Conferenza Stato Regioni


Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano integrativo dell'Accordo perfezionato nella seduta della Conferenza Stato-Regioni del 20 aprile 2011 (Rep. atti n. 84/CSR), sulla proposta del Ministro della salute di linee guida per l'utilizzo da parte delle Regioni e Province autonome delle risorse vincolate, ai sensi dell'articolo 1, commi 34 e 34bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l'anno 2011.
Accordo ai sensi dell'articolo 1, comma 34bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662


Rep

Rep. Atti n. 135/CSR del 27 luglio 2011

 

 

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

 

 

Nell’odierna seduta del 27 luglio 2011:

 

VISTO l’articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, il quale tra l’altro prevede che il CIPE, su proposta del Ministro della sanità, d’intesa con questa Conferenza, può vincolare quote del Fondo Sanitario Nazionale alla realizzazione di obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati del Piano Sanitario Nazionale, da assegnare alle Regioni per la predisposizione, ai sensi del successivo comma 34bis, di specifici progetti;

 

VISTO il comma 34bis del predetto articolo 1, aggiunto dall’articolo 33 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, come modificato dall’articolo 79, comma 1quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, aggiunto dalla relativa legge di conversione 6 agosto 2008, n. 133, il quale prevede quanto segue: “Per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel Piano sanitario nazionale le regioni elaborano specifici progetti sulla scorta di linee guida proposte dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali ed approvate con Accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, su proposta del Ministro della sanità, individua i progetti ammessi a finanziamento utilizzando le quote a tal fine vincolate del Fondo sanitario nazionale ai sensi del comma 34. La predetta modalità di ammissione al finanziamento è valida per le linee progettuali attuative del Piano sanitario nazionale fino all’anno 2008. A decorrere dall’anno 2009, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, provvede a ripartire tra le regioni le medesime quote vincolate all’atto dell’adozione della propria delibera di ripartizione delle somme spettanti alle regioni a titolo di finanziamento della quota indistinta di Fondo sanitario nazionale di parte corrente. Al fine di agevolare le regioni nell’attuazione dei progetti di cui al comma 34, il Ministero dell’economia e delle finanze provvede ad erogare, a titolo di acconto, il 70 per cento dell’importo complessivo annuo spettante a ciascuna regione, mentre l’erogazione del restante 30 per cento è subordinata all’approvazione da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dei progetti presentati dalle regioni, comprensivi di una relazione illustrativa dei risultati raggiunti nell’anno precedente. Le mancate presentazione ed approvazione dei progetti comportano, nell’anno di riferimento, la mancata erogazione della quota residua del 30 per cento ed il recupero, anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti nell’anno successivo, dell’anticipazione del 70 per cento già erogata”;

 

VISTO il proprio Atto (Rep. n. 76/CSR) dell’8 luglio 2010 concernente l’Accordo sulla proposta del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali di linee guida per l’utilizzo da parte delle Regioni e Province autonome delle risorse vincolate, ai sensi dell’articolo 1, comma 34 e 34bis, della legge n. 662 del 1996, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2010;

 

VISTO il proprio Atto (Rep. n. 84/CSR) del 20 aprile 2011 concernente l’Accordo sulla proposta del Ministero della salute di linee guida per l’utilizzo da parte delle Regioni e Province autonome delle risorse vincolate, ai sensi dell’articolo 1, commi 34 e 34bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2011;

 

VISTO lo schema di accordo in oggetto inviato dal Ministero della salute con nota pervenuta in data 20 giugno 2011 e diramato alle Regioni e Province autonome in data 22 giugno 2011;

 

CONSIDERATO che, nel corso della riunione tecnica svoltasi il 13 luglio 2011, sono state concordate alcune modifiche dello schema di Accordo in parola;

 

VISTA la lettera in data 18 luglio 2011, diramata in data 19 luglio 2011, con la quale il Ministero della salute ha inviato la definitiva versione dello schema di accordo in oggetto, che recepisce le modifiche concordate nel corso del predetto incontro;

 

CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta, il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome ha espresso sulla predetta definitiva versione dello schema di accordo avviso favorevole;

 

ACQUISITO nel corso dell’odierna seduta l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome;

 

 

SANCISCE ACCORDO

 

 

tra il Governo, le Regioni e le Province autonome, nei seguenti termini:

 

 

PREMESSO CHE:

 

      ·     E’ opinione condivisa che soltanto attraverso il coinvolgimento e l’integrazione di tutti i servizi sanitari territoriali e ospedalieri, così come fra i diversi enti, si possa instaurare una concreta continuità assistenziale che accompagni il cittadino e la famiglia in ogni momento della “catena di cura”

 

      ·     E’, pertanto, prioritario realizzare interventi di razionalizzazione della rete dell’emergenza-urgenza integrandola con quella di assistenza territoriale al fine di superare la frammentarietà degli interventi, produrre una più elevata qualità e anche per liberare importanti risorse da impiegare per il potenziamento del sistema a livello territoriale;

 

      ·     E’ sentita, quindi, come improcrastinabile l’esigenza di mettere a punto le azioni necessarie a riqualificare il sistema dell’assistenza sanitaria territoriale mediante l’adozione di modelli organizzativi che, nel rispetto dei diversi contesti regionali,  presentino caratteristiche di integrazione al fine di “ampliare l’orizzonte dell’assistenza sanitaria”;

 

SI CONVIENE CHE:

 

      1.   Per l’anno 2011 le linee progettuali per l’utilizzo, da parte delle Regioni, delle risorse vincolate ai sensi dell’articolo 1, comma 34  e 34bis della legge 23 dicembre 1996, n.662 per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale, di cui all’Accordo 20 aprile 2011 sono integrate con le linee di indirizzo in materia di “Continuità delle cure in un sistema integrato: modelli organizzativi 118 e C.A.” che, allegate sub A al presente Accordo, ne costituiscono parte integrante;

 

      2.   I progetti che le Regioni presenteranno in materia sono da ricondurre all’interno della Linea progettuale 1. CURE PRIMARIE dell’Accordo 8 luglio 2010 confermato dall’Accordo 20 aprile 2011 e, pertanto, le risorse a tal uopo destinate dovranno essere attinte da quelle vincolate per tale linea;

 

 

      3.   Le Regioni, pertanto, entro sessanta giorni dalla sottoscrizione del presente Accordo, potranno presentare progetti ad integrazione e/o modifica  di quanto predisposto in esecuzione dell’Accordo 20 aprile 2011.

 

 

                           IL SEGRETARIO                                            IL PRESIDENTE

            Cons. Ermenegilda Siniscalchi                                  On. Dott. Raffaele Fitto