Conferenza Unificata
4) Intesa sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”. (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE) Codice sito: 4.4/2013/1 (Servizio I) Intesa ai sensi dell’articolo 54, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come sostituito dall’articolo 1, comma 44 , della legge 6 novembre 2012, n. 190. |
Intesa sullo schema
di decreto del Presidente della Repubblica recante “Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici”
Intesa, ai sensi dell’articolo
54 comma 2, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, come sostituito dall’articolo 1, comma 44 , della legge 6 novembre 2012, n.
190.
Repertorio atti n. 23/CU del 7 febbraio
2013
Nella odierna seduta del 7 febbraio 2013:
VISTO l’articolo 54
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante: “Norme generali
sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”,
come sostituito dall’articolo 1, comma 44, della legge 6 novembre 2012, n. 190,
recante: “Disposizioni per la prevenzione della repressione della corruzione
dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, il quale
ha previsto che il Governo definisca un codice di comportamento dei dipendenti
delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi,
la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri
costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla
cura dell’interesse pubblico;
VISTO in particolare il comma 2 dell’articolo 54 del citato decreto
legislativo n. 165/2001 il quale ha stabilito che il codice di comportamento in
parola sia approvato con decreto del Presidente della Repubblica, previa intesa
in sede di questa Conferenza;
VISTA la nota n. 14.13.UL.P del 10
gennaio 2013 con la quale l’Ufficio legislativo del
Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha trasmesso lo
schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: “Codice di
comportamento dei dipendenti pubblici”, che è stato diramato, in pari data, alle
Regioni ed agli Enti locali;
CONSIDERATO che, per l’esame del provvedimento, si sono
tenute due riunioni tecniche, in data 16 gennaio 2013 e in data 22 gennaio
2013, nel corso delle quali i rappresentanti delle Regioni, hanno evidenziato
taluni rilievi di carattere generale sull’impianto del provvedimento quali: l’affievolimento ulteriore della distinzione tra il Codice di
comportamento e il Codice disciplinare, l’inserimento di vincoli a livello
organizzativo, lesivi dell’autonomia organizzativa degli enti territoriali nonchè l’incoerenza delle disposizioni riguardanti le
infrazioni e le sanzioni disciplinari rispetto al dettato dell’articolo 55,
comma 2, del D. Lgs. n.
165/2001, mentre i rappresentanti dell’ANCI hanno presentato due documenti
contenenti proposte emendative puntuali all’intero articolato del
provvedimento, in relazione alle quali il rappresentante del Ministro per la
Pubblica amministrazione e la semplificazione si è riservato di verificarne la
possibilità di accoglimento;
CONSIDERATO che, a seguito di detta riunione, l’Ufficio di
Gabinetto del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha
fatto pervenire, in data 24 gennaio 2013, una nuova formulazione dello schema
di decreto in esame, nella quale risultano evidenziate in grassetto le proposte
emendative che possono trovare accoglimento, che è stata
diramata, in pari data, alle Regioni e agli Enti locali;
CONSIDERATO che l’argomento è stato
iscritto all’ordine del giorno della seduta di questa Conferenza del 24 gennaio
2013 nel corso della quale non è stata raggiunta l’intesa con decorrenza dei termini
di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
VISTA
la nota del 28 gennaio
2013 con la quale l’ANCI ha trasmesso un documento,
diramato alle amministrazioni interessate in data 29 gennaio 2013, contenente ulteriori
proposte di modifica sul nuovo testo del provvedimento in esame;
CONSIDERATO
che, nel corso di una ulteriore riunione tecnica tenutasi in data 4 febbraio
2013, sono state esaminate le proposte di modifica formulate dalle Regioni e
dall’ANCI con riferimento, in particolare, agli articoli 4: “Regali, compensi
ed altre utilità”, 13: “Disposizioni particolari per i dirigenti”, 15:
Vigilanza, monitoraggio e attività formative” e 16: “Responsabilità conseguente
alla violazione dei doveri del codice” del testo del provvedimento;
VISTA la
nota del 6 febbraio
2013 con la quale l’Ufficio di Gabinetto del Ministro per la
pubblica amministrazione e la semplificazione, a seguito della predetta
riunione tecnica, ha fatto pervenire una nuova formulazione del testo del decreto modificato
in base alle richieste avanzate dalle Regioni e dall’ANCI che hanno
trovato possibilità di accoglimento, testo che, in pari data, è stato trasmesso
alle Regioni ed agli Enti locali (All.A);
CONSIDERATO che, nel corso della odierna
seduta di questa Conferenza, in merito alla formulazione del provvedimento in
esame trasmessa il 6 febbraio 2013:
- le Regioni hanno espresso avviso favorevole all’intesa con la richiesta di inserimento
della clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto speciale e le Province
autonome di Trento e di Bolzano, così come risulta dal documento che hanno
consegnato (All.B);
- l’ANCI e l’UPI hanno espresso avviso favorevole all’intesa;
ACQUISITO, pertanto,
l’assenso del Governo, delle Regioni e degli Enti locali;
SANCISCE L’INTESA
ai sensi dell’articolo 54, comma 2,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come sostituito dall’articolo 1,
comma
44 , della legge 6 novembre 2012, n. 19, sullo
schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: “Codice di
comportamento dei dipendenti pubblici”, trasmesso, il 6 febbraio 2013, dal Ministro per la pubblica
amministrazione e la semplificazione nella formulazione e con il documento concernente l’inserimento
della clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto speciale e le Province
autonome di Trento e di Bolzano che, allegati
al presente atto, ne costituiscono parti integranti.
Il Segretario Il Presidente