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Parere
sul
disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 5 novembre 2012, n.
188, recante disposizioni urgenti in materia di Province
e Città metropolitane (A.S. 3558). Parere, ai sensi dell’articolo 17, comma 4, del decreto-legge
6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 2012, n. 135 e dell’articolo 9, comma 3,
del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Repertorio atti n. 133/CU del 22 novembre 2012 Nella odierna seduta del 22 novembre 2012: VISTA la delega a presiedere l’odierna
seduta conferita al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Prof. Giampaolo
Vittorio D’Andrea; VISTO l’articolo 9, comma
3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il quale ha previsto che il VISTO l’articolo 17, comma 4, del decreto- legge 6 luglio
2012, n. 95, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 2012, n. 135, il
quale ha previsto che, entro sessanta giorni dalla data di entrata
in vigore della legge di conversione del predetto decreto, con atto legislativo
di iniziativa governativa le province sono riordinate sulla base delle proposte
regionali di cui al comma 3, con contestuale ridefinizione
dell’ambito delle città metropolitane di cui all’articolo 18, conseguente alle
eventuali iniziative dei comuni previste dall’articolo 133, primo comma, della
Costituzione, nonché dal comma 2 dell’ articolo 18 del citato decreto-legge; VISTO, in particolare, il secondo
periodo del predetto comma 4, il quale ha stabilito che, qualora alla data del
termine previsto dal comma 4 del medesimo articolo, una o più proposte di
riordino delle regioni non sono pervenute al Governo, il provvedimento
legislativo di cui al citato periodo è assunto previo parere di questa Conferenza
che si esprime entro dieci giorni esclusivamente in ordine al
riordino delle province ubicate nei territori delle regioni medesime; VISTA la nota n. 10165 - DAGL/51920/10.3.1 del 7 novembre
2012 con la quale la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi, ha trasmesso il
disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 5 novembre 2012, n.
188, recante disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane
(A.S. 3558), approvato dal Consiglio
dei Ministri nella seduta del 31 ottobre 2012 provvedimento che è stato
inviato, in data 8 novembre 2012, alle Regioni ed agli Enti locali, ai fini
dell’espressione del parere ai sensi del richiamato articolo 17, comma 4 e
dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; CONSIDERATO che, ai fini dell’esame del provvedimento, è
stata convocata una riunione, a livello tecnico, il 20 novembre 2012 nel corso
della quale: - i rappresentanti delle Regioni, nel fare riserva di esprimere
valutazioni complessive a seguito della riunione del competente coordinamento
interregionale programmata per il 21 novembre 2012, hanno, comunque,
avanzato alcuni rilievi e richieste di chiarimento con riferimento in
particolare alle modalità di scelta del capoluogo della provincia, alla
elezione degli organi delle città metropolitane ed alla facoltatività da parte
delle Regioni di conferimento delle funzioni amministrative alle province una
volta riordinate; - i rappresentanti dell’ANCI hanno presentato un documento
contenente talune richieste emendative concernenti la
scelta del comune capoluogo di provincia; le modalità di scioglimento del
Consiglio metropolitano, per le quali vengono proposte
due opzioni relative alla tempistica di elezione del nuovo organo consiliare;
la ricognizione dei dati contabili ed economico-finanziari e l’approvazione del
bilancio di previsione da estendere anche alle province oggetto di soppressione
in seguito all’istituzione delle città metropolitane; - i
predetti rappresentanti dell’ANCI non
hanno formulato osservazioni sul riordino delle Province situate nelle Regioni
che non hanno presentato una proposta, ma hanno espresso perplessità in merito
al riordino di una delle province della Toscana (Livorno,
Lucca, Massa Carrara e Pisa), ritenuta troppo estesa; - i rappresentanti dell’UPI hanno presentato un documento
contenente taluni emendamenti al testo, con riferimento alle funzioni delle
Province, rispetto alle diverse formulazioni contenute nell’articolo 23, commi
18 e 19 del decreto-legge n. 201/2011 e nell’art. 17 del decreto-legge n. 95/2012;
al diverso accorpamento delle circoscrizioni provinciali (tra le quali quelle
della Toscana); alla scelta dei capoluoghi di provincia; alla tempistica per
l’istituzione delle Città metropolitane e del riordino delle Province nonché alla modifica del sistema di elezione degli organi di
governo di province e città metropolitane. - i predetti rappresentanti dell’UPI, infine, hanno evidenziato
la necessità del coordinamento del processo complessivo di riordino in atto e l’esigenza
di assicurare alle Province risorse finanziarie adeguate per non pregiudicare
l’erogazione ai cittadini dei servizi di loro competenza; CONSIDERATO che, nel corso della citata riunione tecnica, i
rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le
riforme istituzionali hanno preso atto delle osservazioni formulate, chiarendo
alcuni aspetti con riguardo, in particolare, alla scelta di adottare la
decretazione d’urgenza, alla facoltà di conferimento delle funzioni
amministrative in base al disposto dell’articolo 118 della Costituzione, ai
termini di scadenza degli organi attualmente in
carica, alla disciplina delle elezioni degli organi provinciali ed alla scelta
del capoluogo della provincia; hanno, altresì, assicurato che le proposte
presentate saranno esaminate dal Governo con la massima disponibilità per
giungere ad un miglioramento del testo in esame; CONSIDERATO che, nel corso della odierna
seduta di questa Conferenza: - le Regioni hanno espresso parere
negativo sul provvedimento in esame per le motivazioni contenute nel documento consegnato
in seduta (All. A), rappresentando in particolare che
il disegno di legge di cui trattasi aggrava l’incertezza del quadro normativo di
riferimento, determinata dai precedenti provvedimenti intervenuti in materia, e
non individua gli strumenti necessari a garantire la tenuta del sistema
istituzionale in esito alla procedura di riordino, causando pertanto gravi
ricadute sui territori; hanno, inoltre, fatto presente che, con riferimento al
parere da rendere ai sensi dell’articolo 17, comma 4 del citato decreto-legge
95/2012, in merito al riordino delle Province ubicate nei territori delle
Regioni che non hanno presentato la relativa proposta, le Regioni Lazio e
Calabria esprimono parere negativo, facendo, altresì, presente che - l’ANCI, nel rappresentare la valutazione positiva dei Comuni in merito all’impianto complessivo del
provvedimento, specialmente per la parte concernente l’istituzione delle Città
metropolitane, ha espresso parere favorevole condizionato all’accoglimento di
alcuni emendamenti contenuti in un documento che ha consegnato (All.B), già presentati in sede tecnica e riguardanti gli
articoli 3, comma 1, 5, comma 1, lett. b) , comma 6-bis e comma 9-bis, 7, commi
4 e 5 del provvedimento in esame; - l’UPI, rilevando forti criticità sul provvedimento in ordine ai criteri adottati per l’attuazione del processo
complessivo di riordino in atto, che non risulta tenere conto dell’esigenza di
assicurare alle Province risorse finanziarie adeguate all’erogazione dei
servizi di loro competenza, ha espresso avviso negativo sul disegno di legge in
esame, consegnando una serie di documenti
(All. C, D ed E), contenenti osservazioni e proposte emendative, in particolare, con riferimento alle
disposizioni relative alle funzioni attribuite alle Province, all’accorpamento
delle circoscrizioni provinciali, alla scelta dei capoluoghi di provincia, alla
tempistica di scadenza degli organi provinciali e di istituzione delle Città
metropolitane e alla modifica del sistema di elezione degli organi di governo
di province e città metropolitane; CONSIDERATO che il Governo ha preso atto di quanto
rappresentato dalle Regioni e dagli Enti locali, facendo presente che il
provvedimento in esame è stato adottato in attuazione di una norma già
approvata dal Parlamento, ed impegnandosi a tenere conto, nel corso dell’iter
parlamentare, di quelle proposte emendative
presentate che non stravolgano l’impianto del
provvedimento; ESPRIME PARERE ai sensi dell’articolo 17, comma 4,
del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, nella
legge 7 agosto 2012, n. 135, e dell’articolo
9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di
legge per la conversione in legge del
decreto-legge 5 novembre 2012, n. 188, recante disposizioni urgenti in materia
di Province e Città metropolitane, (A.S. 3558), trasmesso, con nota n. 10165 -
DAGL/51920/10.3.1 del 7 novembre 2012, dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, nei termini di cui in premessa e degli allegati documenti che
costituiscono parte integrante del presente atto. Il Segretario Il
Cons. Ermenegilda
Siniscalchi Prof. Giampaolo
Vittorio D’Andrea
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