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Parere sul disegno di legge recante riorganizzazione delle
amministrazioni pubbliche (A.S. 1577). Parere,
ai sensi dell’articolo 2, comma 5, e 9, comma 3, del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281. Repertorio atti n. 145/CU del 13
novembre 2014 LA CONFERENZA
UNIFICATA Nella odierna seduta del 13 novembre 2014: VISTO l’articolo 2, comma 5, del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il quale ha disposto che, quando
il Presidente del Consiglio dei Ministri dichiara che ragioni di urgenza non
consentono la consultazione preventiva, la Conferenza Stato‑Regioni è
consultata successivamente ed il Governo tiene conto dei suoi pareri: a) in sede di esame parlamentare dei
disegni di legge o delle leggi di conversione dei decreti‑legge; b) in sede di esame definitivo degli
schemi di decreto legislativo sottoposti al parere delle commissioni
parlamentari; VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto
1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente
del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza, anche su
richiesta delle autonomie regionali e locali, ogni altro oggetto di preminente
interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità
montane; VISTA la nota DAGL - 0007468-P del 25 luglio 2014 con la
quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari
giuridici e legislativi, ha trasmesso il disegno di legge recante riorganizzazione delle amministrazioni
pubbliche, ai
fini dell’espressione del parere di questa Conferenza, ai sensi dell’articolo
2, comma 5, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; CONSIDERATO che detto provvedimento,
il 31 luglio 2014, è stato trasmesso alle Regioni ed agli Enti locali. CONSIDERATO
che, al fine dell’esame di detto provvedimento, è stata convocata una riunione,
a livello tecnico, il 17 settembre 2014 durante la quale: -
i rappresentanti delle Regioni hanno esposto alcune proposte emendative
contenute in un documento; dette proposte riguardano numerosi aspetti e,
soprattutto, tra gli altri, l’articolo 9 sul riordino delle funzioni e del
finanziamento delle Camere di commercio (viene chiesto di aumentare la propria
rappresentatività presso gli organi competenti e non di ridurla e allo stesso
modo si chiede di valutare l’entità della riduzione del finanziamento);
l’articolo 10 (viene chiesto il superamento dello strumento del “ruolo unico”
che appare inidoneo ed inefficace per le esigenze delle singole amministrazioni
territoriali per cui sarebbe più funzionale l’ampliamento e l’adeguamento del
sistema informativo anche telematico al fine di aumentare la conoscibilità
delle risorse professionali disponibili per fra fronte ai fabbisogni. In tema
di reclutamento, le Regioni chiedono di valutare procedure concorsuali a base
regionale che potrebbero essere più efficaci di un concorso unico a livello
nazionale con le problematiche connesse alla mobilità del personale
dirigenziale nell’ambito di vaste porzioni di territorio); l’articolo 13 in tema
di riordino della disciplina del lavoro alle dipendenze della Pubblica
amministrazione (viene chiesto un riordino complessivo del sistema delle fonti,
sia per quanto riguarda il rapporto tra legge e contrattazione, sia a livello
normativo con le ricadute del disegno di legge in esame sul decreto legislativo
n. 165 del 2001; -
i rappresentanti dell’ANCI hanno presentato un documento con alcune
osservazioni e proposte emendative sottolineando, in particolare, la necessità
di un maggiore ruolo dei comuni anche nelle procedure di reclutamento della
dirigenza, il rischio di una burocratizzazione attraverso il concorso unico
nazionale, la necessità, all’articolo 15, di rivedere la disciplina dei servizi
pubblici locali nel suo complesso e non solo con interventi mirati; - i rappresentanti
dell’UPI hanno svolto delle considerazioni di ordine generale sull’impianto del
disegno di legge con osservazioni analoghe a quelle dell’ANCI; CONSIDERATO che,
quindi, è stata convocata una ulteriore riunione, a livello tecnico, il 9
ottobre 2014, al fine di esaminare le
proposte emendative presentate. In quella sede, i rappresentanti delle Regioni
hanno presentato due documenti distinti, l’uno riguardante le osservazioni
sull’articolo 9 in materia di Camere di commercio e l’altro, più generale,
sull’articolato del decreto ed, in particolare, sull’articolo 10 in materia di
dirigenza pubblica, con una riformulazione dell’intero articolo riprendendo e
aggiornando gli emendamenti già proposti nella precedente riunione tecnica; CONSIDERATO che i rappresentanti
dell’ANCI e dell’UPI hanno presentato un documento congiunto nel quale sono
confermate le proposte di modifica già in precedenza formulate; CONSIDERATO che i rappresentanti
delle Amministrazioni statali interessate (in particolare, gli Uffici del
Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione) hanno preso atto
delle proposte formulate, ritenendo alcune proposte meritevoli di attenzione
essendo volte ad un miglioramento del testo e riservandosi una valutazione complessiva
al riguardo; CONSIDERATO che detti
documenti sono stati trasmessi, il 10 ottobre 2014, alle Amministrazioni
statali interessate per acquisire le valutazioni finali al riguardo; CONSIDERATO, infine,
che l’Ufficio legislativo del Ministro per la Pubblica amministrazione, con
nota n. 474/14/UL/P del 14 ottobre 2014, ai fini dell’esame dell’argomento da
parte della Conferenza Unificata, ha reso noto le valutazioni in merito alle
proposte emendative formulate nel corso dell’istruttoria tecnica dalle Regioni,
dall’ANCI e dall’UPI; detta nota è stata inviata, in pari data, alle
Regioni ed agli Enti locali; CONSIDERATO
che l’argomento, iscritto all’ordine del giorno della seduta di questa
Conferenza del 16 ottobre 2014, è stato rinviato alla
seduta del 30 ottobre 2014 nel corso della quale le Regioni, l’ANCI e l’UPI
hanno consegnato distinti documenti sospendendo il proprio parere in attesa di
conoscere le determinazioni del Governo sulle loro proposte di modifica; CONSIDERATO
che, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza: - le Regioni hanno
consegnato due documenti (All.A e B) contenenti una
serie di emendamenti determinanti e condizionanti il proprio parere,
sottolineando la necessità di proseguire il confronto tecnico e politico in
corso seguendo la fase parlamentare del provvedimento in esame; - l’ANCI e l’UPI hanno
rappresentato che l’espressione favorevole del parere è condizionato
all’accoglimento degli emendamenti contenuti in un documento congiunto che è
stato consegnato (All.C), emendamenti che si chiede
di esaminare in una sede di confronto con il Governo; CONSIDERATO
che il Governo ha assicurato la disponibilità a valutare le proposte
presentate, proseguendo il confronto con le Regioni e gli Enti locali al fine
di potere individuare soluzioni condivise in parallelo all’esame del
provvedimento in sede parlamentare; ESPRIME PARERE ai sensi
dell’articolo 2, comma 5, e 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n. 281 sul disegno di legge recante
riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, trasmesso, con nota DAGL - 0007468-P del 25 luglio 2014, dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri nei termini di cui in premessa e degli
allegati documenti che costituiscono parte integrante del presente atto.
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