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Decreto del Direttore dell'Agenzia del demanio recante l'elenco degli immobili sottratti al trasferimento agli enti territoriali, ai sensi dell'articolo 5 comma 3 del decreto legislativo 28 maggio 2010 n.85 recante "Attribuzione a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio ai sensi dell'articolo 19 della legge 5 maggio 2009 n.42

Oggetto: Intesa sulla ripartizione del Fondo nazionale per le politiche giovanili di cui àll' art

 

Parere sul decreto del Direttore dell’Agenzia del Demanio recante l’elenco degli immobili   sottratti al trasferimento agli Enti territoriali, ai sensi dell’articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 recante: “Attribuzione a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio ai sensi dell’articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42”

Parere, ai sensi dell'articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85.

Repertorio atti n.             52/CU       del 18 maggio 2011

 

LA CONFERENZA UNIFICATA

Nell’odierna seduta del 18 maggio 2011:

VISTO l’articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42 il quale stabilisce i principi generali per l’attribuzione ai comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio;

VISTO l’articolo 5 del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 recante: “Attribuzione a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio ai sensi dell’articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42  il quale ha stabilito, al comma 3 (Tipologie di beni), che “le Amministrazioni statali e gli altri enti trasmettono, in modo adeguatamente motivato, all’Agenzia del demanio entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo gli elenchi dei beni immobili in uso di cui richiedono l'esclusione per comprovate ed effettive finalità istituzionali. L'Agenzia del demanio può chiedere chiarimenti in ordine alle motivazioni trasmesse, anche nella prospettiva della riduzione degli oneri per locazioni passive a carico del bilancio dello Stato. Entro il predetto termine anche l'Agenzia del demanio compila l'elenco di cui al primo periodo. Entro i successivi quarantacinque giorni, previo parere della Conferenza Unificata, da esprimersi entro il termine di trenta giorni, con provvedimento del direttore dell'Agenzia l'elenco complessivo dei beni esclusi dal trasferimento è redatto ed è reso pubblico, a fini notiziali, con l'indicazione delle motivazioni pervenute, sul sito internet dell'Agenzia. Con il medesimo procedimento, il predetto elenco può essere integrato o modificato”;

VISTA la nota n. 3-11585 del 9 novembre 2010 con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze, Ufficio legislativo, finanze ha trasmesso il decreto del Direttore dell’Agenzia del Demanio recante l’elenco dei beni da escludere dal trasferimento dei beni agli enti territoriali per la costituzione di un proprio patrimonio in adempimento a quanto disposto dal citato articolo 5, comma 3, provvedimento che è stata inviato, il 10 novembre 2010, alle Regioni ed agli Enti locali;

CONSIDERATO che l’argomento è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta del 18 novembre 2010 di questa Conferenza nel corso della quale le Regioni e gli Enti locali hanno consegnato un documento congiunto con la richiesta di una modifica del testo considerato nella sua impostazione irricevibile e la costituzione di un tavolo di confronto volto alla sua revisione;

CONSIDERATO che, quindi, l’argomento è stato rinviato ad una successiva seduta;

VISTA la nota n. 3-12844 del 7 dicembre 2010 con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze, Ufficio legislativo, finanze, ha fatto pervenire un nuovo elenco più circostanziato dei beni esclusi dal trasferimento che, in data 9 dicembre 2010, è stato inviato alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che l’argomento, nuovamente iscritto all’ordine del giorno della seduta del 16 dicembre 2010, è stato rinviato, avendo le Regioni e gli Enti locali ribadito le richieste già formulate nella precedente seduta di questa Conferenza;

 

CONSIDERATO che dette richieste sono state inviate, in data 12 gennaio 2011, alle Amministrazioni statali interessate al fine di acquisire le valutazioni al riguardo;

 

CONSIDERATO che l’argomento, nuovamente iscritto all’ordine del giorno della seduta del 10 febbraio 2011, è stato rinviato per approfondimenti da effettuare con incontri a livello tecnico; in quella sede, l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM hanno consegnato un documento congiunto;

 

CONSIDERATO che, ai fini dell’esame del provvedimento in argomento, si è tenuta una riunione, a livello tecnico, il 23 febbraio 2011 nel corso della quale i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali hanno chiesto la costituzione di un tavolo tecnico, ristretto limitato a due rappresentanti per ogni parte istituzionale, al fine di una ulteriore acquisizione di dati e informazioni relativi all’elenco dei beni immobili inseriti nel provvedimento tali da consentire di potere esprimere un parere adeguato;

 

CONSIDERATO che i rappresentanti delle Amministrazioni statali interessate non hanno espresso una sostanziale contrarietà a tale proposta, ritenendo possibile un confronto a livello tecnico senza però aggravare le procedure in atto, evitando, quindi, di allungare i tempi dell’iter dei provvedimenti attuativi del decreto legislativo n. 85/2010 e riservandosi, pertanto, di esprimere una valutazione al riguardo nella sede politica della Conferenza;

 

CONSIDERATO che l’argomento è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta del 3 marzo 2011 ed è stato rinviato per consentire un incontro politico che si è tenuto il 9 marzo 2011 nel corso del quale è stata condivisa la necessità di dare corso all’espressione del parere sul provvedimento relativo ai beni esclusi che è preliminare alle successive fasi di individuazione dei beni immobili che saranno trasferiti alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che la parte governativa ha dichiarato la disponibilità a verificare la situazione di taluni beni immobili (segnalati sia dalle Regioni che dai Comuni e dalle Province) con l’intesa che detti beni potranno essere stralciati dal provvedimento in esame ed inseriti tra quelli suscettibili di attribuzione agli enti territoriali interessati;

 

CONSIDERATO che, quindi, con nota del 16 marzo 2011, si è provveduto a richiedere alle Regioni ed agli Enti locali le osservazioni in merito agli immobili inseriti negli elenchi già trasmessi;

 

CONSIDERATO che, nel frattempo, il Ministero dell’economia e delle finanze, Ufficio legislativo, finanze, con nota n. 3-2389 del 7 marzo 2011, ha inviato due nuovi elenchi di beni immobili esclusi dal trasferimento rispettivamente quelli del Ministero della difesa ed i porti e i beni del demanio marittimo, elenchi che sono stati trasmessi, il 9 marzo 2011, alle Regioni ed agli Enti locali.

 

CONSIDERATO che l’argomento è stato iscritto all’ordine del giorno della seduta del 23 marzo 2011 nel corso della quale le Regioni hanno chiesto un ulteriore rinvio, mentre sono pervenute le note della Regione Veneto e dell’ANCI contenenti le segnalazione di alcuni beni immobili per i quali è necessaria una verifica;

 

 

CONSIDERATO che è stata, quindi, inviata alle Regioni una nota datata 11 aprile 2011 nella quale si chiede di far pervenire un documento complessivo ricognitivo dei beni immobili, compresi negli elenchi a suo tempo trasmessi dal Ministero dell’economia e delle finanze, per i quali le Regioni stesse ritengono necessaria una verifica;

 

CONSIDERATO che l’ANCI, con nota n. 54/Area INS/AR/11 del 12 aprile 2011, ha fatto pervenire un aggiornamento dei beni immobili la cui situazione è da verificare, elenco che è stato trasmesso, il 18 aprile 2011, alle Amministrazioni statali interessate;

 

CONSIDERATO che il Ministero dell’economia e delle finanze, Ufficio legislativo, finanze, con nota n. 3-4269 del 15 aprile 2011, ha inviato l’elenco definitivo dei beni immobili esclusi dal trasferimento di competenza del Ministero della difesa, documento che, in data 19 aprile 2011, è stato trasmesso alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che l’argomento è stato nuovamente iscritto all’ordine del giorno della seduta del 20 aprile 2011, ma è stato rinviato per consentire la convocazione di una riunione, a livello tecnico;

 

CONSIDERATO che, quindi, si sono tenute due riunioni, a livello tecnico, il 28 aprile 2011 ed il 4 maggio 2011 nel corso delle quali sono state esaminate le problematiche relative all’argomento e si è proceduto alla verifica di taluni casi di beni immobili, contenuti in un elenco fatto pervenire dall’ANCI, per alcuni dei quali i rappresentanti delle Amministrazioni statali hanno dichiarato la disponibilità allo stralcio dagli elenchi;

 

CONSIDERATO che, a conclusione di dette riunioni, si sono registrate le seguenti posizioni:

- i rappresentanti delle Regioni hanno consegnato un documento in cui si chiede un approfondimento per quanto concerne gli elenchi dei porti e dei beni del demanio marittimo e degli immobili del Ministero della difesa, mentre, per il restante elenco, si chiede lo stralcio di taluni beni immobili segnalati dalle Regioni Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Piemonte e Lazio, nonché di quei beni immobili per i quali sia assente la motivazione richiesta dal decreto legislativo n. 85/2010 (“comprovate ed effettive finalità istituzionali”); i rappresentanti della Regione Siciliana hanno consegnato un documento in cui, rilevato che gli elenchi in parola non comprendono i beni delle Regioni a Statuto speciale, ha evidenziato il problema degli elenchi pubblicati dal Ministero della difesa riguardanti gli immobili militari ubicati in Sicilia oggetto di successiva dismissione in favore di soggetti terzi diversi dalla medesima Regione per il quale è stato sollevato conflitto di attribuzione; i rappresentanti della Regione Sardegna ha consegnato un documento in cui si segnalano taluni beni immobili, sollevando la problematica relativa alla diretta applicabilità alla Regione medesima del decreto legislativo n. 85/2010;

- i rappresentanti dell’ANCI hanno preso atto della disponibilità ad espungere taluni beni immobili, ma hanno rinviato l’espressione del parere alla sede politica, mentre i rappresentanti dell’UPI ha richiamato l’attenzione su due beni immobili per i quali vi è stato un chiarimento da parte dei rappresentanti delle Amministrazioni statali, rinviando, comunque, l’espressione del parere alla sede politica;

 

CONSIDERATO che i rappresentanti delle Amministrazioni statali hanno preso atto dei profili problematici sopra richiamati, ribadendo la disponibilità alla revisione degli elenchi una volta effettuata la verifica sui singoli immobili segnalati, ma sottolineando l’esigenza di acquisire il parere da parte della Conferenza Unificata ai fini di proseguire l’iter previsto dal decreto legislativo n. 85/2010;

 

CONSIDERATO che l’argomento è stato nuovamente iscritto all’ordine del giorno della seduta del 5 maggio 2011, ma è stato rinviato su richiesta delle Regioni e degli Enti locali;

 

VISTA la nota n. 3-5607 del 17 maggio 2011 con la quale il Ministero dell’economia e delle finanze, Ufficio legislativo, finanze, ha fatto prevenire un elenco aggiornato dei beni esclusi dal trasferimento per finalità istituzionali, nonché alcuni documenti recanti gli esiti di verifiche effettuate dall’Agenzia del demanio sui singoli beni in base alle osservazioni formulate da Regioni ed Enti locali, documentazione che, in pari data, è stata trasmessa alle Regioni ed agli Enti locali;

 

CONSIDERATO che, nel corso della odierna seduta di questa Conferenza, le Regioni e gli Enti locali hanno espresso parere negativo sul provvedimento in esame;

          ESPRIME PARERE NEGATIVO

nei termini di cui in premessa, ai sensi dell'articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 sul decreto del Direttore dell’Agenzia del Demanio recante l’elenco dei beni sottratti al trasferimento agli Enti territoriali, trasmesso, con nota n. 3-11585 del 9 novembre 2010, dal Ministero dell’economia e sugli elenchi di beni immobili pervenuti dal medesimo Dicastero con le seguenti note:

n. 3-2389  del 7 marzo 2011;

n. 3-4269 del 15 aprile 2011;

n. 3-5607 del 17 maggio 2011.

 

 

                            Il Segretario                                            Il Presidente

                   Cons. Ermenegilda Siniscalchi                           On.le Dott. Raffaele  Fitto

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