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Accordo, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo
28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di
Trento e Bolzano e gli Enti locali sul documento recante “Piano Nazionale per
la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi residenziali minorili
del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità”. Rep. n. 129/CU del 26
ottobre 2017 LA CONFERENZA
UNIFICATA Nell’odierna seduta del
26 ottobre 2017: VISTO l’articolo 9
del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 e, in particolare, il comma 2,
lettera c), in base al quale questa Conferenza promuove e sancisce accordi tra
Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, al fine di coordinare
l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere in collaborazione attività
di interesse comune; VISTO l’articolo 2,
comma 283, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Finanziaria 2008), il quale
prevede che, al fine di dare completa attuazione al riordino della medicina
penitenziaria, comprensivo dell’assistenza sanitaria negli Istituti penali
minorili, nei centri di prima accoglienza, nelle comunità e degli ospedali
psichiatrici giudiziari, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,
su proposta del Ministro della salute e del Ministro della giustizia, di
concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per le
riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di intesa con la
Conferenza Stato-Regioni, sono definite le modalità ed i criteri per il
trasferimento dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dal
Dipartimento della giustizia minorile del Ministero della giustizia al Servizio
Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle
risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali, in materia di
sanità penitenziaria; VISTO il Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 1° aprile 2008, emanato in attuazione del
menzionato articolo 2, comma 283, della legge 244 del 2007, recante “Modalità e
criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni
sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle
attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria”; CONSIDERATO
che questa Conferenza, nella seduta del 31 luglio 2008, ha deliberato (Rep.
Atti n. 81/CU) la costituzione del “Tavolo di consultazione permanente sulla
sanità penitenziaria” (di seguito: “il Tavolo”) di cui all’Allegato A del
predetto D.P.C.M. 1° aprile 2008, tra i cui compiti è previsto anche
l’espletamento dell’attività istruttoria dei provvedimenti, da sottoporre
all’esame di questa medesima Conferenza, attuativi del più volte citato
D.P.C.M. 1° aprile 2008; CONSIDERATO,
inoltre, che al Tavolo è demandato, in particolare, il compito di predisporre
indirizzi per favorire la realizzazione di programmi di interventi nelle realtà
territoriali nei confronti dei detenuti, degli internati e dei minorenni
sottoposti a provvedimento penale e quello di definire strumenti volti a
favorire il coordinamento fra le Regioni, Provveditorati regionali
dell’Amministrazione penitenziaria e Centri della giustizia minorile; CONSIDERATO che
l’Allegato A al citato D.P.C.M. 1° aprile 2008 recante “Linee di indirizzo per
gli interventi del Servizio Sanitario Nazionale a tutela della salute dei
detenuti e degli internati negli Istituti penitenziari e dei minorenni
sottoposti a provvedimento penale” riserva, in particolare, una specifica
attenzione alla tematica della presa in carico dei nuovi giunti e della
prevenzione del rischio suicidario; VISTO l’Accordo, ai sensi dell’articolo 9 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento proposto dal Tavolo di
consultazione permanente sulla sanità penitenziaria recante “Linee di indirizzo
per la riduzione del rischio autolesivo
e suicidario dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a
provvedimento penale” (Rep. Atti n. 5/CU del 19 gennaio 2012); CONSIDERATA la
necessità di superare la fase di sperimentazione prevista dal suddetto Accordo
e di aggiornarne e ampliarne i contenuti, allo scopo di costituire una rete
integrata di interventi tra il livello nazionale, il livello regionale ed il
livello locale delle attività di prevenzione del rischio suicidario per i
detenuti minori; VISTA la lettera
pervenuta in data 4 ottobre 2016 e trasmessa in pari data ai componenti del
Tavolo, con la quale il Ministero della giustizia – Dipartimento
dell’amministrazione penitenziaria - ha proposto all’esame del Tavolo medesimo
una bozza del documento recante “Piano nazionale per la prevenzione delle
condotte suicidarie in ambito penitenziario”;
CONSIDERATO che, nel
corso delle riunioni del Tavolo del 18 ottobre e 21 novembre 2016, si è
discusso della suddetta bozza di Piano ritenendo che, ai fini della proficua
conduzione dei lavori e la successiva definizione dello stesso, fosse
necessario procedere con una modalità partecipata e condivisa delle Regioni e
delle Amministrazioni centrali; VISTA la nota del 6
marzo 2017, con la quale il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha
richiesto la convocazione del Tavolo per la ripresa delle attività concernenti
la suddetta bozza di documento; VISTA la nota in data
20 aprile 2017 dell’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza, con cui sono
stati convocati congiuntamente il Tavolo e il Comitato paritetico interistituzionale (di seguito: “il Comitato”) per il 27
aprile 2017; CONSIDERATO che, nel
corso della riunione congiunta del Tavolo e del Comitato del 12 giugno 2017,
convocata con nota del 5 giugno 2017, viene data comunicazione dei lavori in
corso sulla proposta di “Piano nazionale per la prevenzione delle condotte
suicidarie nel sistema penitenziario per adulti” e viene concordato di
procedere, viste le peculiarità che caratterizzano i comportamenti autolesivi
dei minori che richiedono programmazioni mirate, con la stesura di uno
specifico accordo dedicato alla Giustizia minorile; VISTO l’Accordo, ai
sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul
documento recante “Piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidarie
nel sistema penitenziario per adulti” (Rep. Atti n. 81/CU del 27 luglio
2017); CONSIDERATO che la
formulazione di un apposito documento relativo all’area della Giustizia
minorile, emersa nel corso della sopraindicata riunione congiunta del Tavolo e
del Comitato del 12 giugno 2017, si è resa necessaria in ragione delle
peculiarità che caratterizzano i comportamenti autolesivi dei minori, che
richiedono programmazioni mirate ed
interventi specifici; CONSIDERATO che il
sottogruppo minori costituito ad hoc ha elaborato il documento denominato “Piano
Nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi
residenziali minorili del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità”,
trasmesso all’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza dal Coordinamento
interregionale sanità penitenziaria in data 19 settembre 2017 e diramato ai
componenti del Tavolo e Comitato con nota del 20 settembre 2017; TENUTO CONTO che
nella riunione congiunta dei citati organismi del 26 settembre 2017 la suddetta
documentazione, ampiamente esaminata, è stata oggetto di modifiche ed
integrazioni concordate tra le parti; CONSIDERATO che al
termine della suddetta riunione il Tavolo ha approvato la versione definitiva
del documento in parola, Allegato sub A, parte integrante del presente atto,
che è stata diramata alle Amministrazioni centrali interessate, alle Regioni e
Province autonome ed alle Autonomie locali con lettera in data 10 ottobre 2017; ACQUISITO, nel corso
dell’odierna seduta di questa Conferenza, l’assenso del Governo, delle Regioni
e delle Province autonome di Trento e Bolzano e delle Autonomie locali; Il
Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali
CONVENGONO
QUANTO SEGUE 1.
di
adottare il “Piano Nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e
suicidario nei servizi residenziali minorili del Dipartimento per la Giustizia
Minorile e di Comunità”, Allegato sub A, parte integrante del presente atto; 2.
che
dall’applicazione del presente Piano non devono derivare nuovi o maggiori oneri
a carico della finanza pubblica.
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