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Schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto il Ministro dell'interno, il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport ed il Ministro per la coesione territoriale concernente la determinazione degli obiettivi programmatici del Patto di stabilità interno per gli anni dal 2012 al 2014, predisposto ai sensi dell'articolo 20, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111

 

Repertorio atti n. 60/CU  del 10  maggio 2012

 

 

LA CONFERENZA UNIFICATA

 

Nella odierna seduta del 10 maggio 2012:

 

VISTO l’articolo 20, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.98 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111, il quale che dispone che, al fine di ripartire, tra gli enti del singolo livello di governo, l’ammontare del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica i predetti enti sono suddivisi con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno e con il Ministro per gli affari regionali e per la coesione territoriale, d’intesa con questa Conferenza, in due classi sulla base della valutazione ponderata dei parametri di virtuosità elencati nel medesimo comma 2

 

VISTO l’articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183 recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di stabilità 2012) concernente il Patto di stabilità interno degli Enti locali;

 

VISTA la nota n. 7579 del 23 marzo 2012 con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze, Gabinetto del Ministro, ha trasmesso lo schema di decreto concernente la determinazione degli obiettivi programmatici del Patto di stabilità interno per gli anni dal 2012 al 2014, provvedimento che è stato inviato, il 29 marzo 2012, alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che, nello schema di decreto in oggetto gli Enti locali sono ripartiti in due classi di virtuosità sulla base dei seguenti 4 parametri: rispetto del patto di stabilità interno; autonomia finanziaria; equilibrio di parte corrente; capacità di riscossione;

 

CONSIDERATO che, al fine dell’esame del citato provvedimento, è stata convocata una riunione, a livello tecnico, il 24 aprile 2012, nel corso della quale i rappresentanti dell’ANCI e dell’UPI hanno evidenziato la necessità di una razionale ripartizione degli avanzi del raggiungimento dell’obiettivo;

 

CONSIDERATO, in particolare, che:

- i rappresentanti dell’ANCI si sono riservati una valutazione sul provvedimento da parte degli organi politici dell’Associazione, non avendo dato un giudizio positivo sulla disposizione legislativa in base alla quale è stato predisposto il testo in esame e ritenendo più opportuno rimodulare gli obiettivi e i parametri del patto di stabilità secondo un percorso condiviso tra Governo ed Enti locali;

 

- i rappresentanti dell’UPI hanno presentato un documento con una proposta emendativa volta a recuperare lo spazio finanziario dato dallo scostamento tra i 31,3 milioni di euro, costituenti avanzo del comparto perché è stato portato “a zero” il proprio saldo obiettivo e la capienza necessaria alle Province“ virtuose”; detto emendamento prevede l’attribuzione di uno sconto, rispetto al proprio obiettivo 2012, di importo pari allo scostamento a favore della prima provincia “non virtuosa” in graduatoria che, quindi, sarebbe inserita nello schema di decreto: Inoltre, hanno anche richiesto che, oltre alla nota metodologica, venga pubblicata in allegato l’elenco e la graduatoria che emerge a seguito dell’applicazione dei parametri di virtuosità individuati per il calcolo;

- i rappresentanti delle Regioni hanno condiviso sostanzialmente le osservazioni di ANCI e UPI e hanno ritenuto di non dover formulare ulteriori osservazioni sul testo del decreto;

 

CONSIDERATO che il rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha precisato che la ripartizione delle somme avanzate deve comunque avvenire nel rispetto del dettato normativo che consentirebbe o di rivedere la percentuale per gli enti virtuosi o di alleggerire il patto di stabilità per gli enti non virtuosi il cui contributo aggiuntivo non può essere superiore all’0,4% della spesa media registrata nel triennio 2006-2008;

 

CONSIDERATO che, con nota del 26 aprile 2012, la Ragioneria Generale dello Stato ha fatto pervenire, a seguito degli esiti della riunione tecnica del 24 aprile 2012, una nuova formulazione del testo del decreto che è stato inviato il 27 aprile 2012, alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che, con nota del 7 maggio 2012, il Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, ha trasmesso una nuova formulazione del provvedimento in argomento con la quale si è provveduto a rettificare un errore materiale contenuto nel preambolo nella parte riguardante gli effetti finanziari per le Province determinati dall’applicazione della clausola di salvaguardia, che stato inviato, in data 8 maggio 2012, alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza:

- le Regioni hanno espresso avviso favorevole all’intesa con la richiesta di inserire nel testo la Provincia di Piacenza, precisando che tale proposta è volta ad utilizzare lo spazio finanziario disponibile, ancorché non sufficiente, per favorire la prima Provincia non virtuosa;

- l’ANCI ha espresso intesa tecnica positiva con le considerazioni contenute in un documento che è stato consegnato (All.A);

- l’UPI hanno espresso avviso favorevole all’intesa con la raccomandazione contenuta in un documento che è stato consegnato (All.B);

 

CONSIDERATO che il Ministero dell’economia e delle finanze ha chiarito non sussistere uno spazio finanziario disponibile in quanto è stato ridistribuito all’intero comparto delle Province, mentre l’UPI, richiamando la raccomandazione contenuta nel proprio documento relativa ai parametri ed ai criteri di virtuosità da adottare nel 2013, ha sostenuto la necessità di dare corso al provvedimento per le quattro Province già individuate senza assumere un orientamento diverso da quanto emerso in sede tecnica;

 

CONSIDERATO, pertanto, che le Regioni hanno ritenuto di non insistere nella richiesta formulata in precedenza;

 

ACQUISITO, quindi, l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome, degli Enti locali;

 

 

SANCISCE L’INTESA

 

 

nei termini di cui in premessa e degli allegati documenti, ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.98 convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111 sullo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno, il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport e il Ministro per la coesione territoriale concernente la determinazione degli obiettivi programmatici del Patto di stabilità interno per gli anni dal 2012 al 2014, trasmesso, con nota  dell’8 maggio 2012, dal Ministero dell’economia e delle finanze.

 

 

                               Il Segretario                                                   Il Presidente

                 Cons. Ermenegilda Siniscalchi                                  Dott. Piero Gnudi

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