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Parere sul disegno di legge
di conversione in legge del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174 recante: "Disposizioni
urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone
terremotate nel maggio 2012 (A.C. 5520) Parere, ai sensi dell’articolo 9,
comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Repertorio atti n. 118/CU del 25
ottobre 2012 LA CONFERENZA
UNIFICATA Nell’odierna seduta del 25 ottobre
2012: VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza,
anche su richiesta delle autonomie regionali e locali,
ogni altro oggetto di preminente interesse comune delle regioni, delle
province, dei comuni e delle comunità montane; VISTA la nota n. 9093
- DAGL/4350/10.3.1 del 10 ottobre 2012 con la quale la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e
legislativi, ha trasmesso il disegno di legge di
conversione in legge del decreto-legge
10 ottobre 2012, n. 174 recante: "Disposizioni urgenti in materia di
finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni
in favore delle zone terremotate nel maggio 2012 (A.C. 5520), approvato dal
Consiglio dei Ministri, nella seduta del 9 ottobre 2012, ai fini
dell’espressione del parere di questa Conferenza; provvedimento che è stato
inviato, in data 11 ottobre 2012, alle Regioni ed agli Enti locali; CONSIDERATO che per l’esame dello schema di
decreto è stata convocata una riunione a livello tecnico per il giorno 22
ottobre 2012 che, su richiesta delle Regioni, non ha
avuto luogo; CONSIDERATO che, nel corso della
odierna seduta di questa Conferenza: - le Regioni hanno espresso una
valutazione negativa sul provvedimento in esame consegnando un documento
(All.A) in cui condividono la necessità dei controlli della Corte dei conti
sugli atti finora esclusi dalla sua attività, come peraltro già da loro
richiesto, ma ritengono che l’articolo 1 del testo, così come formulato,
rischia di provocare la paralisi dell’attività di governo delle Regioni ed un ulteriore rallentamento dei pagamenti relativi ai servizi
erogati; in particolare, hanno manifestato preoccupazione circa la verifica di
attendibilità dei bilanci di previsione proposti dalle giunta regionale operata
dalla Corte dei conti tramite un parere che precede le deliberazioni
dell’Assemblea legislativa condizionandone le decisioni e impedendo quella
valutazione a valle del bilancio che è peculiarità della finanza regionale
specie in tema di garanzia del rispetto del Patto di stabilità; inoltre il
decreto prefigura una funzione monocratica del Presidente della Regione
attribuendo responsabilità senza che vi sia chiarezza sulle procedure da
seguire; infine, hanno chiesto di conoscere la disponibilità del Governo a
modificare gli articoli 1 e 2 del provvedimento; - l’ANCI, rilevando il mancato coinvolgimento delle
Autonomie nella predisposizione del provvedimento in esame, ha espresso parere
condizionato all’accoglimento di una serie di emendamenti
contenuti in un documento che ha consegnato (All.B) che riguardano il sistema
dei controlli e, specificatamente, l’eliminazione del dettato dell’articolo 3,
comma 1, lettera c), sulla revoca del responsabile finanziario, che rappresenta
un danno per l’organizzazione stessa degli Enti locali, il controllo della
Corte dei conti attraverso la Guardia di Finanza, la disposizione dell’articolo
8, comma 3, relativo agli importi da imputare determinati a seguito dei provvedimenti
della “spending review” da utilizzare non solo per l’estinzione anticipata del
debito ma anche per la sua riduzione; inoltre, ha precisato talune richieste
quali l’esclusione dell’applicazione delle norme della “spending review” ai
piccoli Comuni per l’anno 2012 ed alle Unioni per l’anno 2013, la previsione di
criteri per la premialità di cui all’articolo 8, l’incremento delle risorse per
i Comuni colpiti dal terremoto, la revisione dell’applicazione dell’IMU agli
immobili di proprietà dei Comuni e la proroga dell’entrata in vigore del
tributo sui rifiuti e sui servizi
indivisibili (TARES); - l’UPI, nel condividere le
osservazioni delle Regioni e dell’ANCI, ha consegnato un documento (All.C) in
cui, tra l’altro, si evidenzia la difficoltà per le Province di mantenere gli
equilibri di bilancio e si sottolinea la mancata
chiarezza in merito al ripristino di alcune funzioni delle province, anche
delegate dallo Stato, sottolineando l’insufficienza delle risorse del Fondo di
riequilibrio destinate a garantire l’esercizio delle funzioni stesse; CONSIDERATO che il Governo ha preso atto dei
rilievi posti dalle Regioni e dagli Enti locali, riservandosi di comunicare la
disponibilità ad accogliere talune proposte di modifica del provvedimento; ESPRIME PARERE ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge per la
conversione in legge del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174 recante:
"Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti
territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate
nel maggio 2012” (A.C. 5520), trasmesso, con nota n. 9093
- DAGL/4350/10.3.1 del 10 ottobre 2012, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei termini di cui in premessa e
degli allegati documenti che costituiscono parte integrante del presente atto. Il Segretario Il Presidente Cons.
Ermenegilda Siniscalchi Dott.
Piero Gnudi
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