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Disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 7 maggio 2012 n. 52, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica.

Parere sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 7 maggio 2012 n

Parere sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 7 maggio 2012 n. 52 recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica. (A.S. 3284)

Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

Repertorio atti n.64/CU            del 22 maggio 2012

 

  LA CONFERENZA UNIFICATA

Nell’odierna seduta del 22 maggio 2012:

VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza, anche su richiesta delle autonomie regionali e locali, ogni altro oggetto di preminente interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità montane;

 

VISTA la nota n. 4307 - DAGL81/Presidenza/2012 dell’8 maggio 2012 con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi, ha trasmesso il disegno di legge indicato in oggetto, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 30 aprile 2012 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio 2012, n. 106, ai fini dell’espressione di questa Conferenza, provvedimento che è stato inviato, il 9 maggio 2012 alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che l’argomento, iscritto all’ordine del giorno della seduta di questa Conferenza del 10 maggio 2012, è stato rinviato per consentire approfondimenti;

 

CONSIDERATO che per l’esame del provvedimento è stata convocata una riunione, a livello tecnico, in data 16 maggio 2012, durante la quale sono emerse le seguenti valutazioni:

- i rappresentanti delle Regioni, in attesa dell’assunzione della decisione politica sul provvedimento, hanno espresso un sostanziale avviso favorevole sui contenuti del provvedimento, dopo aver evidenziato che il percorso di spending review a livello regionale è già in corso da diversi anni e ha già prodotto alcuni apprezzabili risultati, specie sotto il profilo della razionalizzazione e riduzione della spesa per l’acquisto di beni e servizi, specialmente nello specifico settore della sanità pubblica, attraverso l’istituzione di centrali d’acquisto a livello regionale;

- i rappresentanti dell’ANCI e dell’UPI, pur condividendo i contenuti del decreto-legge e il principio basilare che tutti i livelli di governo e gli apparati pubblici devono concorrere alla riduzione della spesa pubblica, hanno evidenziato tre problematiche di rilievo concernenti il profilo della governance, l’ambito soggettivo di applicazione del provvedimento, i poteri attribuiti al Commissario straordinario e quelli concernenti il potere d’intervento nei confronti degli Enti locali;

 

CONSIDERATO che i rappresentati delle Amministrazioni statali interessate hanno preso atto delle osservazioni di Regioni ed Enti locali chiedendo di far pervenire delle puntuali proposte emendative da esaminare in una successiva riunione tecnica;

 

CONSIDERATO che l’ANCI e l’UPI hanno fatto pervenire un documento congiunto contenente le proposte di modifica al testo che è stato diramato in data 18 maggio 2012;

 

CONSIDERATO che, quindi, è stata convocata una riunione, a livello tecnico, per il 21 maggio 2012 durante la quale i rappresentanti delle Regioni hanno preannunciato la presentazione in sede politica delle loro proposte emendative, evidenziando, peraltro, talune criticità, quali: approccio marcatamente unilaterale nell’intervento di razionalizzazione della spesa pubblica laddove sarebbe opportuno prevedere un raccordo con la sede istituzionalmente competente quale la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica; eccessiva dilatazione dei poteri del Commissario straordinario; eccessiva pervasività dei poteri del Commissario, specie per quelli di natura ispettiva, già esercitati nei confronti delle Regioni da altri organi istituzionalmente competenti; dubbia legittimità dei poteri di sospensione, revoca e annullamento delle procedure di acquisto di beni e servizi in capo al Commissario; dubbia legittimità del potere di intervento in autotutela del Presidente della Giunta Regionale sugli atti posti in essere dagli enti regionali strumentali; problematiche relative al regime previsto espressamente per le Regioni sottoposte a commissariamento per la redazione ed attuazione del piano di rientro del disavanzo sanitario;

 

CONSIDERATO che i rappresentanti delle Amministrazioni statali hanno rappresentato la disponibilità a giungere ad una condivisione di alcune richieste di modifica da presentare congiuntamente tra Regioni ed Enti locali; in particolare, hanno ritenuto accoglibili le proposte relative all’articolo 5, comma 3 e 5, mentre hanno dichiarato la disponibilità ad inserire modalità di comunicazione alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica per quanto riguarda l’articolo 1 e l’articolo 5, comma 7; infine, si sono riservati una valutazione per l’accoglimento delle modifiche dell’articolo 2, comma 2 (II ipotesi disciplina differenziata) e dell’articolo 2, comma 4;

 

CONSIDERATO che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza:

- le Regioni hanno espresso un parere condizionato all’accoglimento di alcuni emendamenti, contenuti in un documento (Allegato A) che eliminano una disparità di trattamento esistente per le Regioni in Piano di rientro in materia sanitaria con riferimento all’ambito di applicazione soggettivo della norma; hanno, infine, sottolineato il percorso già compiuto in tema di spending review da parte delle Autonomie territoriali e la necessità di un sollecito insediamento della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica quale sede di raccordo istituzionale per un percorso condiviso tra i diversi livelli di governo;

- l’ANCI e l’UPI hanno espresso un parere favorevole condizionato all’accoglimento di alcune proposte emendative, già formulate in sede tecnica, contenute in un documento (Allegato B), evidenziando l’urgenza di insediare la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, già istituita dal decreto legislativo n. 68/2011;

 

CONSIDERATO che il Governo ha preso atto delle proposte formulate dalle Regioni e dagli Enti locali, riservandosi un approfondimento e una valutazione nel corso del successivo iter parlamentare;

 

CONSIDERATO, quindi, che le Regioni e gli Enti locali hanno espresso parere negativo in quanto il Governo non ha fornito una risposta adeguata sul merito delle questioni poste;

 

                                       ESPRIME PARERE NEGATIVO

nei termini di cui in premessa e degli allegati documenti A e B che costituiscono parte integrante del presente atto, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 7 maggio 2012 n. 52, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica. (A.S. 3284), trasmesso, con nota n. 4307 - DAGL81/Presidenza/2012 dell’8 maggio 2012, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

 

  Il Segretario                                                       Il Presidente

               Cons. Ermenegilda Siniscalchi                                    Dott. Piero Gnudi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

le sedi opportune ed evidenziando, in particolare, la possibilità di una migliore definizione dei criteri relativi ai Comuni nei confronti dei quali si potrà realizzazione l l’attività del Commissario straordinario;

 

 

 

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