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Accordo,
ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo Repertorio atti n.
130/CU del 26 ottobre 2017
Nell'odierna seduta
del 26 ottobre 2017: VISTO l’articolo 9 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281, e, in particolare, il comma 2, lettera c), che affida a
questa Conferenza il compito di promuovere e sancire accordi tra il Governo, le
Regioni, le Province autonome e gli Enti locali, al fine di coordinare
l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere in collaborazione attività
di interesse comune; VISTO
il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante “Riordino della
disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre
1992, n. 421”; VISTA l’Intesa sancita in Conferenza
Stato-Regioni nella seduta del 10 luglio 2014 concernente il nuovo Patto per la
Salute 2014-2016” (Rep. Atti n. 82/CSR); VISTA l’Intesa sancita in Conferenza
Stato-Regioni nella seduta del 13 novembre 2014 sul documento recante “Piano
Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018” (Rep. Atti n. 156/CSR); VISTO
l’Accordo sancito da questa Conferenza nella seduta del 30 ottobre 2014 sul documento
recante “Piano nazionale delle demenze – Strategie per la promozione ed il
miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi
assistenziali nel settore delle demenze” (Rep. Atti n. 135/CU), pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2015, n. 9; VISTA
la nota del 29 agosto 2017 con la quale il Ministero della salute, ha
trasmesso, ai fini del perfezionamento dell’accordo da parte di questa
Conferenza, i documenti “Linee di indirizzo nazionali sui Percorsi Diagnostico
Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le demenze” e “Linee di indirizzo
nazionali sull’uso dei Sistemi informativi per caratterizzare il fenomeno delle
demenze”, che sono state diramate
alle Regioni e agli Enti locali il 5 settembre 2017; VISTA la riunione tecnica, convocata per il
giorno 23 ottobre 2017, che non ha avuto luogo in quanto il 19 ottobre 2017 il
Coordinamento della Commissione salute delle Regioni ha trasmesso l’assenso
tecnico favorevole, mentre l’ANCI ha comunicato assenso il successivo 20 ottobre; ACQUISITO, nel corso dell’odierna seduta di
questa Conferenza, l’assenso del Governo, delle Regioni e Province autonome di
Trento e di Bolzano e degli Enti locali; SANCISCE
ACCORDO tra il Governo, le Regioni e le Province autonome e le Autonomie locali, nei seguenti
termini: premesso che: -
il decreto legislativo n. 502/1992 indirizza le azioni del Servizio Sanitario
Nazionale verso il rispetto del principio di appropriatezza e la individuazione
di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali e linee guida; -
i percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) sono strumenti che
permettono di delineare, rispetto ad uno o più patologie o problema clinico, il
miglior percorso praticabile all’interno di un’organizzazione e tra
organizzazioni per la presa in carico del paziente e della sua famiglia; -
la presa in carico della persona e della sua famiglia, nell’ambito della
gestione integrata, prevede l’inserimento di un PDTA dove, a seconda dei bisogni
e delle fasi della malattia, l’equipe definisce, in accordo con gli interessati
l’intervento più appropriato; -
in Europa si stima che la prevalenza delle demenze incrementi, nel medesimo
periodo di tempo, dall’1,6% nella classe d’età 65-69 anni al 22,1% in quella
maggiore di 90 anni nei maschi e dall’1% al 30,8% rispettivamente nelle donne.
I tassi di incidenza per demenza variano dal 2.4 per 1000 anni persona nella
classe d’età 65-69 anni fino al 40,1 per 1000 anni persona in quella maggiore
di 90 anni nella popolazione maschile e dal 2,5 all’81,7 rispettivamente nella
popolazione femminile. La demenza di Alzheimer rappresenta, secondo queste
stime, circa il 60% di tutte le demenze; -
le demenze comprendono un insieme di
patologie (demenza di Alzheimer, vascolare, fronto-temporale,
a corpi di Lewy, forme miste, ecc.) che hanno un
impatto notevole in termini socio-sanitari sia perché un maggior numero di
famiglie ne sono drammaticamente coinvolte, sia perché richiedono l’attivazione
di una qualificata rete integrata di servizi sanitari e socio-assistenziali. Le demenze, inoltre,
rappresentano una delle maggiori cause di disabilità. Dato il progressivo
invecchiamento della popolazione generale queste patologie stanno diventando, e
lo saranno sempre più, un problema rilevante in termini di sanità pubblica; - la sintomatologia della demenza, conseguente alla grave compromissione
delle funzioni cognitive, è infatti caratterizzata da una disabilità
progressiva la cui gestione clinica ed assistenziale risulta estremamente
complessa. Va, inoltre, tenuto presente che la condizione clinica del paziente
demente è generalmente caratterizzata dal fenomeno della pluripatologia
che, inevitabilmente, comporta vari gradi di disabilità a cui si accompagnano
problemi somatici, psichiatrici, sociali, etici e medico-legali; - in Italia sono numerose le iniziative rivolte alla demenza ma,
nonostante gli sforzi di Amministrazioni, Associazioni ed operatori sanitari e
sociosanitari, la gestione del problema è ancora spesso affrontata in momenti e
con percorsi distinti; - sul territorio nazionale è presente una organizzazione differenziata
tra le diverse Regioni e talora anche all’interno delle singole Regioni ed una
marcata variabilità nell’offerta quali-quantitativa di servizi di diagnosi e
cura. Spesso si rileva anche una ancora scarsa integrazione e collaborazione
tra ospedale, medici di medicina generale (MMG), servizi territoriali e di
assistenza domiciliare integrata che rischiano di tradursi in una carenza nella
presa in carico e nella continuità assistenziale. La realtà si presenta molto
variegata, con aree di sicura eccellenza accanto ad altre dove è assolutamente
necessario intervenire per dare qualità; -
il “Piano nazionale delle demenze – Strategie per la promozione ed il
miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi
assistenziali nel settore delle demenze”, di cui all’Accordo in Conferenza
Unificata del 30 ottobre 2014, ha tra i suoi obiettivi la “Creazione di una
rete integrata per le demenze e realizzazione della gestione integrata”; -
l’anzidetto
Piano ha previsto, altresì, l’attivazione di un Tavolo di monitoraggio del
recepimento e della implementazione del Piano nazionale Demenze (PND), che ha
provveduto a predisporre i seguenti documenti: Ø “Linee di indirizzo
Nazionali sui Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le
demenze”; Ø “Linee di indirizzo
Nazionali sull’uso dei Sistemi informativi per caratterizzare il fenomeno delle
demenze”. SI CONVIENE
1.
Sulla
necessità di condividere le “Linee di indirizzo Nazionali sui Percorsi
Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le demenze”, allegato A, parte
integrante del presente atto, che propongono una definizione condivisa, teorica
ed operativa, di PDTA per le demenze e descrive gli elementi costitutivi di
tali percorsi, relativi alla persona con demenza ma anche alla sua famiglia,
che potranno poi avere una diversa articolazione nei vari contesti locali in
cui verranno sviluppati anche in relazione ad esigenze specifiche dei bisogni e
dei sistemi. 2.
Sulla
necessità di condividere, altresì, le “Linee di indirizzo Nazionali sull’uso
dei Sistemi informativi per caratterizzare il fenomeno delle demenze”, allegato
B, parte integrante del presente atto, che rappresentano un approfondimento sui
Sistemi informativi a supporto della seguente azione prevista nel Piano
nazionale demenze (azione 1.7): “Realizzazione
di un sistema informativo sulle demenze, a partire dalla valorizzazione dei
flussi già esistenti, che consenta il dialogo tra livello regionale e quello
nazionale e sia utilizzato a supporto delle funzioni di monitoraggio del
fenomeno e programmazione degli interventi basati su indicatori di
appropriatezza e qualità; sostegno alla verifica di attuazione del presente
Piano; ricerca mirata”. 3.
Il
Governo, le Regioni, le Province Autonome e gli Enti Locali si impegnano ad
attuare le anzidette linee di indirizzo, al fine di promuovere e migliorare la
qualità e l’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle
demenze; 4.
L’attuazione
da parte delle singole Regioni, Province autonome ed Enti locali delle
anzidette linee di indirizzo è realizzata nel quadro della rispettiva
programmazione assistenziale e nel rispetto della connessa programmazione
economico finanziaria, in riferimento alle risorse umane, strumentali e
finanziarie previste dalla normativa vigente. 5.
All'attuazione
del presente accordo si provvede nei limiti delle risorse umane, finanziarie e
strumentali disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica.
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