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Parere, ai sensi
dell’articolo 9, comma 2 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, sul
disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2014,
n.133, recante misure urgenti per
l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la
digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del
dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive. Rep. Atti n. 122/CU del 16
ottobre 2014 LA
CONFERENZA UNIFICATA Nell’odierna Seduta del 16 ottobre 2014 VISTO il decreto-legge 12
settembre 2014, n.133, recante misure urgenti
per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la
digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del
dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive, approvato
dal Consiglio dei Ministri nella Seduta del 29 agosto 2014; VISTO il disegno di legge di
conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2014, n.133 sopra citato,
trasmesso dalla Presidenza del consiglio dei Ministri, unitamente alla
relazione illustrativa e alla relazione tecnica, in data 16 settembre 2014 e
diramato con nota prot. CSR3681 P-4.23.2.13del 17
settembre 2014; VISTA la nota del
coordinamento interregionale competente in materia di edilizia, contenente le
osservazioni di carattere generale su alcune disposizioni contenute nello
schema in esame, trasmessa, unitamente alle richieste emendative formulate dal coordinamento
interregionale competente in materia di energia e alle richieste di modifica
formulate dal coordinamento interregionale competente in materia di ambiente
con nota prot. CSR 3891 P-4.23.2.13 del 2 ottobre
2014; VISTO il documento di
osservazioni e richieste di modifica al testo in esame formulate dal
coordinamento interregionale competente in materia di infrastrutture, mobilità
e governo del territorio, trasmesso con nota prot.
CSR 3895 P-4.23.2.13 del 2 ottobre 2014; VISTI gli esiti della riunione
tecnica tenutasi in data 2 ottobre 2014 per acquisire il parere sul disegno di
legge in esame, nel corso della quale sono state discusse con le diverse
amministrazioni centrali interessate le richieste di modifica al testo
presentate dalle Regioni, già diramate con le note sopra indicate e ritenute in
parte accoglibili ed è stato discusso il documento di
richieste presentato dall’ANCI; VISTA la nota con la quale sono
stati trasmessi i documenti di richieste emendative e osservazioni formulate
dal coordinamento interregionale competente in materia di infrastrutture e dal
coordinamento interregionale competente in materia di affari finanziari
pervenute successivamente all’incontro tecnico sopra indicato, prot. CSR 3919 P-4.23.2.13 del 3 ottobre 2014, nonchè gli ulteriori emendamenti presentati dalle Regioni,
dall’ANCI e dall’UPI nel corso dell’incontro; VISTA la nota del 3 ottobre
2014, prot. 3957 P.4.23.2.13, con la quale è stato
trasmesso il nuovo documento dell’ANCI, che sostituisce quello consegnato nel
corso dell’incontro tecnico sopra indicato; VISTO il documento inviato
dal Coordinamento tecnico interregionale competente in materia di edilizia, che
integra quello già trasmesso con la nota del 2 ottobre 2014 prot.
CSR 3891 P-4.23.2.13, inserendo le puntuali richieste emendative agli articoli
del disegno di legge di propria competenza, trasmesso con nota prot. CSR 4009 P-4.23.2.13 del 7 ottobre 2014; VISTI gli esiti dell’odierna
Seduta, nel corso della quale le Regioni hanno espresso parere negativo sul
disegno di legge in esame, per il venir meno del principio di leale
collaborazione nei rapporti tra Stato e Regioni, atteso che non è stato
rispettato l’impegno assunto dal Governo in Conferenza con l’intesa sancita nella
Seduta del 29 maggio 2014 per la copertura in termini di saldo netto da
finanziare del contributo delle Regioni pari a 560 milioni di euro; CONSIDERATO che il Ministero
della salute ha ritenuto accoglibile la richiesta
formulata dalle Regioni relativa alla definizione della proposta di
deliberazione del CIPE per il riparto delle risorse del servizio Sanitario
Nazionale per l’anno 2014; PRESO ATTO che l’ANCI ha
espresso parere favorevole, condizionato all’accoglimento di alcuni emendamenti
che il Governo stesso si è fatto carico di presentare e, segnatamente, al’accoglimento
dell’emendamento che richiede che, per
quest’anno, la sanzione prevista per gli Enti locali che hanno sforato il Patto
di stabilità sia ricondotta la 3 per cento e non all’ammontare della violazione
stessa; CONSIDERATO che l’UPI ha ritenuto
l’impianto del provvedimento condivisibile, ma ha rilevato che nel testo non vi
è alcun richiamo all’impegno assunto in Conferenza affinchè
sia prevista una riduzione dell’impatto delle disposizioni contenute nel
decreto-legge 24 aprile 2014 n.66 sul
contributo che le Province devono dare alla manovra fiscale, almeno per tutto
l’anno 2014, posto che le province manterranno fino al 31 dicembre 2014 le
medesime funzioni che hanno sempre avuto; CONSIDERATO che il Ministero
dell’economia e delle finanze, accogliendo le sollecitazioni espresse dalle
Regioni e dall’ANCI in merito ai problemi sollevati dall’UPI, ha condiviso la
richiesta di avviare un confronto ampio presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, per la definizione della legge di stabilità, posto che sia i problemi
evidenziati dall’UPI che la questione relativa al contributo delle Regioni pari
a 560 milioni di euro sopra richiamata è stata assorbita all’interno di un
provvedimento che ha un impianto di carattere più generale ESPRIME
PARERE nei termini di cui in
premessa ai sensi dell’articolo 9, comma 2 del decreto legislativo 28 agosto
1997, n.281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 12
settembre 2014, n.133, recante misure urgenti
per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la
digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del
dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
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