l’anno 2013, ritenuta insufficiente; certezza delle risorse per
il biennio 2014-2015 che garantiscano in modo uniforme l’erogazione del
trattamento a tutti i lavoratori che ne hanno il titolo; difficoltà
organizzative legate ai procedimenti autorizzatori in
quanto è previsto l’invio delle domande esclusivamente all’INPS, a fronte invece
di un processo autorizzativo che rimarrebbe in capo
alle Regioni;
CONSIDERATO altresì, che le Regioni, al riguardo, hanno comunque avanzato
alcune richieste emendative quali: riammissione tra i destinatari dello
strumento di tutela, della categoria dei somministrati e degli apprendisti,
esclusi dal decreto; reintroduzione del requisito di anzianità lavorativa
aziendale di 90 giorni, in luogo dei 12 mesi; utilizzo, relativamente alle
aziende, della dizione “datori di lavoro”; ampliamento delle causali di
concessione del trattamento di CIGD, ricomprendendo le riconversioni aziendali,
le procedure concorsuali e le cessazioni; perentorietà del termine di 20 giorni
per la presentazione della domanda di
concessione di CIDG;
CONSIDERATO infine
che le Regioni hanno osservato di ritenere
incompleta la parte relativa agli aspetti procedurali previsti per la
concessione del trattamento di mobilità;
CONSIDERATO che, al
riguardo, i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
nel prendere atto delle posizioni rappresentate dalle Regioni, hanno precisato
che il ruolo dell’INPS deve intendersi come istituzione servente delle Regioni
nel rispetto delle competenze delle Regioni stesse; hanno fatto presente che si
possono valutare positivamente alcune delle richieste formulate dalle Regioni,
quali quelle relative alla perentorietà dei termini di 20 giorni per la
presentazione delle domande, ai requisiti soggettivi dei destinatari della
concessione degli ammortizzatori sociali in deroga ed ai requisiti delle
imprese che possono richiedere il trattamento di CIGD; hanno ritenuto, invece
necessario un approfondimento sulle altre questioni poste, riservandosi una
valutazione complessiva in merito alle proposte emendative delle Regioni che
saranno formulate;
CONSIDERATO
che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni hanno
espresso parere negativo, salvo l’accoglimento di alcune questioni
pregiudiziali e di talune proposte di modifica al testo del provvedimento
contenute in un documento che è stato consegnato (All.A);
in particolare, hanno sottolineato la necessità della copertura integrale delle
risorse necessarie per l’anno 2013 e per gli anni 2014-2015 e che sia valorizzato
il ruolo delle Regioni, a fronte dei compiti attribuiti all’INPS nella fase di invio
ed esame delle domande da parte degli interessati.
Hanno,
altresì, evidenziato la situazione di grave tensione sociale determinata
dall’incertezza della copertura finanziaria degli interventi relativi al 2013,
facendo presente che, laddove non fossero garantite certezze sull’integrale
copertura finanziaria resa necessaria dall’applicazione dei nuovi criteri, e
non fossero accolte le modifiche relative alla gestione delle procedure, ritengono
non possibile proseguire nella gestione per conto dello Stato degli
ammortizzatori in deroga con conseguente restituzione agli organi statali della
funzione di autorizzazione;
CONSIDERATO
che il Governo, nell’evidenziare la complessità della procedura di adozione del
provvedimento in esame, per il quale occorre acquisire il parere della
Commissioni parlamentari e sentire la parti sociali, ha ritenuto di non potere
al momento dare garanzie in merito alle risorse finanziarie oltre quelle già
stanziate per l’anno in corso e per il 2014, sottolineando, peraltro, che le
disposizioni previste dal provvedimento non fanno sorgere diritti soggettivi,
rimanendo sempre in capo alle Regioni la discrezionalità nella concessione
degli ammortizzatori sociali in relazione alle singole realtà produttive del
proprio territorio; comunque, ha assicurato ampia apertura politica nel
valutare, ai fini del loro accoglimento, le proposte di modifica formulate nel
merito del provvedimento;
ESPRIME
PARERE NEGATIVO
salvo accoglimento
delle richieste contenute nell’allegato documento che costituisce parte
integrante del presente atto, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54,
convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85, sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di
concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in materia di
ammortizzatori sociali in deroga, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del
decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge
18 luglio 2013, n. 85, trasmesso, con nota n. 29/0005037/L del 27 novembre 2013, dal Ministero del lavoro e delle
politiche sociali.