Conferenza Stato Regioni
Intesa sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico recante “Revoca del D.M. 25 settembre 2015 relativo alla istituzione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale mediante accorpamento”. (SVILUPPO ECONOMICO)
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Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 5,
della legge 29 dicembre 1993, n. 580, sullo schema di decreto del Ministro
dello sviluppo economico recante revoca del decreto 25 settembre 2015, relativo
all’istituzione della nuova “Camera di commercio, industria, artigianato e
agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale”, derivante
dall’accorpamento tra le Camere di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa.
Rep.
Atti n. 79/CSR del 25 maggio 2017
LA
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO
STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nell’odierna Seduta del 25 maggio 2017
VISTO l’articolo 1, comma
5 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, che stabilisce che i Consigli di due o
più Camere di commercio possono proporre, con delibera adottata a maggioranza
dei due terzi dei componenti, l’accorpamento delle rispettive circoscrizioni
territoriali e che con decreto del Ministro dello sviluppo economico, previa
intesa con la Conferenza Stato-Regioni, è istituita la Camera di commercio
derivante dall’accorpamento delle circoscrizioni territoriali;
VISTO il decreto del
Ministro dello sviluppo economico del 25 settembre 2015 recante l’istituzione,
mediante accorpamento, della nuova “Camera di commercio, industria, artigianato
e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale”, sul quale
è stata acquisita l’intesa della Conferenza nella Seduta del 24 settembre 2015
(Rep. Atti 149/CSR);
VISTO l’articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n.
241 che prevede che per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel
caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento
dell’adozione del provvedimento o di nuova valutazione dell’interesse pubblico
originario, il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere
revocato da parte dell’organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto
dalla legge;
VISTO lo schema di decreto del Ministro dello
sviluppo economico recante revoca del decreto del 25 settembre 2015 relativo
all’istituzione della nuova “Camera di commercio, industria, artigianato e
agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale”, diramato
con nota del 12 aprile 2017, prot. DAR 6311
P-4.37.2.12, unitamente alla relazione illustrativa, ad una nota del Presidente
della Regione Siciliana e alla documentazione nella quale si evidenziano i
motivi che hanno indotto il Ministero a procedere alla revoca;
VISTI gli esiti della riunione tecnica del 2 maggio 2017, nel corso
della quale la Regione Siciliana ha ribadito la propria intesa alla revoca del
provvedimento di accorpamento e il Ministero dell’economia e delle finanze ha
segnalato l’opportunità di rendere maggiormente evidenti, all’interno dello
schema, le ragioni che motivano la revoca in esame, anche al fine di valutarne
l’impatto finanziario ai sensi del comma 1 dell’articolo 21-quinquies della
legge 7 agosto 1990, n.241;
VISTO il nuovo testo di decreto, inviato in data 3 maggio 2017 dal
Ministero dello sviluppo economico e diramato nella medesima data con nota prot. DAR 7221 P-4.37.2.12, che apporta le modifiche
concordate in sede tecnica con una nota nella quale si evidenzia che non si
rilevano aspetti di carattere finanziario che impattano sul provvedimento;
VISTI gli esiti della Seduta del 4 maggio
2017, nel corso della quale le Regioni hanno espresso l’avviso favorevole alla
conclusione dell’intesa sullo schema di decreto in esame, mentre il Ministero
dello sviluppo economico ha chiesto il rinvio del punto, per ulteriori
approfondimenti;
VISTA la nota del Presidente della
Confcommercio di Catania, contenente alcune osservazioni sullo schema di
decreto in esame, trasmessa, unitamente ai documenti ad essa allegati, con prot. DAR 8509 P-4.37.2.12 del 24 maggio 2017;
VISTI gli esiti dell’odierna Seduta, nel
corso della quale le Regioni hanno chiesto di poter rinviare il punto, per
poter ridiscutere anche in sede tecnica le questioni sollevate, anche in considerazione
dei nuovi elementi emersi, e viste le perplessità espresse da alcune regioni
volte ad evidenziare che con il provvedimento in esame si proceda, piuttosto
che all’accorpamento, al riallineamento in singole camere di commercio, con una
richiesta reiterata di altre situazioni analoghe;
CONSIDERATO che il Ministero dello sviluppo
economico ha invece rilevato l’esigenza di non rinviare il punto in esame, posto
che sono estremamente ravvicinate le scadenze dei termini per la riforma
complessiva del sistema camerale, che prevede la riduzione, per accorpamento,
del numero attuale di 105 Camere di commercio a 60 ed ha quindi evidenziato la necessità di non
interrompere il Piano complessivo di riordino, ribadendo la richiesta di
approvare nell’odierna Seduta il punto in esame;
CONSIDERATO che la Regione Lombardia ha
rilevato che la richiesta di rinvio del punto in esame non blocca il Piano
complessivo e che il Ministero dello sviluppo economico ha invece ribadito che
nei tempi ristrettissimi previsti, non si può procedere a modificare
complessivamente il Piano di riforma delineato e ha chiesto alle Regioni di
esprimere l’avviso favorevole all’intesa;
CONSIDERATO dunque che, nel prendere atto
della richiesta del Ministero dello sviluppo economico di acquisire l’avviso
definitivo sul provvedimento in esame
nel corso dell’odierna Seduta, le Regioni hanno ribadito l’impossibilità
di esprimere l’intesa e di dover dunque comunicare la mancata intesa
ESPRIME
MANCATA INTESA
ai sensi dell’articolo 3, comma 3 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n.281 sullo schema di decreto del Ministro dello
sviluppo economico recante la revoca del
decreto 25 settembre 2015, relativo all’istituzione della nuova “Camera di
commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa
della Sicilia orientale”, derivante dall’accorpamento tra le Camere di
commercio di Catania, Ragusa e Siracusa.