Conferenza Unificata
Intesa, ai sensi della Sentenza della Corte Costituzionale 7 marzo 2018, n. 74, riguardante la legittimità dell'art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per il riparto delle risorse per il programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari comunque denominati |
Intesa, ai sensi dell’art. 4, comma 1 del
decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47 e della Sentenza della Corte Costituzionale
7 marzo 2018, n. 74, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti recante il riparto delle risorse destinate al Programma di
recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le
case popolari comunque denominati.
Rep. Atti n. 87/CU 8 agosto 2018
LA CONFERENZA UNIFICATA
Nell’odierna Seduta del 1° agosto
2018
VISTO l’art. 4, comma 1 del
decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito
dalla legge 23 maggio 2014, n. 80, il quale prevede che con decreto del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con la Conferenza
Unificata, sono approvati i criteri per la formulazione di un Programma di
recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le
case popolari, comunque denominati;
VISTO il decreto interministeriale del 16 marzo 2015, emanato in
attuazione del richiamato art. 4, comma 1 del decreto-legge 28 marzo 2014, n.
47, con il quale sono stati approvati i criteri per la formulazione di un
Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica;
VISTO l’art. 2 del predetto decreto,
il quale prevede, alla lettera b), che il Programma in esame sia articolato in interventi di ripristino di alloggi di risulta e di manutenzione
straordinaria da attuare mediante la realizzazione di specifiche tipologie di
intervento, cumulativamente ammissibili a finanziamento nel limite di 50.000
euro per alloggio;
VISTO l’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge
di bilancio e stabilità 2017), che istituisce un Fondo che consente il
finanziamento di interventi in vari settori, compresa l’edilizia pubblica,
assegnandone le relative risorse;
VISTO lo
schema di decreto del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, recante il riparto delle risorse per il
Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti
autonomi per le case popolari comunque denominati, trasmesso dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e diramato con
nota prot. DAR n. 7562 P-4.37.2.13 del 12 giugno
2018;
CONSIDERATO che lo schema di decreto sopra indicato
prevede la ripartizione fra le Regioni della somma di € 321.116.384, derivante dallo
stanziamento generale per l’edilizia pubblica previsto dal richiamato art. 1,
comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e dalle successive allocazioni
previste dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio e stabilità
2018);
CONSIDERATO che
la Corte Costituzionale, con la sentenza del 7 marzo 2018, n. 74, ha dichiarato
l’illegittimità dell’ art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232,
nella parte in cui non prevede l’intesa della Conferenza per la ripartizione di
fondi statali per i settori che rientrano nella competenza regionale
concorrente;
VISTA la nota del
Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, diramata in data 25 giugno 2018, con prot.
DAR n. 8210 P-4.37.2.13, con la quale il Ministero ha riconosciuto
l’obbligatorietà dell’acquisizione della citata intesa;
VISTA
la nota prot. DAR n. 7616 P-4.37.2.13 del
12 giugno 2018, con la quale la Segreteria di questa Conferenza, in ragione
dell’insediamento del nuovo Governo, ha chiesto al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti di acquisire le valutazioni circa l’eventuale
conferma o meno dello schema di decreto in esame, in corso di istruttoria, ai
fini della sua sottoposizione alla Seduta della Conferenza;
VISTA
la nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, prot.
DAR 8181 A-4.37.2.13, con la quale è stato confermato l’interesse al prosieguo
dell’iter dello schema di decreto in esame;
VISTI
gli esiti della riunione
tecnica del 4 luglio 2018, nel corso della quale la maggioranza delle Regioni
ha espresso un avviso tecnico favorevole al provvedimento, mentre alcune
Regioni, in particolare la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la Regione Siciliana,
hanno sottolineato alcune criticità relative ai criteri di riparto;
VISTA la nota del Ministero dell’economia e delle finanze, diramata in
data 4 luglio 2018, con prot. DAR n. 8733
P-4.37.2.13, con la quale si chiede una riformulazione del secondo
“considerato” delle premesse dello schema in esame;
VISTA la nota del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, trasmessa in data 12 luglio 2018, con prot. DAR n. 9270 P-4.37.2.13, con la quale si formulano alcuni chiarimenti in
ordine alle criticità evidenziate da alcune Regioni nel corso dell’incontro
tecnico del 4 luglio 2018, indicando dettagliatamente il percorso
amministrativo seguito per la definizione dello schema in esame;
CONSIDERATO che il
punto, iscritto all’o.d.g. del 12 luglio 2018, è stato rinviato, su richiesta
delle Regioni e dell’ANCI;
VISTI gli esiti della riunione
tecnica, tenutasi in data 19 luglio 2018, nel corso della quale il
Coordinamento tecnico interregionale competente in materia ha comunicato il
permanere, in capo ad alcune Regioni, di posizioni critiche rispetto ai criteri
di riparto delle risorse contenuti nello schema di provvedimento in esame e il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto di riformulare il
provvedimento prevedendo la ripartizione delle risorse per le sole annualità
2018 e 2019, rinviando, per quelle successive, a nuove Tabelle di riparto, da
predisporre successivamente;
VISTE le note delle Regioni Piemonte,
Basilicata, Puglia e Liguria, con le quali si condividono i criteri di riparto
adottati nel primo schema di riparto predisposto dal Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti e il documento dell’ANCI, diramate in data 23 luglio 2018, con prot. DAR
9806 P-4.37.2.13;
VISTA la nota del Presidente della
Regione Abruzzo, diramata con nota prot.
DAR 9849 P-4.37.2.13 del
23 luglio 2018, in cui sono
state evidenziate alcune perplessità in merito ai parametri con i quali è stato
rilevato il fabbisogno inevaso delle Regioni per gli interventi di ripristino e
di manutenzione degli alloggi indicati in oggetto, auspicandone un loro
aggiornamento;
VISTA la seconda formulazione dello
schema di decreto trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
in data 24 luglio 2018, predisposta secondo quanto anticipato nella riunione
tecnica del 19 luglio 2018, al fine di superare le criticità rilevate da alcune
Regioni in merito ai criteri di riparto assunti, che fa riferimento alle sole
annualità 2018 e 2019, diramata con nota prot.
DAR n. 9927P-4.37.2.13
del 24 luglio 2018;
VISTA la nuova nota della Regione
Liguria, con la quale si sottolineano ancora le considerazioni svolte nella
nota precedente sullo schema di decreto in esame e il documento del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, contenente alcuni elementi di chiarimento
sui criteri seguiti per l’elaborazione del testo del provvedimento, diramati in
data 25 luglio 2018, con prot. DAR n. 9984 P-4.37.2.13;
CONSIDERATO che il punto, iscritto
all’o.d.g. della Seduta del 26 luglio 2018, è stato rinviato, su richiesta del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di consentire ulteriori
approfondimenti e che, nel corso della medesima Seduta, le Regioni hanno
comunicato che, a seguito del confronto tra i Presidenti, è stato espresso l’avviso favorevole all’acquisizione
dell’intesa sulla prima versione dello schema, trasmessa in data 12 giugno
2018, con prot. DAR n. 7562 P-4.37.2.13, destinando,
peraltro, il 20% del finanziamento previsto in tale schema a perequazione, al
fine di impedire che alcune Regioni non beneficino delle risorse stanziate,
secondo quanto riportato in un documento consegnato in Seduta, trasmesso con
nota prot. DAR 10129 P-4.37.2.13 del 26 luglio 2018;
CONSIDERATO che l’ANCI, nel corso
della medesima Seduta del 26 luglio 2018, ha evidenziato la necessità di
procedere in tempi rapidi all’approvazione del decreto, poiché il tema
dell’emergenza abitativa rappresenta una delle più importanti questioni
presenti nelle grandi città;
VISTO il nuovo schema di decreto in
esame, predisposto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a seguito
degli approfondimenti svolti sulle questioni emerse nel corso dell’esame del
testo, che ripartisce le risorse tra le Regioni
utilizzando i coefficienti indicati nel decreto interministeriale 16
marzo 2015, emanato in attuazione dell’articolo 4, comma 1 del decreto-legge
n.47/2014, riparametrati per tener conto della mancata assegnazione delle
risorse alle Province autonome di Trento e Bolzano, ai seni dell’articolo 2, comma
109 della legge 23 dicembre 2009, n.191, così come riportato nella Tabella
allegata allo schema, diramato con nota prot.
DAR10363 P-4.37.2.13 del 31 luglio 2018;
VISTI gli esiti della Seduta del 1°
agosto 2018, nel corso della quale le Regioni hanno chiesto il rinvio del punto
in esame, chiedendo al Governo di voler chiarire le motivazioni sottese al
nuovo schema di riparto trasmesso con la nota DAR10363 P4.37.2.13 del 31 luglio
2018 sopra citata, difforme dallo schema di riparto approvato dalla Conferenza
dei Presidenti, contenuto nel documento consegnato nella Seduta del 26 luglio
2018, mentre l’ANCI ha sottolineato l’urgenza di sottoporre il punto all’esame
di una prossima Conferenza, da indire, in Seduta straordinaria, in tempi
rapidi;
VISTI gli esiti della riunione tecnica
convocata per il giorno 6 agosto 2018, nel corso della quale il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ha chiarito le ragioni per le quali ha ritenuto
di sottoporre alla Conferenza, con la nota del 31 luglio 2018 sopra citata, una
Tabella di riparto delle risorse che non tiene conto dell’intesa raggiunta dai
Presidenti delle Regioni nella Seduta del 26 luglio 2018, evidenziando come i
dati del fabbisogno eccedente comunicati dalle Regioni non appaiano omogenei e
tra loro confrontabili, e come le modifiche a tale fabbisogno siano prive di
motivazione;
CONSIDERATO che nella riunione tecnica
sopra indicata la maggioranza delle Regioni ha ribadito la necessità di
concludere l’intesa sulla base del documento approvato dai Presidenti delle
Regioni e consegnato nella Seduta del 26 luglio e che pertanto il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, per superare il dissenso, ha proposto due
nuove distinte ipotesi di riparto, alternative a quella trasmessa con la citata
nota del 31 luglio 2018, prot. DAR 10363 P4.37.2.13
del 31 luglio 2018;
CONSIDERATO che la prima ipotesi
prevede di ripartire il 50% delle risorse secondo i parametri indicati
nell’articolo 3, comma 2 del D.M. 16 marzo 2015 e il restante 50% secondo il
fabbisogno dichiarato, indicato nel decreto direttoriale 21 dicembre 2017 e che
la seconda ipotesi prevede che la ripartizione delle risorse avvenga, per il
40%, applicando i coefficienti di riparto indicati nel D.. 16 marzo 2015, per
l’ulteriore 40% in base ai fabbisogni regionali accertati con il citato decreto
direttoriale 21 dicembre 2017 e, per il restante 20% secondo il criterio della premialità, valutato con riferimento agli alloggi ultimati,
rispetto a quelli programmati;
VISTA la nota prot.
DAR10712 P-4.37.2.13 del 6 agosto 2018, con la quale sono state diramate le due
ulteriori proposte di decreto di riparto delle risorse, esaminate nel corso
della riunione tecnica sopra indicata ed è stata diramata la nota di
osservazioni del Ministero dell’economia e delle finanze;
VISTA la nota prot.
DAR 10795 P-4.37.2.13 del 7 agosto, con la quale sono state trasmesse
nuovamente le proposte di decreto di riparto delle risorse in esame alternative
allo schema di riparto sottoposto formalmente all’esame della Conferezadiscusse
nel corso della riunione tecnica del 6 agosto 2018, rielaborate dal Ministero
delle infrastrutture e dei traporti anche al fine di tener conto delle
osservazioni del Ministero dell’economia e delle finanze, complete delle
Tabelle di riparto suddivise per distinte annualità;
VISTI gli esiti dell’odierna Seduta,
nel corso della quale le Regioni hanno comunicato la mancata intesa sull’ultimo
testo proposto dal Ministero, per la distanza rilevata tra le diverse posizioni
regionali, e per tener conto della posizione assunta dall’ANCI nella precedente
Seduta, contraria ad ulteriori rinvii del testo, pur manifestando al Governo la
disponibilità, ove lo ritenesse opportuno, ad esaminare ulteriormente le questioni in un
percorso di approfondimento più complesso;
CONSIDERATO che l’ANCI e l’UPI hanno espresso la mancata intesa
sull’ultima stesura del provvedimento, rimettendo al Governo la scelta del
successivo percorso da intraprendere al riguardo;
CONSIDERATO che il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, prendendo atto della mancata intesa ha
comunicato la disponibilità del Governo, prima della scadenza dei termini
indicati nell’articolo 3, comma 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n.281, a recepire le intese unitarie delle Regioni e degli Enti locali sulle
proposte di provvedimento sottoposte all’esame della Conferenza;
CONSIDERATO che il Ministero
dell’economia e delle finanze ha registrato positivamente la disponibilità di
tutti i soggetti interessati a trovare una soluzione condivisa e la volontà,
per gli enti territoriali, di superare la spesa storica;
CONSIDERATO che il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti ha nuovamente sottolineato che il riparto
proposto dalle Regioni non corrisponde ai criteri indicati nel decreto emanato
nel 2015 e che l’obiettivo del Governo è quello di rendere efficiente la spesa
pubblica, anche introducendo criteri di premialità;
CONSIDERATO che la Regione Basilicata
ha consegnato un documento che, allegato al presente atto, ne costituisce parte
integrante (All.1);
CONSIDERATO che il Presidente della
Conferenza ha dunque registrato la mancata intesa sull’ultimo testo inviato dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e ha comunicato la
disponibilità del Governo a trovare, nell’arco temporale previsto dal citato
articolo 3, comma 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, una soluzione
condivisa che possa superare il dissenso espresso dalle regioni e dagli Enti
locali
SANCISCE MANCATA
INTESA
nei termini di cui in premessa, ai
sensi dell’art. 4, comma 1, del decreto
legge 28 marzo 2014, n. 47, e della Sentenza della Corte Costituzionale 7 marzo
2018, n. 74, sullo schema
di decreto del Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti recante il riparto delle risorse destinate al Programma di
recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le
case popolari comunque denominati.