Intesa sullo schema di decreto
legislativo recante meccanismi sanzionatori e
premiali relativi a regioni, province e comuni, ai sensi degli articoli 2,17 e 26 della legge 5 maggio 2009 n.
42.
Intesa, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n.
42
Repertorio atti n. 47/CU del 18 maggio 2011
LA
CONFERENZA UNIFICATA
Nella odierna seduta del 18 maggio 2011:
VISTO
l’articolo 2, comma 1, della legge 5 maggio 2009, n. 42 il quale ha attribuito
al Governo la delega ad adottare, entro ventiquattro
mesi dalla data di entrata in vigore della legge medesima, uno o più decreti
legislativi aventi ad oggetto l’attuazione dell’articolo 119 della
Costituzione, al fine di assicurare, attraverso la definizione dei principi
fondamentali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario
e la definizione della perequazione, l’autonomia finanziaria di comuni,
province, città metropolitane e regioni nonché al fine di armonizzare i sistemi
contabili e gli schemi di bilancio dei medesimi enti e i relativi termini di
presentazione e approvazione, in funzione delle esigenze di programmazione,
gestione e rendicontazione della finanza pubblica;
VISTO il successivo comma 3 il quale ha
disposto che i decreti legislativi di cui al precedente comma 1 sono adottati su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, del
Ministro per le riforme per il federalismo, del Ministro per la semplificazione
normativa, del Ministro per i rapporti con le regioni e del Ministro per le politiche
europee, di concerto con il Ministro dell’interno, con il Ministro per la
pubblica amministrazione e l’innovazione e con gli altri Ministri volta a volta
competenti nelle materie oggetto di tali decreti. Gli schemi di decreto
legislativo, previa intesa da sancire in sede di Conferenza Unificata ai sensi
dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono trasmessi
alle Camere, ciascuno corredato di relazione tecnica che evidenzi gli effetti
delle disposizioni recate dal medesimo schema di decreto sul saldo netto da
finanziare, sull’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e sul
fabbisogno del settore pubblico, perché su di essi sia
espresso il parere della Commissione parlamentare per l’attuazione del
federalismo fiscale e delle Commissioni parlamentari competenti per le
conseguenze di carattere finanziario, entro sessanta giorni dalla trasmissione.
In mancanza di intesa nel termine di cui all’articolo
3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il Consiglio dei Ministri
delibera, approvando una relazione che è trasmessa alle Camere. Nella relazione
sono indicate le specifiche motivazioni per cui
l’intesa non è stata raggiunta;
VISTA la nota n. 2979 DAGL/50162/10.3.44 del 15
aprile 20113 - DAGL/51587/10.3.1 con la quale la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli
affari giuridici e legislativi, ha trasmesso lo schema di decreto legislativo
recante meccanismi sanzionatori e premiali relativi a
regioni, province e comuni, ai sensi degli art. 2,17 e 26 della legge 5 maggio 2009 n.
42, approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del
7 aprile 2011,
provvedimento che è stato inviato, il 15 aprile 2011, alle Regioni ed agli Enti
locali;
CONSIDERATO che l’argomento
è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta
del 20 aprile
2011, ma è stato rinviato con decorrenza del termine di 30 giorni
per il conseguimento dell’intesa;
CONSIDERATO che, nella richiamata
seduta, è stata concordata la convocazione di una riunione tecnico-politica che
si è tenuta il 3 maggio 2011 nel corso della quale sia i rappresentanti delle
Regioni che quelli dell’ANCI e dell’UPI hanno sollevato alcune questioni,
evidenziando la necessità di un approfondimento in merito all’impianto del
provvedimento e su particolari disposizioni quali quelle relative
al fallimento politico, chiedendo, quindi, la disponibilità del Governo
a concordare tempi e modalità per giungere all’intesa prevista dalla legge n.
42/2009;
CONSIDERATO che i rappresentanti del Governo hanno
dichiarato la disponibilità al confronto in tempi brevi che consenta di
definire l’argomento nei termini previsti dalla legge n. 42/2009;
CONSIDERATO che l’argomento, iscritto all’ordine del giorno
della seduta del 5 maggio 2011, è stato rinviato per
consentire il confronto tra Governo, Regioni ed Enti locali;
CONSIDERATO che, in tal senso, si è
convenuto di prevedere una seduta straordinaria di questa Conferenza per
il 18 maggio 2011 preceduta da una istruttoria tecnica per valutare gli
emendamenti al testo del provvedimento presentati da Regioni ed Enti locali, e
che, al riguardo, è stato deciso di convocare la prima riunione tecnica per il
giorno 6 maggio 2011 poi differita al giorno 10 maggio 2011;
CONSIDERATO che, nel corso della riunione del 10 maggio 2011,
i rappresentanti delle Regioni hanno presentato un documento approvato dalla
Conferenza dei Presidenti con il quale hanno enunciato i profili di dubbia costituzionalità
dello schema di decreto soprattutto con riferimento al meccanismo sanzionatorio ed all’applicazione dell’articolo 126 della
Costituzione; i rappresentanti dell’ANCI hanno espresso una valutazione critica
dei contenuti del provvedimento non condivisibile nell’impianto generale, con
riferimento soprattutto alle sanzioni previste per gli Amministratori locali e,
quindi, non emendabile; i rappresentanti dell’UPI hanno condiviso le criticità
evidenziate, presentando, comunque, un documento contenente degli emendamenti
al testo;
CONSIDERATO che i rappresentanti delle Amministrazioni
centrali dello Stato hanno ribadito la piena
legittimità costituzionale dello schema di decreto legislativo in esame, riservandosi
una valutazione sulle proposte emendative presentate
dall’UPI;
CONSIDERATO che, a seguito di detta riunione, è stato
fissato un ulteriore incontro, di carattere politico tenutosi
il 18 maggio 2011 in
cui sono state esaminate alcune questioni;
CONSIDERATO che, nel corso della
odierna seduta di questa Conferenza, in merito al provvedimento in esame
le Regioni e gli Enti locali, non ritenendo esistenti le condizioni per il
conseguimento dell’intesa, hanno chiesto un rinvio del punto ai fini di
consentire un approfondimento sui contenuti del testo;
CONSIDERATO che il Governo ha dichiarato di non
potere accogliere detta richiesta, attesa la scadenza del termine per la delega
prevista dalla legge n. 42/2009;
CONSIDERATO, pertanto, che le
Regioni e gli Enti locali hanno espresso
avviso contrario al conseguimento dell’intesa; in particolare:
- le Regioni, nel consegnare un documento (All.A), hanno dichiarato di condividere l’esigenza di una
normativa di disciplina dei meccanismi sanzionatori e
premiali, ribadendo di ritenere incostituzionale il
provvedimento sotto molteplici profili prima di tutto l’utilizzo dell’articolo
126 della Costituzione in luogo dell’articolo 120 della Costituzione e sottolineando,
in particolare, che le sanzioni relative ai Piani di rientro in materia
sanitaria sono già stabilite in modo puntuale nel Patto per la salute siglato
con il Governo e tradotto nelle disposizioni della legge n. 191/2009 in linea
con quanto previsto dall’articolo 120 della Costituzione;
- l’ANCI ha evidenziato la inaccettabilità delle norme previste sul fallimento
politico del Sindaco, sottolineando che
le disposizioni del Testo Unico degli Enti locali prevedono già sanzioni per comportamenti
degli Amministratori locali commessi con dolo o colpa grave e facendo presente che
il comparto degli Enti locali ha contribuito in maniera positiva al raggiungimento
degli obiettivi di finanza pubblica;
- l’UPI ha
consegnato un documento (All.B) in cui sono formulate
le proposte emendative già presentate in sede
tecnica, sottolineando come il provvedimento potrebbe fornire
una falsa rappresentazione degli Amministratori locali e ribadendo che anche le
Province, negli ultimi anni, hanno concorso al raggiungimento degli obiettivi
di finanza pubblica;
CONSIDERATO che il Governo, nel ribadire
l’impossibilità di ulteriori approfondimenti e preso atto,
quindi, della mancata intesa con la quale si conclude l’iter previsto dalla
legge n. 42/2009 in Conferenza Unificata, ha confermato la disponibilità, già
manifestata nel citato incontro politico, a proseguire il confronto con le
Regioni e gli Enti locali nell’ulteriore iter del provvedimento in esame;
PRENDE ATTO DELLA MANCATA INTESA
nei termini di cui in premessa, ai sensi dell’articolo 2,
comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42 sullo schema di decreto legislativo
recante meccanismi sanzionatori e premiali relativi a
regioni, province e comuni, ai sensi degli articoli 2,17 e 26 della legge 5 maggio 2009 n.
42, approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del
7 aprile 2011 e trasmesso, con nota n. 2979 DAGL/50162/10.3.44, dalla 3 -
DAGL/51587/10.3.1Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Segretario Il
Presidente
Cons.
Ermenegilda Siniscalchi On.le Dott.
Raffaele Fitto