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Parere sul disegno di legge recante delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell’Italia con i Paesi in via di sviluppo. Punto 1A - Repertorio Atti n. 66/CSR


DATA: 29/03/2007


Parere sul disegno di legge recante delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell’Italia con i Paesi in via di sviluppo.
Parere, ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Repertorio n. 66/CSR del 29 marzo 2007


LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO

Nella odierna seduta del 29 marzo 2007:

VISTO l’art. 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il quale dispone che questa Conferenza è sentita su ogni oggetto di interesse regionale che il Presidente del Consiglio dei Ministri ritiene opportuno sottoporre al suo esame, anche su richiesta della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano;

VISTA la nota n. 383 – DAGL050255/10.3.2 del 18 gennaio 2007 con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha trasmesso il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell’Italia con i Paesi in via di sviluppo, approvato, in esame preliminare, dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 12 gennaio 2007, provvedimento inviato, in data 22 gennaio 2007, alle Regioni ed alle Province autonome;

CONSIDERATO che, ai fini dell’esame di detto provvedimento, è stata convocata una riunione, a livello tecnico, per il 7 febbraio 2007 nel corso della quale i rappresentanti delle Regioni, nell’esprimere apprezzamento per l’iniziativa di riformare il settore della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, hanno consegnato un documento contenente alcune modifiche al testo volte a valorizzare e a sviluppare le iniziative di cooperazione da parte delle comunità territoriali.
In particolare, sono stati messi in evidenza i seguenti punti che condizionano l’espressione del parere:
- definizione della politica di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale, quale componente essenziale e qualificante della politica estera, e non come parte integrante;
- precisazione della definizione di cooperazione decentrata;
- previsione, tra le finalità della delega, anche del principio della responsabilizzazione delle Autonomie locali, favorendo le loro iniziative nell’ottica di raccordo e di armonizzazione con le iniziative nazionali;
- previsione di un forte coinvolgimento delle Autonomie regionali e locali ai fini della determinazione delle finalità e degli indirizzi della politica di cooperazione allo sviluppo;
- previsione della possibilità, anche per le iniziative regionali, di ottenere contributi finanziari a valere sul Fondo unico (previsto dall’articolo 2, comma 2, lettera e) del testo) che è a disposizione dell’apposita Agenzia per la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale.

CONSIDERATO che il rappresentante del Ministero degli affari esteri, nel richiamare il principio stabilito dalla Corte costituzionale in materia di cooperazione allo sviluppo, quale parte integrante della politica estera di competenza dello Stato, ha evidenziato come il provvedimento mira a garantire l’unitarietà ed il coordinamento di tutte le iniziative nella materia unitamente alla condivisione, con gli altri soggetti pubblici e privati (tra cui le Regioni), delle finalità e degli indirizzi della politica di cooperazione dell’Italia.

CONSIDERATO che il punto è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta del 15 febbraio 2007, ma, su richiesta delle Regioni, è stato rinviato per consentire ulteriori approfondimenti;

CONSIDERATO che successivamente, il Ministero degli affari esteri, con nota del 21 febbraio 2007, ha fatto pervenire un testo del provvedimento in esame contenente alcune modifiche apportate in accoglimento di talune delle richieste formulate dalle Regioni nella richiamata riunione dello scorso 7 febbraio 2007; detto testo è stato trasmesso, in pari data, alle Regioni ed alle Pr

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