Conferenza Stato Regioni


Parere sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini” (A.S. 3396). (ECONOMIA E FINANZE)
Parere ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.


  

Parere sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95 recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”. (A.S. 3396)

Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281

Repertorio atti n.           86/CU          del 25 luglio 2012

 

  LA CONFERENZA UNIFICATA

Nell’odierna seduta del 25 luglio 2012:

VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza, anche su richiesta delle autonomie regionali e locali, ogni altro oggetto di preminente interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità montane;

 

VISTA la nota n. 6537 - DAGL/51892/10.3.44 del 9 luglio 2012 con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha trasmesso il provvedimento indicato in oggetto, approvato dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 5 luglio 2012 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 156 del 6 luglio 2012, ai fini dell’espressione del parere di questa Conferenza;

 

CONSIDERATO che il provvedimento è stato inviato, il 10 luglio 2012, alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza:

- le Regioni hanno espresso parere negativo sui contenuti del provvedimento con la presentazione di un documento (All.A) contenente proposte di emendamento, evidenziando alcuni elementi di forte criticità che presentano anche profili di incostituzionalità; in particolare, hanno espresso la loro preoccupazione rispetto ai settori della sanità, delle riforme istituzionali (in maniera specifica la riforma dell’ordinamento provinciale), del trasporto pubblico locale e della dismissione delle società in house, atteso che il provvedimento si prefigge di non ridurre i servizi ai cittadini;

- l’ANCI ha espresso parere negativo evidenziando che gli emendamenti al testo del decreto-legge sono stati presentati già in sede parlamentare e sottolineando come il provvedimento, presentato come strumento per la riduzione della spesa pubblica, si rivela una manovra finanziaria che riduce i trasferimenti di risorse finanziarie ai Comuni; ha messo l’accento, in particolare, sulla urgenza di una soluzione della questione del personale delle società in house che dovranno essere dismesse;

- l’UPI ha espresso parere negativo con la presentazione di un documento (All.B) contenente osservazioni e proposte di emendamento in cui si sottolineano alcune problematiche quali quelle relative alla riorganizzazione delle province sotto il profilo delle funzioni loro attribuite e dei termini previsti - considerati eccessivamente esigui - alla istituzione delle città metropolitane, nonché alla riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato che rischia di avere ripercussioni negative sulla apertura dell’anno scolastico;

 

CONSIDERATO che il Governo ha preso atto dei pareri negativi delle Regioni e degli Enti locali, precisando che, per alcune questioni poste, si sta operando per individuare soluzioni positive in sede di esame parlamentare; 

                                     ESPRIME PARERE NEGATIVO

nei termini di cui in premessa e degli allegati documenti che costituiscono parte integrante del presente atto, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95 recante: “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, trasmesso con nota n. 6537 - DAGL/51892/10.3.44 del 9 luglio 2012 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

 

Il Segretario                                                         Il Presidente

            Cons. Ermenegilda Siniscalchi                           Dott. Piero Gnudi