Conferenza Stato Regioni
Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento di indirizzo per la presa in carico delle gravi insufficienze d’organo. (SALUTE)
|
Rep. Atti n. 179/CSR del 26 settembre 2012
LA CONFERENZA
PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nell’odierna seduta del 26 settembre 2012:
VISTI gli articoli 2, comma 2,
lett. b) e 4, comma 1 del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n 281, che affidano a questa Conferenza il
compito di promuovere e sancire accordi tra Governo e Regioni, in attuazione
del principio di leale collaborazione al fine di coordinare l’esercizio delle
rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune;
VISTA la lettera in data 30 aprile 2012 con
la quale il Ministero della salute ha trasmesso la proposta di accordo indicata
in oggetto;
VISTA la lettera in data 4 maggio 2012 con la
quale la predetta proposta è stata diramata alle Regioni e Province autonome;
TENUTO CONTO che la riunione tecnica
finalizzata all’esame della proposta di accordo in parola, già convocata per il
giorno 6 giugno 2012, è stata differita, su richiesta delle Regioni, al giorno
17 luglio 2012;
CONSIDERATO che, nel corso del predetto
incontro tecnico, i rappresentanti delle Regioni e del Ministero della salute
hanno concordato talune modifiche del testo della proposta di cui trattasi,
mentre il rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze ha
dichiarato di non poter esprimere nessun orientamento al riguardo e che
l’avviso di quel Ministero sarebbe stato comunicato con formale lettera alla
Segreteria di questa Conferenza;
VISTA la nota del 18 luglio 2012, diramata
con lettera del 19 luglio 2012, con la quale il Ministero della salute ha
inviato la definitiva versione dello schema di accordo indicato in oggetto, che
recepisce le modifiche concordate nel corso della predetta riunione tecnica del
17 luglio 2012;
VISTA la nota del 7 settembre 2012, con la
quale il Ministero dell’economia e delle finanze ha espresso il proprio formale
assenso sulla proposta di accordo di cui trattasi nella versione diramata con
la predetta lettera del 19 luglio 2012;
RILEVATO che, nel
corso dell’odierna seduta di questa Conferenza, i Presidenti delle Regioni e
delle Province autonome hanno espresso avviso favorevole sullo schema di
accordo in parola nel testo trasmesso con la più volte citata lettera del 19
luglio 2012;
ACQUISITO, nel corso dell’odierna seduta,
l’assenso del Governo e dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
di Trento e Bolzano;
SANCISCE ACCORDO
tra il Governo, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano nei seguenti termini :
Considerati:
- il decreto legislativo 30 dicembre 1992,
n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, che, all’articolo 1, comma
15, prevede che il Ministero della sanità elabori apposite linee-guida in
funzione dell'applicazione coordinata del Piano sanitario nazionale e della
normativa di settore, salva l'autonoma determinazione regionale in ordine al
loro recepimento;
- il decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 29 novembre 2001
«Definizione dei livelli essenziali di assistenza», che indica la necessità di individuare percorsi
diagnostico-terapeutici sia per il livello di cura ospedaliera, sia per quello
ambulatoriale;
- l’intesa tra il Governo, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano concernente il Piano nazionale per la
prevenzione per gli anni 2010-2012 sancita dalla Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 29
aprile 2010 (Rep. Atti n. 63/CSR) che, all’Allegato 2, definisce il modello di
riferimento adottato dal Ministero della salute e dalle Regioni per la
definizione delle strategie di governo in tema di prevenzione;
- il
decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2006 recante:
“Approvazione del piano sanitario nazionale 2006-
- la legge 1° aprile 1999, n. 91, recante
“Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti” ed in
particolare l’articolo 2, lettera b), che prevede siano promosse iniziative di
informazione dirette a diffondere ai cittadini “la conoscenza di stili di vita
utili a prevenire l'insorgenza di patologie che possano richiedere come terapia
anche il trapianto di organi”;
- la legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante
“Misure di razionalizzazione della finanza pubblica” e successive modificazioni
ed integrazioni, in particolare l’articolo 1, comma 28, riguardante i percorsi
diagnostici terapeutici;
- che, nell’ambito delle patologie croniche,
le insufficienze d’organo, anche in relazione alla transizione demografica in
atto, hanno assunto e, con il tempo, ancor più assumeranno particolare
rilevanza, ed in particolare l’ insufficienza di rene, di fegato e di cuore;
- in particolare:
• per l’insufficienza renale, che il numero dei
ricoveri per la forma cronica è pari a quasi 60.000/anno, che i pazienti
trapiantati assommano mediamente a 1700/anno e che il dato di mortalità è pari
a circa 7.500 decessi/anno;
• per l’insufficienza epatica, che i pazienti
trapiantati assommano mediamente a 1000/anno e che il dato di mortalità è pari
a oltre 70.000 decessi/anno per malattie epatiche e cirrosi;
• per l’insufficienza cardiaca, che il numero
dei ricoveri è pari a oltre 180.000/anno, che i pazienti trapiantati per cause
riconducibili ad insufficienza cardiaca assommano mediamente a 350/anno e che
il dato di mortalità è pari a oltre 8.000 decessi/anno;
- gli elevati costi sociali ed economici
collegati alle insufficienze di cuore, fegato e rene e la pressione ed i relativi costi sui servizi derivanti
dalla presa in carico delle malattie
dovute a tali gravi insufficienze d’organo;
- che, alla luce di quanto precede, il
contrasto alle predette insufficienze d’organo rappresenta una priorità che il
complesso delle istituzioni sanitarie si trova oggi a dover affrontare;
- altresì, che in una moderna visione
organizzativa, l’approccio a tali patologie richiede la codifica di una rete di
presa in carico sistematizzata volta a migliorare efficienza e qualità degli
interventi, anche in relazione alle possibilità terapeutiche presenti e future;
- la necessità di dotare il sistema-Paese di
un documento pianificatorio di indirizzo nel settore,
che preveda e definisca nel merito strategico anche gli strumenti tecnici di
indirizzo nel campo delle insufficienze d’organo;
SI CONVIENE
Articolo
1
(Obiettivi)
1. E’ approvato il “Documento di indirizzo per
la presa in carico delle gravi insufficienze d’organo”, Allegato 1, che è parte integrante del presente Accordo.
2. Obiettivi del presente accordo sono:
a) la
costruzione di un modello di rete organizzativa per la presa in carico dei
pazienti con insufficienza d’organo finalizzata a garantire
continuità e appropriatezza delle cure;
b) la
costruzione di specifiche filiere suddivise per organo (cuore, fegato, rene)
che consentano di approntare un modello di risposta, attraverso la definizione
di protocolli diagnostico-terapeutici che
assicurino al paziente certezza del trattamento migliore e continuità dell’assistenza;
c) la
creazione di modelli di gestione integrata delle insufficienze d’organo al fine
di una migliore risposta del sistema sia in termini clinici, sia di ottimizzazione dell’impiego di risorse
e, in definitiva, di riduzione della
spesa.
Articolo
2
(Attuazione)
1. Ferma restando l’autonoma attività di
programmazione delle Regioni e delle
Province Autonome di Trento e di Bolzano, al fine di creare una rete
organizzativa per la presa in carico dei pazienti con insufficienza d’organo
basata sulla costruzione di percorsi che, prevedendo il contrasto ai fattori di
rischio, l’anticipazione diagnostica e un sistema di cure finalizzato a
prevenire o ritardare complicanze, recidive e progressione dello stato morboso,
garantiscano efficienza e qualità degli interventi, attraverso una
standardizzazione e omogeneizzazione delle procedure terapeutiche e
assistenziali specifiche secondo filiere di patologia, si conviene di
costituire entro sessanta giorni dalla sottoscrizione del presente accordo, tre
gruppi di lavoro Stato-Regioni, nell’ambito dell’attività del Centro Nazionale
Trapianti, con il compito di ridefinire il disegno ed il cronoprogramma per l’attuazione delle reti prototipali di presa in carico, rispettivamente,
dell’insufficienza cardiaca, dell’insufficienza epatica e dell’insufficienza
renale, con anche lo scopo di raccogliere le esperienze nazionali in termini di
utilizzo della medicina rigenerativa in tema di patologie cardiache, renali ed
epatiche.
2. Si conviene che il gruppo di lavoro dedicato
all’implementazione della filiera “cuore” deve sviluppare, tra gli altri, i
seguenti temi:
a) disegno
del percorso clinico di presa in carico della insufficienza cardiaca;
b) formalizzazione
dei requisiti dello hub e dello spoke
(che si traduce in un’organizzazione caratterizzata dalla concentrazione
dell’assistenza di elevata complessità in centri di eccellenza (hub), per loro natura allocati in ospedale, supportati da
una rete di servizi (spoke) cui compete la selezione
dei pazienti e il loro invio ai centri di riferimento, quando una determinata
soglia di gravità clinico-assistenziale viene
superata;
c) individuazione
da parte delle Regioni delle strutture sanitarie autorizzate all’utilizzo del
VAD (Ventricular Assisted Device); connessione a rete tra Centri cardiochirurgici
autorizzati all’uso del VAD e Centri trapianto.
3. I gruppi di lavoro incentrati sulle filiere
“rene e fegato”, devono sviluppare percorsi analoghi.
4. I gruppi di lavoro producono entro sei mesi
dal loro insediamento un documento di
linee-guida sulla scorta del documento, oggetto del presente accordo, da
sottoporre al Ministero della salute al fine del perfezionamento di un apposito
accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
5. Per l’attuazione del presente accordo si
provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili
a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della
finanza pubblica.
IL SEGRETARIO IL
PRESIDENTE
Cons. Ermenegilda Siniscalchi Dott. Piero Gnudi