Conferenza Stato Regioni
Parere sulla proposta di delibera CIPE per la definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei Programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e del relativo monitoraggio, nonché per la programmazione degli interventi complementari di cui all’articolo 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell’Accordo di partenariato 2014-2020. (PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI - COESIONE TERRITORIALE)
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Parere sulla proposta
di delibera CIPE per la definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico
nazionale dei Programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e
del relativo monitoraggio, nonché per la programmazione degli interventi
complementari di cui all’articolo 1, comma 242, della legge 27 dicembre 2013,
n. 147 previsti nell’accordo di partenariato 2014-2020
Parere, ai sensi dell’articolo 2,
comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281
Repertorio atti n. 161/CSR
del 13
novembre 2014
LA
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE
AUTONOME DI TRENTO E DI
BOLZANO
Nella odierna seduta del 13 novembre 2014:
VISTO l’articolo
1, comma 242, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 il quale stabilisce che il
Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, concorre, nei
limiti delle proprie disponibilità, al finanziamento degli oneri relativi
all'attuazione degli interventi complementari rispetto ai programmi
cofinanziati dai fondi strutturali dell'Unione europea 2014/2020, inseriti
nell'ambito della programmazione strategica definita con l'Accordo di
partenariato 2014/2020 siglato con le autorità dell'Unione europea;
CONSIDERATO che la delibera definisce i criteri per la
determinazione del cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi
cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), dal fondo
sociale europeo, dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dal
fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), dei programmi
cofinanziati nell’ambito della “Cooperazione Territoriale Europea”, compresi
quelli finanziati con lo strumento europeo di vicinato (ENI) e di assistenza alla
preadesione (IPA II), del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (FEAD) e
della iniziativa per l’occupazione giovanile
(IOG). Il cofinanziamento di parte nazionale pubblico è assicurato, ai
sensi della legge n. 147 del 2013, articolo 1, commi 240-241, mediante il
ricorso al Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge n. 183 del 1987
e alle risorse attivabili nell’ambito dei bilanci delle Regioni e delle
Province autonome di Trento e di Bolzano;
VISTA la nota n.
0004949 del 7 novembre 2014 con la quale il Sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso la proposta di delibera di
delibera CIPE per la definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico
nazionale dei Programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e
del relativo monitoraggio, nonché per la programmazione degli interventi
complementari di cui all’articolo 1, comma 242, della legge 147 del 2013
previsti nell’accordo di partenariato 2014-2020, ai fini dell’espressione del
parere di questa Conferenza;
CONSIDERATO che detta
proposta è stata trasmessa, il 10 novembre 2014, alle Regioni ed alle Province
autonome;
CONSIDERATO che, nella riunione, a livello
tecnico, del 12 novembre 2014, i rappresentanti delle Regioni, oltre a
richiedere taluni chiarimenti, hanno evidenziato quanto segue:
- necessità, in linea con quanto concordato
nell’intesa della Conferenza Stato-Regioni sull’Accordo di partenariato del 16
aprile 2014, che sia rispettata la forbice del 30%-38% nell’allocazione delle
risorse del PON per ciascuna delle Regioni meno sviluppate concordando il fondo
strutturale dal quale attrarre le risorse e il “vincolo” del ritorno ai
rispettivi territori delle risorse devolute ai PON;
- in linea con quanto concordato con l’allora
Ministro per la coesione territoriale, necessità che la ricaduta delle risorse
destinate ai PON per le Regioni più sviluppate in quantità percentualmente
corrispondente alla chiave di accesso delle stesse Regioni alle risorse dei
fondi SIE loro assegnate;
- indicazione quantitativa della dotazione
finanziaria complessiva del cofinanziamento per le Regioni meno sviluppate,
indipendentemente dalla percentuale di cofinanziamento che sarà effettivamente
concordata; inoltre, è stata proposta una modifica del testo, inserendo la
parola ”regionali” a specifica delle amministrazioni “interessate”, accanto a
quelle statali, al punto 2, paragrafo 2 del documento e, infine, i
rappresentanti della Regione Campania hanno chiesto di potere acquisire, a
titolo di ristoro, risorse pari a 320 milioni di euro che erano state “cedute”
al fine di finanziare gli ammortizzatori sociali;
CONSIDERATO che i rappresentanti delle Amministrazioni
statali interessate hanno precisato che la delibera in esame ha un carattere
programmatico e che, quindi, non contiene quantificazioni delle risorse che
derivano anche dal tasso di cofinanziamento che sarà oggetto di successivo
negoziato; al riguardo, come specificato in delibera, hanno assicurato che le
risorse che si renderanno disponibili a seguito dell’adozione di un tasso di
cofinanziamento nazionale inferiore al 50% per le Regioni concorreranno al
finanziamento dei programmi di azione e coesione destinati sempre ai medesimi i
territori; si sono riservati, quindi, una valutazione delle proposte, ritenendo,
peraltro, accoglibile quella di integrare il punto 2,
paragrafo 2;
CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta di questa
Conferenza le Regioni hanno espresso un parere favorevole condizionato
all’accoglimento di alcune proposte emendative contenute in un documento (All.
A) che è stato consegnato, sottolineando, in particolare, la richiesta relativa
al rispetto della forbice del 30%-38% nell’allocazione delle risorse del PON
per ciascuna delle Regioni meno sviluppate concordando il fondo strutturale dal
quale attrarre le risorse e il “vincolo” del ritorno ai rispettivi territori
delle risorse devolute ai PON e quella relativa alla necessità di indicare la
dotazione finanziaria complessiva del cofinanziamento per le Regioni meno
sviluppate, indipendentemente dalla percentuale di cofinanziamento che sarà
effettivamente concordata; inoltre, è stata avanzata una richiesta concernente la
tempistica di applicazione, per il periodo 2014-2020,
della cosiddetta regola “n+3” (art. 136 del Regolamento CE 1303/2013), secondo la quale le certificazioni alla Commissione devono
essere presentate entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello
dell’impegno nell’ambito dei rispettivi programmi;
CONSIDERATO che il
Governo ha dichiarato la disponibilità ad accogliere le proposte di cui ai
punti 4, 5, 6, 7 e 8 del documento regionale e a mettere a disposizione la
dotazione finanziaria complessiva del finanziamento per aree territoriali (All.B), mentre, per quanto concerne, la richiesta di intesa
con le Regioni interessate di cui ai punti 9 e 10, ha ritenuto indispensabile
non subordinare né vincolare l’iter di approvazione e riprogrammazione degli
interventi ad uno strumento così formalmente e dettagliatamente disciplinato
quale, intesa, pur salvaguardando l’esigenza di un coinvolgimento effettivo
delle Regioni medesime;
CONSIDERATO, inoltre,
che il Governo ha evidenziato come l’obiettivo sia quello di dare effettiva attuazione
alla programmazione comunitaria attraverso la cooperazione tra Governo e
Regioni, sottolineando la necessità di un confronto con le singole Regioni
relativamente alla forbice del 30%-38% nell’allocazione delle risorse del PON
per ciascuna delle Regioni meno sviluppate e precisando che i programmi
paralleli si presentano come overbooking rispetto alla programmazione comunitaria
e che, per essi, deve essere rispettato assolutamente il vincolo di
destinazione territoriale;
ESPRIME PARERE
FAVOREVOLE
ai sensi
dell’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 sulla proposta
di delibera CIPE per la definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico
nazionale dei Programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e
del relativo monitoraggio, nonché per la programmazione degli interventi
complementari di cui all’articolo 1, comma 242, della legge 147/2013 previsti
nell’accordo di partenariato 2014-2020 trasmesso
dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 7 novembre 2014, nei termini di cui
in premessa e degli allegati documenti che costituiscono parte integrante del
presente atto.