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Problematiche concernenti la procedura di rivalsa a carico delle amministrazioni responsabili delle sanzioni inflitte all’Italia dalla Corte di Giustizia europea con sentenza del 2 dicembre 2014 (Causa C-196/13), per violazioni della normativa in materia di rifiuti (discariche abusive), ai sensi dell’art. 43, comma 9bis, della legge n. 234 del 2012 (ECONOMIA E FINANZE – AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE).

Problematiche concernenti la procedura di rivalsa a carico delle amministrazioni responsabili delle sanzioni inflitte all’Italia dalla Corte di Giustizia europea con sentenza del 2 dicembre 2014 (Causa C-196/13), per violazioni della normativa in materia di rifiuti (discariche abusive), ai sensi dell’art. 43, comma 9bis, della legge n. 234 del 2012.

 

 

 

 

Repertorio n.  77/CU             del       26 maggio 2016            

 

 

LA CONFERENZA UNIFICATA

 

 

nell’odierna seduta del 26 maggio 2016

 

 

CONSIDERATO che, a seguito della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia per violazioni della normativa in materia di rifiuti, la Corte di giustizia dell’Unione Europea, con sentenza del 2 dicembre 2014 (Causa C-196/13) sulle “discariche abusive”, ha condannato la Repubblica italiana al pagamento di specifiche sanzioni, ovverossia l’importo forfettario di c.ca 40 milioni di euro, più una penalità semestrale, fino alla completa esecuzione degli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti stabiliti dalle specifiche direttive;

 

VISTA la legge 24 dicembre 2012, n. 234, concernente “Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”, e, in particolare, gli articoli 41 e 43, riguardanti i poteri sostitutivi dello Stato e il diritto di rivalsa dello Stato nei confronti di Regioni o di altri enti pubblici responsabili di violazioni del diritto dell’Unione europea;

 

CONSIDERATO che il Ministero dell’economia e delle finanze, al fine di adempiere alla pronuncia della Corte di giustizia, ai sensi del richiamato art. 43, comma 9bis, della legge n. 234 del 2012, ha provveduto ad anticipare il pagamento, della sanzione iniziale di 40 milioni di euro, oltre agli interessi di mora, nonché della sanzione semestrale, a carico del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie;

 

CONSIDERATO che il Ministero dell’economia e delle finanze, con nota n. 20508/2016 dell’11 marzo 2016, diramata il 18 marzo 2016 con nota della Segreteria di questa Conferenza, ha chiesto di dare apposita informativa in Conferenza Unificata dell’attivazione della prevista procedura di rivalsa, ai sensi del richiamato art. 43, comma 9bis, della legge n. 234 del 2012, a carico delle amministrazioni responsabili delle violazioni che hanno determinatole sentenze di condanna;

 

CONSIDERATO che nella seduta di questa Conferenza Unificata del 24 marzo 2016, il rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze, al fine del reintegro delle somme anticipate nel corso del 2015, ha informato di voler inviare, a ciascuna Regione e Comune interessato, una nota con la quale si invita a concordare le modalità di restituzione degli importi dovuti da ciascun ente, con decorrenza 90 giorni, trascorsi senza esito i quali, si può anche procedere a compensazione dei trasferimenti dovuti dallo Stato alle amministrazioni interessate;

 

CONSIDERATO che, già nella stessa seduta di questa Conferenza del 24 marzo 2016, hanno replicato alla richiamata informativa il sindaco di Lecce Paolo Perrone e il Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, evidenziando la criticità dell’operazione;

 

CONSIDERATO che il Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, acquisito il parere favorevole dell’Avvocatura generale dello Stato, ha avviato la procedura per addivenire all’intesa, prevista dall’art. 43 della richiamata legge n. 234 del 2012, con le Regioni e i singoli Comuni interessati, circa le modalità di reintegro delle somme anticipate per il pagamento delle suddette sanzioni;

 

VISTA la nota del 2 maggio 2016 del Presidente dell’ANCI, con la quale si chiede la costituzione di un tavolo tecnico, in sede di Conferenza Unificata, finalizzato alla risoluzione delle problematiche legate alla richiamata procedura di rivalsa;

 

VISTA la nota del 12 maggio 2016 del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, con la quale si chiede la costituzione di un tavolo tecnico presso questa Conferenza per affrontare la questione dell’esercizio del diritto di rivalsa;

 

CONSIDERATO che nella riunione tecnica del 18 maggio 2016, alla quale hanno partecipato il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, le Regioni e l’ANCI, sono emerse varie criticità in ordine alla richiamata procedura di rivalsa, nonché la richiesta di sospendere tale procedura, e di approfondire singolarmente le varie istruttorie, oltre alla istanza di costituzione di un tavolo tecnico presso questa Conferenza;

 

VISTA la nota del 19 maggio 2016 del Presidente dell’ANCI, con la quale si evidenzia la necessità urgente e improrogabile di trovare una soluzione alla procedura di rivalsa avviata dal Ministero dell’economia e finanze, che non gravi esclusivamente sulle amministrazioni comunali, e si ribadisce la richiesta di sospendere il procedimento di diffida avviato dal predetto Ministero, al fine di una valutazione attenta di ogni singola fattispecie e delle responsabilità oggettive degli enti coinvolti, anche al fine di scongiurare possibili contenziosi;

 

CONSIDERATI gli esiti dell’odierna seduta di questa Conferenza, nel corso della quale:

- le Regioni e le Province autonome hanno consegnato un documento (allegato 1), chiedendo, fra l’altro, la sospensione dei termini del procedimento di rivalsa, e, in coerenza con il principio di leale collaborazione, l’apertura di un tavolo di confronto al fine di individuare possibili soluzioni condivise;

- l’ANCI ha condiviso la richiesta delle Regioni;

- il Presidente di questa Conferenza Unificata, sulla scorta della nota n. 47484 del 26 maggio 2016 del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della ragioneria generale dello Stato (allegato 2), condiviso dal Gabinetto del Ministro dell’economia e delle finanze, ha considerato accoglibile la richiesta di costituzione di un tavolo tecnico da definirsi nella prima seduta utile della Conferenza Unificata e, conseguentemente, la sospensiva della decorrenza del termine di 90 giorni fissato nella nota di avvio della procedura di rivalsa da parte del Ministero dell’economia e delle finanze;

 

 

 

PRENDE ATTO

 

 

in relazione a quanto riportato nelle premesse, della volontà del Governo di accogliere la richiesta delle Autonomie regionali e locali di sospendere la decorrenza del termine di 90 giorni fissato nella nota di avvio della procedura di rivalsa da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, di cui alla nota n. 47484 del 26 maggio 2016.

 

 

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