Conferenza Stato Regioni
Schema di decreto del Ministero dell'economia e delle finanze di attuazione dell'articolo 16, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito , con modificazioni, della legge 7 agosto 2012, n. 135. |
Parere sullo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze predisposto
ai sensi dell'articolo 16, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito
dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 per gli anni 2013 e 2014.
Parere, ai sensi dell’articolo 16,
comma 2, del decreto-legge 6
luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.
Repertorio
atti n. 98/CSR dell’11 luglio 2013
LA
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE
AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nella odierna seduta dell’ 11 luglio 2013:
VISTO l’’articolo
16, comma 2, del decreto-legge 6
luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, il quale ha
stabilito che gli obiettivi del patto di stabilità interno delle Regioni a
statuto ordinario sono rideterminati in modo tale da assicurare l'importo di
700 milioni di euro per l'anno 2012 e di
1.000 milioni di euro per
ciascuno degli anni 2013 e 2014 e 1.050 milioni di euro a decorrere dall'anno
2015;
CONSIDERATO
che la medesima norma ha stabilito che, con decreto del Ministero dell'economia
e delle finanze, sentita questa Conferenza, sono individuate le risorse a
qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario, incluse le risorse
destinate alla programmazione regionale del Fondo per le aree sottoutilizzate,
ed escluse quelle destinate al finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale e del trasporto pubblico
locale, che vengono ridotte, per
ciascuna regione, in misura corrispondente agli
importi stabiliti ai sensi del primo, del secondo e del
terzo periodo. La predetta riduzione è effettuata prioritariamente sulle
risorse diverse da quelle destinate alla programmazione regionale del
Fondo per le aree sottoutilizzate. In caso di insufficienza delle predette risorse le regioni sono tenute a versare
all'entrata del bilancio dello Stato le somme residue;
CONSIDERATO
che il Ministero dell’economia e delle
finanze, Gabinetto del Ministro, con nota n. 15460 del 2 luglio 2013, ha fatto
pervenire lo schema di decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze predisposto ai sensi della suddetta
norma, di rideterminazione degli
obiettivi del patto di stabilità interno delle regioni a statuto ordinario e di
individuazione delle risorse spettanti alle medesime regioni da assoggettare a
riduzione per gli anni 2013 e 2014;
CONSIDERATO
che detto schema di decreto è stato predisposto in aderenza di quanto indicato
dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lo scorso 13 giugno;
in particolare, le Regioni hanno concordato che il concorso finanziario pari a
1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 venga ripartito tra
le Regioni a Statuto ordinario con una corrispondente riduzione delle risorse
connesse all’attuazione del patto di stabilità verticale incentivato, nella
misura prevista dall’articolo, 1 comma 122, della legge 24 dicembre 2012, n.
228 e successive modificazioni (legge di stabilità 2013);
CONSIDERATO che
il citato provvedimento è stato inviato, in data 5 luglio 2013, alle
Regioni ed alle Province autonome;
CONSIDERATO che le
Regioni, per le vie brevi, hanno comunicato un avviso favorevole in merito allo
schema di decreto in argomento,
CONSIDERATO che,
nell’odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni hanno espresso parere
favorevole sullo schema di decreto in esame;
ai sensi dell’articolo 16, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.
95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 sullo schema di
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze concernente determinazione,
per gli anni 2013 e 2014, del concorso finanziario delle Regioni a statuto
ordinario e individuazione delle risorse da assoggettare a riduzione per i
medesimi anni, inviato con nota n.
15460 del 2 luglio 2013, dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Il Segretario Il Presidente
Roberto G. Marino Graziano Delrio