Conferenza Stato Regioni
Parere, ai sensi dell’articolo 10, comma 41, del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sullo schema di delibera del Consiglio dei Ministri concernente le correzioni finanziarie per i ritardi verificatisi in alcune Regioni nell’esecuzione dei controlli sulle quote latte (sentenza CGUE – causa T- 661/11 del 2 dicembre 2014). (POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI) |
Parere, ai sensi dell’art. 10, comma 41, del decreto-legge 28 marzo 2003,
n. 49, convertito con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sullo
schema di delibera del Consiglio dei Ministri concernente le correzioni finanziarie per i ritardi verificatisi in alcune Regioni
nell’esecuzione dei controlli sulle quote latte (sentenza CGUE – causa T-
661/11 del 2 dicembre 2014).
Repertorio atti n. 139/CSR
del 27 luglio 2017
LA CONFERENZA
PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI
TRENTO E BOLZANO
Nella seduta del 27 luglio 2017:
VISTO il Decreto legge 28 marzo 2003, n. 49 relativo alla Riforma della normativa in tema di
applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari
, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119;
VISTO in particolare l’articolo 10 del sopracitato decreto che, in ipotesi
di correzioni finanziarie da parte dell'Unione europea in materia di quote
latte, attribuisce al Consiglio dei Ministri il compito di promuovere i provvedimenti
necessari per l'attribuzione agli organismi competenti dei relativi oneri, su
proposta del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali;
VISTA la Decisione di esecuzione della Commissione n. 689 del 14 ottobre
2011, che esclude dal finanziamento
dell’Unione europea alcune spese effettuate dagli Stati membri nell’ambito del
Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG), sezione Garanzia,
del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e del Fondo europeo agricolo per
lo sviluppo rurale (FEASR) con la quale è stabilita, nei confronti
dell’Italia, per gli esercizi 2005, 2006 e 2007, una correzione finanziaria di
euro 70.912.382 a causa dei ritardi nell’esecuzione dei controlli sul regime
delle quote latte verificatisi in alcune Regioni;
VISTO l’esito del ricorso presentato alla Corte di Giustizia europea
(causa T – 661/11) con il quale sono state respinte le istanze della Repubblica
Italiana, rendendo definitive le correzioni finanziarie precedentemente
stabilite;
VISTA la nota n. 3975 del Ministro delle Politiche agricole alimentari e
forestali del 2 luglio 2015 al Presidente del Consiglio dei Ministri, con la
quale è stata avviata e svolta presso il Segretariato Generale della Presidenza
del Consiglio dei Ministri la procedura di cui al sopracitato articolo 10 del
decreto legge 28 marzo 2003, n. 49 al fine di recuperare dalle Regioni
responsabili gli oneri derivanti dalla correzione finanziaria;
VISTO lo schema di delibera del Consiglio dei Ministri, inviato con nota
n. 6994 del 6 aprile 2017, che stabilisce di trattenere gli importi
corrispondenti a quanto dovuto da ciascuna delle Regioni interessate dalla correzione
finanziaria, a valere sul Fondo di Rotazione, di cui all’articolo 5 della legge
16 aprile 1987, spettante alle Regioni medesime nell’ambito dei rispettivi
programmi di sviluppo rurale quale quota di cofinanziamento nazionale;
VISTA la diramazione dello schema di delibera di cui sopra, effettuata
l’11 aprile 2017 con nota n. 6263;
VISTA la legge n. 400/88 il cui art. 2, comma 3, lett. q), prevede la
facoltà del Presidente del Consiglio dei Ministri di adottare delibere
consiliari nel caso residuale ove ritenuto opportuno;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e
forestali del 30 giugno 2015 relativo all’aggiornamento della delibera CIPE n.
82 del 11 luglio 2012, concernente il cofinanziamento nazionale del Fondo
europeo agricolo e di sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il presupposto parere dell’Ufficio legislativo economia del
Ministero dell’economia e delle finanze di cui alla nota n. 8841 del 5 luglio
2016;
VISTO il presupposto parere dell’Ispettorato generale per i rapporti
finanziari con l’Unione europea (IGRUE) di cui alla nota 41217 del 6 maggio
2016;
VISTA l’iscrizione del
provvedimento nella seduta di Conferenza Stato-Regioni del 20 aprile 2017, dove
i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ne hanno chiesto il rinvio
ai fini di un maggiore approfondimento;
VISTO lo svolgimento della successiva seduta di Conferenza Stato-Regioni
del 4 maggio 2017, nella quale i Presidenti delle Regioni e delle Province
autonome hanno chiesto ancora una volta il rinvio dell’esame del provvedimento,
che è stato accettato dal Rappresentante del Ministero;
VISTO gli esiti della riunione tecnica del 16 maggio 2017, nella quale il Coordinamento regionale politiche agricole, alla luce
delle argomentazioni tecniche rese dai rappresentanti del Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali e della Ragioneria generale dello
Stato, ha asserito di non riscontrare elementi ostativi all’iscrizione del
provvedimento alla prima seduta utile di Conferenza;
VISTO lo svolgimento della seduta di Conferenza Stato-Regioni del 25
maggio 2017, nella quale il provvedimento è stato nuovamente rinviato su
richiesta dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome per verificare
possibili convergenze con il Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, con l’assenso del Rappresentante del Ministero;
VISTA l’iscrizione del
provvedimento nella seduta di Conferenza Stato-Regioni dell’ 8 giugno 2017,
dove i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome hanno chiesto un
ulteriore rinvio al fine di effettuare un confronto tecnico-politico con il
Ministero per verificare sia la possibilità di rateizzare in 20 anni, a partire
dal 2018, il recupero degli oneri imputabili alle Regioni interessate che
ulteriori modalità e strumenti di recupero alternativi a quelli previsti dalla
delibera del Consiglio dei Ministri;
VISTI gli esiti della riunione
tecnica del 19 giugno 2017, dove dopo un ampio confronto investito sui termini
di un eventuale rateizzazione, se decennale (Ministero dell’economia e delle
finanze) o ventennale (Regioni), è stato individuato il punto da rimettere alla
valutazione politica, di poter utilizzare – dopo i residui tre anni di
cofinanziamento del fondo di rotazione – altri meccanismi finanziari, di
competenza regionale ovvero di assegnazione comunitaria, nell’ambito di un
impegno delle Regioni a restituire le somme già corrisposte dal Ministero
dell’economia e delle finanze all’Europa;
VISTI gli esiti della seduta del Comitato tecnico permanente di coordinamento in materia di agricoltura
del 12 luglio 2017 in cui è stato raggiunto un accordo con il Ministero
dell’economia e delle finanze per il recupero delle somme dovute da parte delle
Regioni debitrici, in 10 rate annue, a partire dal 2018, con possibilità di
imputare gli impegni anche alla programmazione successiva al 2020;
CONSIDERATO che il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle
Province autonome ha comunicato il parere favorevole reso a maggioranza, condizionato
all’accoglimento delle modifiche contenute nel documento consegnato in seduta,
auspicando un’estensione da dieci a quindici anni del numero delle rate
annuali;
PRESO ATTO dell’ulteriore intervento del Rappresentante della Lombardia
il quale, nel confermare il parere negativo alla Regione di appartenenza, ha
preannunciato altre proposte di emendamento al testo,
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
sullo schema di delibera del Consiglio dei
Ministri concernente le correzioni
finanziarie per i ritardi verificatisi in alcune Regioni nell’esecuzione dei
controlli sulle quote latte (sentenza CGUE – causa T – 661/11 del 2 dicembre
2014), condizionato, nei termini di cui in premessa, all’accoglimento delle
modifiche di cui al documento consegnato ed allegato (All. 1) al presente atto
quale parte integrante e sostanziale.