Conferenza Unificata


Disegno di legge Modalità di elezione del Consiglio provinciale e del Presidente della Provincia, a norma dell'articolo 23, commi 16 e 17, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.


APPUNTO

 

Parere sul disegno di legge recante: “Modalità di elezione del Consiglio Provinciale e del Presidente della provincia, a norma dell’articolo 23, commi 16 e 17 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214”.

Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

 

Repertorio atti n. 44/CU                    del 4 aprile 2012

 

 

LA CONFERENZA UNIFICATA

 

 

Nella odierna seduta del 4 aprile 2012:

 

VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza, anche su richiesta delle autonomie regionali e locali, ogni altro oggetto di preminente interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità montane;

 

VISTO l’articolo 23, commi 16 e 17, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, recante ”Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, il quale prevede che, con legge dello Stato, entro il 31 dicembre 2012, vengano stabilite le nuove modalità di elezione “indiretta” (esclusivamente da parte dei sindaci e dei consiglieri comunali) del presidente della provincia e dei consiglieri provinciali;

 

VISTO il disegno di legge recante: “Modalità di elezione del Consiglio Provinciale e del Presidente della provincia, a norma dell’articolo 23, commi 16 e 17 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214”, trasmesso dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con nota n. 1976/DAGL/051818/10.3.1 del 1° marzo 2012, e diramato alle Regioni ed agli Enti locali, con nota prot. n. 1143 del 2 marzo 2012,  ai fini dell’acquisizione del parere di questa Conferenza;

 

VISTA la nota n. 1182 del 7 marzo 2012 con la quale è stata convocata una riunione, a livello tecnico, per l’esame del provvedimento;

 

CONSIDERATO che, a seguito della richiesta formulata dall’ANCI e dall’UPI, motivata dalla necessità di approfondimenti istruttori sul provvedimento medesimo, detta riunione non ha avuto luogo;

 

CONSIDERATO che l’argomento, iscritto all’ordine del giorno della seduta del 15 marzo 2012 di questa Conferenza, è stato rinviato per consentirne l’esame in sede di Commissione speciale paritetica mista Governo, Regioni, Enti locali per il rinnovamento delle Istituzioni della Repubblica e per il sostegno allo sviluppo ed alla crescita economica che, quindi, è stata convocata per il giorno 22 marzo 2012;

 

 

 

 

 

CONSIDERATO che, nel corso della riunione della Commissione speciale paritetica mista, i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali hanno illustrato alcune criticità derivanti dall’impianto del provvedimento, riservandosi di trasmettere puntuali proposte emendative che il Governo si è impegnato a valutare;

 

CONSIDERATO che, in quella sede, i rappresentanti delle Regioni hanno presentato un documento, approvato il 29 febbraio 2012 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, concernente, in particolare, il testo del Codice delle Autonomie all’esame del Senato (A.S. 2259);

 

CONSIDERATO che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza:

- le Regioni hanno consegnato un documento (allegato A) contenente considerazioni generali sulla riforma delle Province e osservazioni in merito al provvedimento in esame, anche in relazione ai contenuti del Codice delle Autonomie all’esame del Senato;

- l’ANCI ha espresso parere favorevole con le osservazioni contenute in un documento (allegato B), chiedendo che siano prese in considerazione dal Governo;

- l’UPI, nell’evidenziare che non si è in presenza di un provvedimento mosso da una riduzione di costi o da una maggiore efficienza del sistema pubblico, ha espresso parere negativo con le osservazioni contenute in un documento (allegato C); inoltre, ha evidenziato talune criticità che l’impianto del provvedimento potrebbe provocare quali l’appesantimento del ruolo dei partiti, il difetto di rappresentanza e la possibile instabilità degli organi provinciali, nonché la mancanza di una posizione di terzietà necessaria per potere risolvere i conflitti nei territori di area vasta;

 

CONSIDERATO che il Governo ha preso atto delle proposte formulate dalle Regioni e dagli Enti locali, riservandosi di valutarle;

 

 

ESPRIME PARERE

 

 

nei termini di cui in premessa e degli allegati documenti A, B e C che costituiscono parte integrante del presente atto, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante: “Modalità di elezione del Consiglio Provinciale e del Presidente della provincia, a norma dell’articolo 23, commi 16 e 17 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214”, trasmesso, con nota n. 1976/DAGL/051818/10.3.1 del 1° marzo 2012, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

 

Il Segretario                                                               Il Presidente

       Cons.  Ermenegilda Siniscalchi                                           Dott. Piero Gnudi